Classi energetiche edifici e appartamenti: a cosa servono e come migliorarle

L'efficienza energetica di un edificio è un dato importante, che incide sul valore dell'immobile. In base a cosa si calcola e chi la può attestare?

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Grazie o forse a causa di ecobonus, sismabonus, bonus caldaie e incentivi edilizi legati all’emergenza Covid, quest’anno più che mai si sente parlare di classi energetiche degli edifici.

Per accedere alle detrazioni fiscali, infatti, bisogna sapersi giostrare e intendere delle certificazioni APE e delle relative formule per implementare l’efficienza energetica delle case, degli appartamenti e degli stabili.

Senza contare che il decreto legislativo 192/05 ha imposto l’obbligatorietà della certificazione energetica nelle compravendite e nei contratti di affitto per maggiore trasparenza in merito ai consumi residenziali.

Ma andiamo per ordine e vediamo di cosa si tratta.

Classe efficienza energetica edifici: cos’è e come ottenerla

Esattamente al pari degli elettrodomestici, la cui classe energetica è attestata dalla relativa etichetta, anche gli edifici e le unità immobiliari hanno dei parametri di riferimento su scala, che identifica quanto un edificio sia efficiente o meno.

Le classi di efficienza energetica, o per le vie brevi, classi energetiche, catalogano le abitazioni secondo un metodo scientifico che valuta il fabbisogno e il consumo energetico della struttura.

Sono individuate da lettere, a volte accompagnate da numeri, dalla A4, la migliore in assoluto, alla G.

Le 10 classi energetiche

classi energetiche quante sono

In tutto esistono 10 classi di efficienza energetica, indicate con valori di EPgl, Indice di Prestazione Energetica o Indice di Comsumo.

Queste tengono conto del fabbisogno di energia primaria, derivante da risorse non rinnovabili, necessario a garantire il comfort di abitabilità per la climatizzazione, il riscaldamento dell’acqua e la ventilazione dell’aria in relazione alla superficie calpestabile.

I valori ufficialo sono:

  • A4: minore o uguale a 0,40 EPgl
  • A3: maggiore di 0,40 EPgl e minore di 0,60 EPgl
  • A2: maggiore di 0,60 EPgl e minore di 0,80 EPgl
  • A1: maggiore di 0,80 EPgl e minore di 1,00 EPgl
  • B: maggiore di 1,00 EPgl e minore di 1,20 EPgl
  • C: maggiore di 1,20 EPgl e minore di 1,50 EPgl
  • D: maggiore di 1,50 EPgl e minore di 2,00 EPgl
  • E: maggiore di 2,00 EPgl e minore di 2,60 EPgl
  • F: maggiore di 2,60 EPgl e minore di 3,50 EPgl
  • G: maggiore di 3,50 EPgl

Gli addetti ai lavori, i classificatori energetici, sono gli esperti che attribuiscono, dopo una perizia, le effettive classi energetiche di appartenenza di un edificio o un appartamento.

Leggi anche: Superbonus 110%, come funziona e chi può richiederlo

APE, Attestato Prestazione Energetica

Come abbiamo detto, per comprare o vendere una casa, ma anche solo per affittare un appartamento, è necessario avere l’APE, che attesta la prestazione energetica dell’immobile a cui si riferisce.

Ha una validità di 10 anni a patto che vengano rispettati alcuni passaggi fondamentali, come il controllo annuale della caldaia e il rinnovo del bollino blu secondo normative vigenti.

Il certificatore energetico, per redigere l’analisi energetica dell’immobile, dovrà tenere conto di una serie di fattori che incideranno sull’attribuzione della classificazione energetica.

Leggi anche: Classe aaa: cosa indica, quanto e quando conviene

Esposizione e illuminazione

Tra i fattori che determinano l’appartenenza a una delle classi energetiche più alte per un immobile figura l’esposizione al sole.

L’illuminazione diretta del sole, soprattutto durante i mesi invernali, incide positivamente sui consumi di energia elettrica e riscaldamento, abbassando così le relative spese e garantendo una classe energetica più alta.

Le case esposte a sud/sud-est godono più a lungo di quelle a nord/nord-ovest della luce del sole. Lo stesso vale per le case che hanno affacci su due o tre lati, rispetto a quelle con le finestre da un solo lato.

Murature e infissi

I muri spessi e gli infissi di ultima generazione, come quelli in pvc o con doppi vetri, assicurano un isolamento termico più performante rispetto a tramezzi di cartongesso o infissi di legno. Queste sono le due principali ragioni per cui vengono tenuti in conto durante una valutazione energetica dell’immobile.

In questa categoria rientrano anche le performance di quello che viene chiamato “l’involucro edilizio”, ossia tutte quelle superfici che si frappongono tra lo scambio di aria e calore, tra interno ed esterno.

Controsoffitti, cappotto termico e solai sono considerati migliorativi dell’isolamento termico.

Impianti di riscaldamento ed elettrici

Il riscaldamento autonomo, l’installazione delle valvole termostatiche ormai obbligatoria, ma anche la presenza di impianti elettrici predisposti per la domotica sono tutti fattori che vengono valutati con il segno più nella certificazione energetica.

Più l’immobile è dotato di sistemi innovativi e all’avanguardia, volti al risparmio energetico e all’utilizzo di forme rinnovabili, più efficiente risulterà nella scala comparativa.

Un esempio pratico. Le caldaie a condensazione bruciano con maggiore efficienza il gas rispetto a quelle di vecchia generazione, favorendo il risparmio energetico.

