Semafori intelligenti: ci faranno risparmiare 4,6 miliardi di ore di coda

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Entro il 2027 saranno spesi 10 miliardi di dollari in semafori intelligenti, nella naturale evoluzione delle nostre città verso le smart city del futuro: è quanto afferma il rapporto di Juniper Research sull’intelligenza artificiale applicata al traffico stradale, analizzando le proiezioni del settore da qui a cinque anni.

Quella preannunciata si configurerebbe come una vera e propria rivoluzione, capace di ridurre le emissioni di carbonio derivante dagli incroci cittadini dell’oltre 40%, favorendo la qualità dell’aria dei centri abitati e la mobilità elettrica, sempre in forte ascesa.

Semafori intelligenti e iperconnessi

Nel celeberrimo film Il quinto elemento il protagonista si lanciava in una spericolata fuga nel traffico avveniristico in tre direzioni, coordinato da semafori in grado di gestire i flussi su più direzioni, compresa quella verticale. Che sia quello il futuro dei semafori intelligenti?

Possibile, ma per ora la tecnologia sta indagando come migliorare il sistema di gestione stradale tramite dispositivi in grado di analizzare e coordinare i dati recepiti sia dai sensori delle strade “online” che dai dispositivi di geolocalizzazione presenti sulle auto e sugli smartphone degli autisti, grazie a un software predittivo di Traffic Management System che immagazzina le informazioni concernenti orari, flussi e quantità di mezzi di trasporto circolanti.

Il sistema si avvale anche del monitoraggio delle vie di percorrenza e degli incidenti, tramite la rete di telecamere che vigilano sulle arterie di traffico, potendo così intervenire tempestivamente sul controllo del traffico urbano in caso di emergenza o di necessità.

Cosa sono e come funzionano i sistemi di gestione intelligenti del traffico

Se una volta bastava un’asticella o un vigile urbano a fluidificare il traffico, oggi con l’aumento dei veicoli su ruota e l’aumento di densità demografica dei centri abitati abbiamo bisogno di tecnologie molto più efficienti e intelligenti.

I sistemi avanzati di gestione del traffico si basano su dati in tempo reale che provengono dall’infrastruttura stradale, dall’analisi predittiva e dalla connettività urbana wireless. Il sistema sarà dunque in grado di raccogliere le informazioni, programmare controlli operativi e, soprattutto, elaborare soluzioni alternative per l’utente finale – in questo caso chi guida – per minimizzare gli spostamenti e le attese.

Non è così facile come sembra, tuttavia: la quantità di imprevisti e situazioni straordinarie da tenere in considerazione per pianificare la gestione del traffico comprende dati di diversa natura, tra cui lavori stradali, manifestazioni spontanee, incidenti, congestioni, avarie e così via.

Leggi anche: Sarà l’intelligenza artificiale a rendere il mondo energeticamente ecosostenibile

Addio code e intasamenti con i semafori intelligenti

L’aspetto più interessante dell’utilizzo dei semafori intelligenti per la viabilità urbana sta soprattutto nel risvolto positivo che avrebbero nella vita di tutti i giorni di ciascun individuo.

È stato difatti calcolato che con un opportuno settaggio delle luci per il traffico, ogni automobilista potrebbe risparmiare 36 ore l’anno di coda – cioè un giorno e mezzo di fila e di vita!- per un totale di 4.6 miliardi di ore complessive in tutto il mondo.

E se il tempo è denaro, quello buttato ad aspettare di passare all’incrocio lo è ancora di più, sia in termini economici che di benessere della popolazione.

Leggi anche: Smart city, un modello urbano in pieno sviluppo

Mobilità elettrica e incroci green, così il traffico non sarà più inquinante

I semafori elettrici sono solo una delle tante innovazioni che investiranno la vita cittadina nel nostro futuro. Il diffondersi di auto elettriche, colonnine di ricarica, edifici nZEB e altre soluzioni che diminuiscono l’impatto ambientale dell’uomo sul pianeta porteranno a un’espansione e modernizzazione delle infrastrutture stradali per rendere la vita di tutti i giorni più sostenibile e più sana.

L’auspicio è che vengano promosse campagne di sensibilizzazione e ammodernamento, anche considerando gli importanti investimenti messi in campo dal PNRR, nell’ottica di rivoluzionare una volta per tutte il settore del trasporto in una sorta di ecosistema integrato tra connettività, dispositivi e tecnologie informatiche in grado di massimizzare gli sforzi nella battaglia contro l’inquinamento e i cambiamenti climatici.

Leggi anche: Transizione ecologica: cos’è e come vengono impiegati i fondi del Pnrr

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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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