Bonus fotovoltaico: come dimezzare le bollette a costo zero e rispettando l’ambiente

Vuoi installare i pannelli solari in modo da abbattere la bolletta della luce ma hai paura che costino troppo? Ecco tutti i consigli per sfruttare il Superbonus 110% anche per il fotovoltaico.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Il bonus fotovoltaico rientra nelle misure approvate dal decreto Rilancio 2020 prima e la Legge di Bilancio 2021 poi. Un impulso tutto green alle ristrutturazioni edilizie, grazie al Superbonus 110% che permette di detrarre tutte le spese contratte per la riqualificazione energetica e sismica degli edifici.

Cos’è un impianto fotovoltaico e a che cosa serve?

Un impianto fotovoltaico è un sistema elettrico costituito da una serie di pannelli o meglio moduli fotovoltaici in grado di trasformare la radiazione solare ricevuta in energia elettrica di consumo.

I pannelli possono essere installati sui tetti delle abitazioni, sulle facciate o sul terreno. I più diffusi impianti fotovoltaici per singola unità sono a 3kW, con 3 o 4 pannelli fotovoltaici ogni kW.

Fotovoltaico e superbonus 110%

L’estensione del Superbonus 110% ad altri interventi volti a riqualificare gli edifici, riducendo l’impatto ambientale ha fatto sì che il bonus fotovoltaico sia rientrato negli incentivi, assicurando la detraibilità dei lavori che riguardano l’installazione di impianti fotovoltaici e di tutti i componenti che li compongono e li completano, come gli impianti di accumulo.

I requisiti ecobonus 110%

Per ottenere il l’Ecobonus o Superbonus 110% è necessario operare lavori di ristrutturazione che comprovino il miglioramento energetico o sismico delle abitazioni di almeno due classi. Senza questa specifica non sarà possibile accedere alla detrazione fiscale, né beneficiarne su interventi trainati come può essere l’installazione del fotovoltaico.

I lavori trainanti che portano a detrazione il fotovoltaico

In poche parole, solo su edifici e immobili esistenti, accatastati o in corso di accatastamento, fino al 30 giugno 2022 possono figurare tra le opere di miglioramento energetico da detrarre al 110% i lavori per il fotovoltaico a patto che siano associati a uno dei seguenti interventi trainanti:

  • lavori di isolamento termico, meglio noto come cappotto termico, per almeno il 25% delle superfici disperdenti opache verticali, inclinate e orizzontali, compresi pavimenti a contatto con la terra o le cantine, pareti esterne e tetto di un edificio o di un’unità abitativa con accesso autonomo all’esterno;
  • interventi per l’impianto di climatizzazione invernale e per il raffrescamento di edifici unifamiliari, come ad esempio l’installazione di caldaie a condensazione, impianti geotermici, ibridi o a pompa di calore;
  • lavori di sostituzione con impianti centralizzati dei sistemi di climatizzazione e fornitura dell’acqua calda nei condomini per ottenere un’efficienza energetica più alta dell’intero edificio
  • opere di consolidamento e riqualificazione strutturale, per migliorare le misure antisismiche

Chi può usufruire del bonus fotovoltaico?

A patto che vengano rispettati i requisiti, possono usufruire dell’agevolazione fiscale:

  • privati cittadini che non operino per attività di impresa
  • condomini
  • cooperative di abitazione
  • istituti autonomi case popolari

Detraibilità e tempistiche

Se le misure e i progetti sottoposti all’Agenzia delle Entrate vengono approvati, le spese sostenute per l’impianto del fotovoltaico tra il 1° luglio 2020 e il 30 giugno 2022 possono essere detratte in cinque quote annuali con lo stesso importo a partire dal 2021, quattro se la prima fattura è saldata nel 2022.

Limiti e condizioni per ricevere il bonus fotovoltaico

La prima condizione è sempre che la posa di qualsiasi nuovo impianto sia eseguita a seguito di uno dei lavori trainanti richiesti dal Superbonus.

È fissato anche un limite di recupero dei costi spesi per l’installazione dell’impianto fotovoltaico a 48.000 euro, con un tetto massimo di spesa per ogni kiloWatt ora di potenza nominale di 2400 euro.  Il limite di spesa detraibile viene ridotto ulteriormente a 1600 euro/kW in caso si stiano eseguendo lavori di ristrutturazioni edilizie, urbanistiche o nuove costruzioni.

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che l’installazione dell’impianto e la posa dei sistemi di accumulo sono cumulabili, per un totale di 96.000 euro di detrazione massima possibile.

L’ultimo requisito è che l’energia prodotta in eccedenza e non utilizzata sia ceduta al gestore dei servizi energetici, senza poter cumulare altri incentivi di natura diversa, come quelli pubblici, statali o europei.

Cosa si può portare a detrazione per il fotovoltaico?

Bonus fotovoltaico_installazione pannelli

Importante sottolineare come siano inseribili tra le voci di spesa da portare in detrazione al 110% tutte le fasi di realizzazione dell’impianto. Tra queste: la parcella del tecnico professionista del progetto, le spese di progettazione, le autorizzazioni, gli accessori, la manodopera e quanto possa essere necessario.

Incentivi impianto fotovoltaico 2021

Tra le novità introdotte nella nuova guida al Superbonus 110%, l’Agenzia delle Entrate ha stabilito che i lavori di ampliamento e potenziamento di un impianto fotovoltaico pregresso possono essere ammessi all’agevolazione qualora inseriti nella campagna di lavori volti all’efficientamento energetico.

Infine, come abbiamo accennato, anche gli impianti di accumulo, le meglio note “batterie” o “pile”, rientrano ora a far parte degli interventi detraibili. Questi possono essere anche si successiva installazione rispetto al fotovoltaico o contestuali.

Pagare di meno, rispettare l’ambiente

Sebbene la sola messa in opera di un impianto fotovoltaico non risolva e non soddisfi da sola l’incremento di efficienza energetica, essa è giustificata e giustificabile per ottenere un concreto risparmio di consumi e di spese sul lungo periodo, abbattendo i costi delle bollette.

Il fotovoltaico rispetta l’ambiente e genera energia pulita, migliorando la qualità dell’aria e riducendo al minimo gli sprechi.

Bonus ristrutturazioni e fotovoltaico

L’installazione di un impianto fotovoltaico, qualora non potesse essere associato a un lavoro trainante il Superbonus, può tuttavia beneficiare ancora del bonus ristrutturazioni.

Con questa modalità il beneficiario può recuperare in 10 anni la metà delle spese sostenute per la sua realizzazione.

Leggi anche: Classi energetiche degli edifici, come si calcolano

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