Leggi anche: Riscaldamenti a battiscopa, conviene? Cos’è, come funziona, quanto costa

Ventilazione e climatizzazione

L’esistenza di sistemi di areazione e ventilazione meccanica consente di migliorare la qualità dell’aria negli ambienti domestici, sia filtrando elementi contaminanti di diversa natura normalmente presenti nelle abitazioni, che ottimizzando l’effetto del riscaldamento o del condizionamento dell’aria stessa.

Contribuiscono al miglioramento delle classi energetiche anche la divisione tra impianto di climatizzazione invernale ed estiva.

Fanno eccezione gli impianti con  pannelli radianti, particolarmente indicati per il miglioramento della classe di efficienza energetica perché distribuiscono il calore o la frescura in modo omogeneo.

Sistemi di produzione energetica rinnovabile

In questa categoria rientrano tutte quelle soluzioni che approvigionano l’energia dalla trasformazione di elementi naturali.

I pannelli solari, sia in dotazione all’edificio che della singola unità immobiliare, gli impianti fotovoltaici, il solare termico, le pompe di calore dalla terra e dall’acqua, le pale eoliche, la presenza di strutture per il compost.

Leggi anche: Fotovoltaico e inquinamento: lo studio che dimostra quanto sia importante la decarbonizzazione

Fabbisogno energetico riscaldamento annuale

Un buon parametro che può suggerire la classe di appartenenza energetica del proprio edificio è la quantità di materia prima che serve per il suo riscaldamento invernale.

Ossia, per fare un esempio, di quanto gas ha bisogno in media il mio appartamento in un anno per essere riscaldato? Il bilancio energetico andrà poi confrontato con i dati della superficie, delle qualità dell’edificio, della destinazione d’uso e delle perdite di calore.

Scala del consumo energetico e classi energetiche di appartenenza

Per avere un riscontro rapido, anche se non accurato, della probabile classe energetica del nostro edificio si può fare riferimento a una tabellina di facile consultazione che mette in relazione la classe con il consumo di gas espresso in kWh/anno:

  • A+: minore di 15 kWh/anno
  • A: minore di 30 kWh/anno
  • B: compreso tra 31 e 50 kWh/anno
  • C: compreso tra 51e70 kWh/anno
  • D: compreso tra 71 e 90 kWh/anno
  • E: compreso tra 91 e 120 kWh/anno
  • F: compreso tra 121 e 160 kWh/anno
  • G: maggiore di 160 kWh/anno

Come si ottiene l’APE: consigli su come richiederla

Il certificatore energetico ha una grande responsabilità, perché l’atto che redige influisce sul valore dell’immobile, determinando anche la sua appetibilità di mercato.

Per questo motivo è sempre meglio rivolgersi a strutture e organi di comprovata autorevolezza, per evitare di incorrere in situazioni spiacevoli.

Con alla mano i documenti relativi all’immobile, la visura catastale, la planimetria, il libretto degli impianti e i documenti del proprietario, è possibile farsi fare qualche preventivo per l’attestazione delle classi energetiche.

Il costo varia a seconda della metratura, delle dimensioni dello stabile, della planimetria e dei sistemi energetici già presenti. In media, la spesa si aggira nell’ordine di un paio di centinaia di euro.

Classi efficienza energetica edifici, perché sono utili?

Solare termico, migliora le classi energetiche

Al di là dell’obbligo di legge, il motivo dell’esistenza delle classi energetiche risiede soprattutto negli incentivi all’economia e all’ambiente.

Da una parte si vogliono sfiduciare gli atteggiamenti poco lungimiranti per quanto riguarda l’impatto sull’ambiente di una certa categoria di costruzioni. Dall’altro, per omologarsi alle direttive europee, che segnano al 2050 la conversione pressoché totale dei consumi energetici in chiave di ecosostenibilità.

Entro tale data, infatti, l’Europa si ripropone di arrivare a essere il primo continente a impatto climatico zero, con il suo Green Deal.

Vantaggi per le tasche degli utenti

Preferire classi energetiche che permetto l’abbattimento di sprechi e consumi incentiva positivamente anche le scelte del cliente finale.

Scegliere una casa con classe energetica più performante significa da una parte risparmiare di più e dall’altra innescare un circolo virtuoso che promuova l’orientamento del mercato in chiave ecosostenibile.

Consumi energetici bassi equivalgono a spese contenute: anche se le case in classe A hanno un valore di mercato in media il 30% più alto di quelle in classe G, il risparmio economico nel tempo è di sicuro maggiore.

Migliorare le classi energetiche degli edifici

Sebbene gli interventi di miglioramento della classe di efficienza energetica siano spesso onerosi e gravosi dal punto di vista del singolo, alcune spese possono essere affrontate con più facilità.

Approfittando degli incentivi statali, ad esempio, si può installare una caldaia a condensazione, oppure sostituire i vecchi infissi con quelli a doppio o triplo vetro.

Anche i solari termici sono una spesa sostenibile per avere acqua calda senza ricorrere al gas.

Leggi anche: Ecco perché il fotovoltaico è l’arma più vantaggiosa e conveniente contro l’emergenza climatica

Calcolatore online di classe energetica per tutti gli utenti

Esistono sulla rete diversi strumenti per valutare preventivamente le classi energetiche del proprio stabile.

L’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha messo a disposizione un software intuitivo e di facile utilizzo per qualificare il proprio edificio dal punto di vista energetico.

Leggi anche: Futuro verde di Parigi, un esempio per il mondo

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