Sorpasso delle rinnovabili sul gas: l’Europa risparmia 10 miliardi di euro

A fare da traino, ancora una volta, l'energia solare che fa registrare un +24% di produzione rispetto all'anno scorso.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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È quanto emerge dal rapporto del think tank Ember: il 2022 ha fatto registrare il primo, storico sorpasso delle rinnovabili sul gas, lasciando presagire un futuro più verde e con meno emissioni anche per il 2023.

Il sorpasso delle rinnovabili sul gas è un punto di svolta nella transizione energetica in Europa

Più di un quinto dell’energia elettrica consumata l’anno scorso dagli stati membri dell’UE (22%) è stata prodotta dalle risorse eolico e solare: il sorpasso delle rinnovabili sul gas si conta sul filo delle percentuali, ma il dato di fatto è che il gas ha coperto “solo” il 20% del fabbisogno energetico europeo.

A partire da settembre 2022 si è registrata anche una diminuzione della generazione di elettricità dal carbone, sintomo che nonostante la crisi energetica e il ridotto apporto di combustibili fossili dalla Russia, l’Europa ha saputo far fronte alla penuria di fonti non rinnovabili, puntando sull’energia verde e sulle proprie risorse.

I dati sono raccolti nell’European Electricity Review da parte del think tank Ember, che analizza l’impatto e l’efficienza delle energie rinnovabili per tenere traccia della progressione della transizione ecologica nei 27 stati membri europei.

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Un anno di crisi e di colpi di scena

Il sorpasso delle rinnovabili sul gas è tanto più sorprendente se messo all’interno di un contesto di mix energetico europeo impoverito dalla crisi geopolitica ma anche da una congiuntura climatica sfavorevole.

Nel 2022 si è assistito da una parte a un lungo periodo di siccità che ha fatto crollare, per la prima volta in dieci anni, la produzione di energia idroelettrica, mentre dall’altra la chiusura dei reattori nucleari francesi per manutenzione ha ridotto la disponibilità di energia elettrica.

Il ricorso a solare ed eolico ha comunque impedito il ritorno massiccio all’utilizzo del carbone, che nel complesso è aumentato di appena l’1,5%, coprendo il 16% del fabbisogno europeo, ben al di sotto dei preoccupanti livelli toccati nell’anno nero del 2018.

In ultimo, ma non meno importante, Ember rivela che ha concorso alla svolta green anche un fattore sociale: il crollo della domanda di energia elettrica, soprattutto con l’affacciarsi dell’autunno e con la complicità di un clima particolarmente mite, corrisponderebbe alla diffusione di stili di vita più sani e rispettosi dell’ambiente da parte di tutti i cittadini europei, con una diminuzione dei consumi e degli sprechi.

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Il solare come capofila del sorpasso delle rinnovabili sul gas

Con oltre 39TWh di generazione elettrica nel 2022, l’energia solare e fotovoltaica ha fatto risparmiare all’Europa ben 10 miliardi di euro di gas.

L’installazione di 41GW di potenza nel 2022 ha quasi doppiato quella dell’anno precedente.

Nei Paesi Bassi il fotovoltaico ha prodotto più energia di quella generata dal carbone mentre la Grecia si avvia a raggiungere il suo obiettivo di 8GW di pannelli solari già entro quest’anno, in largo anticipo rispetto la fatidica data del 2030.

Leggi anche: Estate da record per l’energia solare: coperto oltre il 10% del fabbisogno energetico europeo

Le prospettive per il 2023

La ricerca Ember lancia una luce speranzosa per il 2023: secondo le stime, la ripresa del settore idroelettrico, la diffusione sempre più sostenuta di eolico e fotovoltaico, il ripristino del settore nucleare francese porteranno a diminuire del 20% la richiesta di generazione di energia elettrica da combustibili fossili, con enormi tagli alle emissioni di anidride carbonica.

La produzione di energia da gas dovrebbe calare più velocemente rispetto a quella del carbone dal momento che i prezzi di quest’ultimo si manterranno più bassi almeno fino al 2025.

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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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