Pascolo solare, tutti i vantaggi delle fattorie fotovoltaiche

Unire allevamento e impianti solari migliora le prestazioni di entrambe le attività: ecco come.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Uno dei grandi temi sollevati dai detrattori delle farm solari è quello della sottrazione del terreno alla pastorizia e all’agricoltura, ma sempre più realtà e cooperative ricorrono oggi all’agrivoltaico e al pascolo solare, due attività che permettono di rilanciare e moltiplicare i profitti delle fattorie.

Vediamo com’è allora possibile coniugare la produzione di energia elettrica su ampie superfici con l’allevamento degli animali e quali sono i vantaggi del pascolo solare.

Il problema del fotovoltaico in campagna

L’investimento in energia pulita è, a oggi, uno dei più sicuri che si possa fare: con la crisi energetica e i rincari dei prezzi di gas e petrolio, ricorrere agli impianti fotovoltaici diventa una priorità assoluta da perseguire in modo sistematico.

Eppure le farm solari, quelle distese di pannelli adagiati sui pendii dolci o nei tratti pianeggianti delle nostre campagne, sono ancora viste di malocchio dai paesaggisti e dagli ambientalisti, preoccupati dalla sottrazione di suolo fertile alle attività agricole.

Ma recenti studi e applicazioni hanno dimostrato la bontà della sinergia tra agricoltura, pastorizia e fotovoltaico, aprendo le porte a sempre nuove sperimentazioni e connubi di investimenti.

L’utilizzo sostenibile del suolo fa sì che produttori energetici e agricoltori/pastori trovino la giusta dimensione per convivere convenientemente, giovando gli uni dagli altri e facendo prosperare le rispettive attività.

Leggi anche: Crisi energetica: la soluzione arriva dall’agrivoltaico

Sotto il pannello la capra, o meglio, la pecora, campa

Uno dei migliori risultati ottenuti in questo senso è il pascolo solare delle pecore, tra i più diffusi e più bisognosi di ampi spazi.

Diversi studi hanno dimostrato che l’ombra proiettata dai pannelli solari sul terreno non solo fornisce un riparo per il bestiame nelle ore più calde della giornata e nei periodi più afosi dell’anno, ma fa crescere meglio e con maggiore rapidità l’erba di cui gli ovini si nutrono.

Questo perché la brina di condensa che si accumula durante la notte sulla superficie dei pannelli scivola verso il terreno, mantenendolo sempre umido anche in caso di siccità e garantendo allo stesso tempo anche una risorsa d’acqua per le pecore.

Quindi l’agrivoltore risparmierà sia perché non dovrà costruire ricoveri per gli animali per l’estate che per la fornitura di acqua.

In Australia un pastore ha evidenziato come le sue pecore, spostate a pascolare nei campi solari, abbiano prodotto nel giro di qualche anno una lana migliore, sia in qualità che in quantità.

Nuove ricerche stanno valutando come sfruttare per il pascolo solare anche animali più grandi, come i bovini e le capre, anche se il problema in questo caso è di natura progettuale.

Per i primi, infatti, è necessario rialzare di molto le strutture solari, in modo da poterli far passare al di sotto, per le seconde invece il problema è la loro natura “salterina” che le porta a salire sui moduli fotovoltaici, con il rischio di danneggiarli.

Leggi anche: Parco Agrisolare: 1,5 miliardi di euro per solarizzare le aziende agricole

Il pascolo solare aiuta la produzione di energia elettrica

pascolo solare pecore

Se è vero che le pecore possono prosperare liberamente all’ombra dei pannelli, è anche vero che i moduli fotovoltaici migliorano le loro prestazioni in presenza degli animali.

Per prima cosa, infatti, il pascolo solare fa sì da tenere le aree su cui insistono i pannelli pulite, poiché brucando le pecore evitano la crescita di piante che potrebbero ombreggiare la superficie riflettente.

In più, modificando il microclima alla loro base e tenendo il suolo umido grazie alla condensa, i pannelli vengono raffreddati dal vapore che si genera quando l’acqua evapora a causa delle alte temperature, migliorando l’efficienza delle celle che lavorano preferibilmente al di sotto dei gradi.

E, naturalmente, per gli agricoltori installare un impianto solare di grandi dimensioni genera un’ottima fonte di reddito, nonostante l’investimento iniziale, nonché un vantaggio economico per la produzione in loco di prodotti caseari o di lavorazione della lana, potendo usufruire dell’autoconsumo sul posto.

Leggi anche: Agrivoltaico, la sinergia tra agricoltura e pannelli solari

1000 pecore salvano un parco fotovoltaico

Un caso eclatante degli ultimi giorni di pascolo solare produttivo viene dal Colorado, dove una solar farm è stata letteralmente salvata da 1000 pecore.

Gli 80 MW di potenza installati su un terreno nell’ovest dello stato, infatti, stavano per essere bloccati dall’amministrazione locale, ma unendo alla produzione di energia il pascolo del bestiame, la società Guzman Energy è riuscita a ottenere i permessi per poter avviare le attività.

Leggi anche: Fotovoltaico e impollinatori, nuove prospettive per l’agrivoltaico

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