Smaltimento dei pannelli fotovoltaici: qual è la corretta procedura e quanto costa?

Ecco come procedere per disfarsi dei pannelli solari vecchi o danneggiati oppure quando bisogna sostituirne i moduli.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Come tutti gli oggetti elettronici, anche i moduli solari hanno un periodo di vita, dal momento della messa in funzione in genere tra i 20 e i 25 anni, al termine dei quali occorre sostituirli o disinstallarli, ma qual è la corretta procedura per lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici?

Secondo la legge, il Decreto Legislativo 49/2014 aggiornato maggio 2021, i pannelli sono considerati Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche – RAEE, distinguibili in domestici, se i materiali provengono da impianti con potenza nominale inferiore a 10kW, e professionali, qualora superino detta cifra.

Ecologia e fotovoltaico

Grazie alla loro struttura, i pannelli fotovoltaici sono quasi del tutto riciclabili, essendo composti per lo più da vetro, silicio, metalli, film plastici, cavi elettrici in rame, e sono quindi equiparabili a qualsiasi altro elettrodomestico comune che abbiamo in casa. La maggior parte di questi materiali sono riutilizzabili per produrre nuove celle solari, dopo un processo di bonifica e selezione.

La normativa vigente distingue i moduli quelli professionali da quelli domestici perché la quantità di materiali di rifiuto prodotti da vecchi impianti fotovoltaici possono differire sensibilmente.

Per il momento il riciclo dei pannelli fotovoltaici è affidato alla separazione manuale e alla conseguente lavorazione dei materiali, ma al crescere di questa tipologia di rifiuti si auspica un’automatizzazione di questo processo.

Smaltimento dei pannelli fotovoltaici domestici

Smaltimento dei pannelli fotovoltaici dismessi (2)

Per i pannelli domestici è sufficiente recarsi in uno dei Centri di Raccolta che abbia la possibilità di smaltire RAEE del gruppo 4, ossia gratuitamente nelle isole ecologiche adibite a tale scopo. Per conoscere il centro di raccolta più vicino a casa, basta riempire il form sul sito e verificare che la discarica sia adeguata a gestire tale tipologia di rifiuti. Il consiglio è quello di chiamare prima di muovere oggetti ingombranti e pericolosi per accertarsi di poterlo lasciare nell’isola ecologica individuata.

Leggi anche: Il primato dell’Italia nell’economia circolare: 79% circa di riduzione dei rifiuti

Quanto costa?

Lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici domestici è del tutto gratuito, salvo le eventuali spese di trasporto dal punto di installazione all’isola ecologica, anche se, a seconda del comune di residenza, si può richiedere il prelievo al domicilio.

Esistono poi alcuni meccanismi di garanzia per lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici soprattutto per chi beneficia degli incentivi del Conto Energia. Dalla prima erogazione dell’anno e relativamente al quindicesimo anno di incentivazione, infatti, il Gestore Energetico dei Servizi trattiene una tantum una quota sull’incentivo erogato come garanzia di corretto smaltimento, pari a 12€/pannello.

Una volta conferiti correttamente i rifiuti e verificati gli adempimenti degli obblighi previsti, il GSE rimborsa il proprietario dell’impianto con la cifra spettante. Per ottenere il rimborso, sarà sufficiente fornire compilata in tutte le sue parti la Dichiarazione di avvenuta consegna, firmata dal Centro di raccolta che accetta i rifiuti.

In alcuni casi, specie nell’eventualità di sostituzione o rinnovo dei moduli o della componentistica e sempre previa verifica del contratto, è l’azienda fornitrice a cui ci si affida che provvede allo smaltimento dei pannelli fotovoltaici. Per espletare la sostituzione è necessario tuttavia accedere alla piattaforma “SIAD” (Sistema Informativo per l’Acquisizione Dati) e compilare il questionario GEI-FTV.

Smaltimento dei pannelli fotovoltaici professionali

Smaltimento dei pannelli fotovoltaici dismessi (1)

Per gli impianti con potenza nominale pari o superiore ai 10kW, lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici deve avvenire presso un consorzio di trattamento autorizzato dal Centro di Coordinamento RAEE.

Le spese di raccolta, trasporto, trattamento, recupero e smaltimento rimangono a carico del produttore in caso di sostituzione dei vecchi moduli con quelli di nuova generazione, mentre in tutti gli altri casi sono a carico dell’azienda, industria o del detentore degli stessi.

La documentazione da presentare al GSE consta di una dichiarazione di avvenuta consegna del RAEE derivante dal pannello fotovoltaico incentivato in Conto Energia, il certificato di avvenuto trattamento rilasciato dal centro autorizzato e una copia dell’identificazione dei rifiuti (FIR).

Come nel caso di impianti domestici, il GSE trattiene 10€/pannello come garanzia per il corretto smaltimento dei pannelli.

Infine, solo per il fotovoltaico professionale giunto a fine vita o dismesso, si può chiedere al GSE la completa gestione dei rifiuti derivanti dagli impianti solari.

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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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