7 risposte alle domande più diffuse sul fotovoltaico domestico

Ecco una breve guida tra le domande più frequenti tra chi vorrebbe installare un impianto nella propria abitazione.

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Passare al fotovoltaico domestico si rivela sempre più un investimento vantaggioso e competitivo, che assicura un miglioramento della propria vita nel totale rispetto dell’ambiente.

Assumere un ruolo di produttore di energia e di autoconsumatore e, così facendo, partecipare in modo attivo alla transizione energetica è facile e richiede un dispendio di energie minimo, ma molte sono le domande che possono sorgere nel momento in cui si decide di installare un pianto fotovoltaico domestico.

Ecco allora le risposte ad alcuni dei dubbi più diffusi su pannelli solari, investimenti e vantaggi.

Fotovoltaico domestico, si può vivere in modo del tutto indipendente?

La risposta è sì in linea teorica e ni sul piano pratico.

Quello che occorre sapere è che quando si progetta un impianto fotovoltaico domestico bisogna tenere in considerazione alcuni parametri che possono variare l’efficienza e quindi la quantità di energia elettrica prodotta per l’autoconsumo.

Tanto per cominciare, la superficie a disposizione dei pannelli solari è una delle voci più significative da analizzare, seguita dal tipo di impianto che si sceglie, il luogo in cui si installa, il fabbisogno energetico da soddisfare e, non ultimo, il budget che si vuole investire inizialmente. Naturalmente, maggiore sarà la richiesta di energia elettrica, maggiore sarà la superficie da coprire con i moduli fotovoltaici.

Ogni impianto deve essere fatto su misura, sia per evitare gli sprechi che per fornire la quantità di energia giusta per un confort ottimale. Per una copertura al 100% delle spese di corrente elettrica, bisognerà preventivare anche un impianto di accumulo, per supplire alla mancanza di sole durante la notte.

Di quanta potenza si ha bisogno?

L’impianto fotovoltaico domestico di solito è progettato per una potenza massima di 3kW, corrispondente a 10 -12 pannelli ognuno da 250w, sufficienti per le esigenze di una famiglia composta da 4 persone.

L’irraggiamento solare è sufficiente?

Il Belpaese gode, notoriamente, di sole tutto l’anno, più o meno su tutta la superficie dello stivale. Tuttavia l’efficacia energetica dei pannelli solari non sempre è sufficiente a soddisfare i bisogni di chi la richiede, così è bene aver sempre un allaccio alla rete elettrica nazionale.

Specialmente per chi vive in appartamenti o palazzi in mezzo alla città, non è ancora possibile pensare di poter sfruttare solo l’energia solare, anche se sempre più frequentemente nascono comunità energetiche e impianti di condominio.

Impianto fotovoltaico domestico, servono autorizzazioni particolari?

Per l’installazione di un impianto fotovoltaico domestico l’iter burocratico da seguire può essere lungo e farraginoso, quindi è consigliabile rivolgersi a fornitori e ditte che possano occuparsi anche del settore amministrativo.

Non è necessaria un’autorizzazione formale, ma solo presentare il modello unico per il fotovoltaico al Ministero dello Sviluppo Economico che si compone di due parti da inviare prima e dopo l’esecuzione dei lavori.

I vincoli paesaggistici e urbani, tuttavia, impongono una verifica di fattibilità in determinate zone considerate beni naturali o storico-culturali.

Quanto tempo occorre per l’installazione di un impianto fotovoltaico domestico?

I lavori per la messa in posa dei pannelli solari e delle strutture che permettono il loro funzionamento è semplice e veloce, se effettuata da tecnici specializzati.

Un impianto fotovoltaico domestico, a seconda delle dimensioni, può essere installato in una sola giornata di lavoro.

Quanto dura un impianto fotovoltaico domestico?

Oggigiorno quasi tutti i pannelli fotovoltaici presenti sul mercato hanno una durata media di 25 anni. L’importante è provvedere periodicamente alla pulizia e alla manutenzione dell’impianto fotovoltaico domestico in modo da sfruttarne sempre al massimo le potenzialità.

Leggi anche: Come si puliscono i pannelli solari? 5 fattori da tenere in considerazione

In quanto tempo si recupera l’investimento iniziale?

In media, il ritorno sull’investimento di un impianto domestico fotovoltaico si raggiunge tra i 4 e gli 8 anni dopo l’installazione.

Tuttavia oggi, con il Superbonus 110%, la cessione del credito e lo sconto in fattura, se l’installazione rientra all’interno di un miglioramento energetico dell’edificio e della riqualificazione delle strutture, l’investimento iniziale si riduce a zero, potendo cominciare a risparmiare sin dal primo utilizzo dell’impianto.

Leggi anche: Superbonus, due classi energetiche in più con i pacchetti chiavi in mano fotovoltaico e pompa di calore

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