Vacanze estive in uno dei tanti paradisi naturali dell’Alto Adige: la val Passiria

L’estate sta arrivando è finalmente è giunto il momento in cui potete cominciare seriamente a programmare le vostre prossime vacanze estive, ecco perché la Val passiria è una meta irresistibile.

Alfredo Polito
Alfredo Polito
Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.
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un suggerimento che possiamo darvi senza timore di sbagliare è quello di pianificare un soggiorno in uno dei più bei paradisi naturali dell’Alto Adige, la Val Passiria (Passeiertal), una valle che si trova a nord-est della città termale di Merano, tra le Alpi Venoste e le Alpi dello Stubai, in parte compresa nel parco naturale Gruppo di Tessa.

In particolare vi consigliamo di prenotare la vostra vacanza all’hotel Martinerhof in Val Passiria, per la precisione a San Martino in Passiria, proprio nel cuore della valle. Il Brauhotel Martinerhof è il primo hotel del territorio altoatesino che ha un birrificio di proprietà; il gioiello della sua produzione è la birra Martinsbräu. 

Vacanze estive in Val Passiria: qualche suggerimento

Dal momento che il vostro hotel 3 stelle superior si trova a San Martino in Passiria vi consigliamo di fare innanzitutto un bel giretto per il paese. Forse non lo sapete, ma a San Martino si trovava la Scuola Pittorica Passiriana (1719-1845), una scuola di affreschi e pitture murali le cui opere si trovano in tutto il territorio tirolese. A San Martino c’è per esempio l’altare monumentale di Anton Ferner che potrete ammirare nella chiesa parrocchiale, ammirerete poi anche diverse opere d’arte sulle facciate di molte case e tanto altro ancora. 

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Un’escursione interessante che potete fare da queste parti è poi il cosiddetto “Sentiero dei Masi degli Scudieri”, questi masi erano case in pietra abitate da nobili e riprodotte in stile tenuta o castello. In Val Passiria ce ne sono 11, ma ben 7 si trovano a San Martino in Passiria; gli altri 4 masi si trovano invece a San Leonardo in Passiria. I masi sono visitabili facendo una bella camminata immersa in un panorama da sogno. 

A proposito di San Leonardo in Passiria, chi ama visitare i castelli medievali non può perdersi la visita a Castel Giovo, un imponente complesso tardo-medievale che può essere visitato nel corso dei mesi estivi. Può essere anche l’occasione per una bella escursione; il castello infatti può essere raggiunto dal centro del paese percorrendo un sentiero piuttosto ripido (a seconda del passo tenuto occorreranno 25-35 minuti per arrivare a destinazione) oppure attraverso il percorso Sonnenrundgang (Passeggiata del Sole) che ha un tempo di percorrenza attorno ai 90 minuti circa. Se andate al castello fate anche una visita alla chiesa gotica di Santa Croce, non molto distante. 

Tornando nei pressi di San Martino, possiamo suggerirvi di divertirvi con il golf, qui si trova infatti il campo a 18 buche Passiria. Merano, una vera chicca per gli appassionati dello sport di Tiger Woods. 

Un altro consiglio interessante che possiamo darvi è quello di recarvi nel vicino comune di Caines, uno dei più piccoli del territorio altoatesino, immerso tra frutteti e vigneti. Da Caines si può partire per delle bellissime escursioni in Val Sopranes e nel Parco Naturale del Gruppo di Tessa. Nei pressi di Caines, inoltre, è possibile percorrere il sentiero delle “piramidi di terra”, un fenomeno geologico davvero interessante. 

Comunque sono tantissime altre mete che potrete scoprire durante il vostro soggiorno in Val Passiria, come per esempio il Bunker Mooseum a Moso in Passiria. Oppure potreste prendere l’auto e recarvi nella bellissima Merano e in tanti altri luoghi dei dintorni. E credeteci sulla parola, la vostra vacanza in Val Passiria resterà indimenticabile.

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Alfredo Polito
Alfredo Polito
Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.

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