8 falsi miti sul fotovoltaico

Sfatiamo alcuni tra i più comuni falsi miti sul fotovoltaico in tema di costi, sicurezza e affidabilità.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Quando si tratta di tecnologia applicata al quotidiano non sono pochi quelli che tendono a diventare scettici e a irrigidirsi di fronte alle novità: questo vale anche per i pannelli solari, tanto che la rete e i passaparola si sono riempiti, negli anni, di falsi miti sul fotovoltaico, privi di fondamento ma che ancora mettono alla prova un settore estremamente promettente.

Per far, è il caso di dire, luce sui falsi miti sul fotovoltaico, cercheremo di sfatare le principali credenze diffuse sugli impianti solari, i loro costi, la loro sicurezza.

I costi dell’impianto sono troppo elevati

Mai come ora questa affermazione risulta falsa. Negli ultimi 25 anni i prezzi dei pannelli solari e della loro installazione sono crollati di oltre il 90%, permettendo all’energia solare di essere alla portata di tasca di chiunque sia disposto a fare un piccolo investimento.

Oggi poi, con le agevolazioni derivanti dal Superbonus 110% e dall’Ecobonus 50%, tutto ciò che bisogna fare è avviare le pratiche di messa in posa e iniziare a risparmiare sin da subito più di 2500 euro di spese in bolletta all’anno.

Un impianto fotovoltaico per quattro persone, in un’abitazione di 140 metri quadri, non supera i 6000 euro di investimento, anche se la cifra lievita installando il sistema di accumulo e le pompe di calore.

Ma proprio grazie agli incentivi statali, la spesa iniziale rimane molto esigua rispetto al ritorno sull’investimento ottenuto nei 20 anni di vita dei pannelli.

I pannelli solari non vanno bene per la mia casa

I moduli fotovoltaici, ormai, sono flessibili e adattabili a quasi ogni tipo di abitazione. Che si disponga di un tetto a spiovente, di una terrazza o di un soffitto piatto, un buon fornitore può superare le difficoltà della struttura proponendo soluzioni vantaggiose sia per l’impianto che per l’utente.

Grazie alla Riforma del Condominio, poi, persino nei condomini cittadini è data facoltà al singolo inquilino di poter installare un piccolo impianto fotovoltaico a proprio uso all’interno degli spazi di sua pertinenza.

A questo si aggiunge il proliferare delle comunità energetiche che allargano la possibilità di allacciare la propria rete di casa a un impianto condiviso.

Se non c’è luce l’impianto fotovoltaico non produce e non conviene

Tra i falsi miti sul fotovoltaico più diffusi c’è quello che l’impianto funzioni solo quando l’irraggiamento è ottimale e massimale. Niente di più sbagliato!

Anche in presenza di radiazione diffusa, come nelle giornate coperte, e per tutto l’anno, persino quando i raggi solari hanno un’incidenza obliqua sui pannelli, l’impianto solare continua a produrre energia elettrica in quantità minore ma comunque sfruttabile.

L’installazione dell’impianto fotovoltaico è distruttiva

Installare un impianto solare richiede tra i due e i quattro giorni lavorativi, a seconda della dimensione dei pannelli e della loro quantità.

A parte i casi in cui siano richiesti dei ponteggi provvisori, l’intera procedura non è né distruttiva né invasiva, poiché le strutture non prevedono l’abbattimento o la perforazione di muri.

La manutenzione dei pannelli è costosa e faticosa

Falsi miti sul fotovoltaico pulizia

Proseguendo l’approfondimento tra i falsi miti sul fotovoltaico, troviamo lo spinoso problema della manutenzione di pannelli, annessi e connessi.

Anche se è una voce di spesa da tenere presente, in realtà la manutenzione non è così onerosa quanto si possa pensare: va effettuata una volta l’anno, e, nel caso di impianti in campagna o lontano dallo smog cittadino, è sufficiente ogni due anni.

Leggi anche: Come si puliscono i pannelli solari? 5 fattori da tenere in considerazione

Gli impianti solari sono pericolosi

Uno dei falsi miti sul fotovoltaico da sfatare è quello che riguarda la sicurezza del sistema. In primo luogo tutte le parti di cui si compone l’impianto sono isolate, contenuti in apposite camere stagne che prevengono il contatto tra materiale elettrico e agenti atmosferici.

Anche in caso di temporali, la tensione che potrebbe accumularsi sui pannelli solari viene scaricata a terra tramite appositi cavi: la pericolosità dei moduli è simile a quella di un’antenna.

Infine, gli elementi che compongono l’impianto sono tutti riciclabili o biodegradabili, quindi non hanno un impatto negativo né sull’ambiente né sull’uomo.

Leggi anche: Smaltimento dei pannelli fotovoltaici: qual è la corretta procedura e quanto costa?

Gli incendi dolosi estivi sono finalizzati a creare terreni per il fotovoltaico

Il nesso tra incendi dolosi e necessità di terreni su cui installare impianti solari di grandi dimensioni è uno dei falsi miti sul fotovoltaico che quest’anno ha fatto più discutere.

Esiste però una legge apposita, risalente al 2000, che impedisce altra destinazione d’uso delle terre bruciate se non quella che avevano prima di essere percorse dal fuoco, per almeno 15 anni.

Il fotovoltaico non è ancora competitivo

L’energia solare è quella più promettente con i margini di miglioramento e innovazione più ampi di tutte le altre fonti rinnovabili.

In pochi anni l’efficienza delle celle solari è più che triplicata, permettendo oggi un reale risparmio tangibile dall’utente finale e dall’ambiente. Con le nuove scoperte e tecnologie non potrà che diventare sempre più competitivo e vantaggioso, in barba a tutti i falsi miti sul fotovoltaico.

Leggi anche: 7 risposte alle domande più diffuse sul fotovoltaico domestico            

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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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