Rinnovabili 2023: cosa ci aspetta?

Il futuro dell'energia si fa sempre più verde, ecco le aspettative per il prossimo anno.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Cosa ci attende l’immediato futuro sul fronte rinnovabili 2023? Il 2022 è stato un anno di grande incertezza e vacillamento del settore dell’energia, tanto da mettere in evidenza l’importanza di una rapida transizione verso le rinnovabili, supportata da un’implementazione di strutture e servizi di rete in grado di far fronte alle richieste di fabbisogno energetico.

La guerra in Ucraina ha anche sollevato il problema dell’importazione dall’estero degli approvvigionamenti, e della necessità di produrre energia elettrica per quanto più possibile all’interno dei confini nazionali, introducendo obiettivi sempre più serrati nell’ottica di raggiungere l’autoconsumo a costo zero in termini di emissioni di anidride carbonica.

Rinnovabili 2023, la bilancia difficile da pareggiare

L’Agenzia Internazionale per l’Energia, tirando le somme di un anno particolarmente prolifico per le fonti rinnovabili, ma disastroso dal punto di vista dei combustibili fossili e dei loro prezzi, ha sottolineato come all’aumento dei prezzi delle installazioni di fotovoltaico ed eolico – in controtendenza rispetto agli ultimi dieci anni – sia corrisposta un’escalation ben più marcata per il petrolio e il carbone.

L’energia rinnovabile, dunque, riafferma la sua competitività, invogliando aziende e investitori ad aggiungerle nei piani di mix energetico per mandare avanti i propri affari.

Leggi anche: Giornata mondiale della salute, Oms: “Bisogna liberare il mondo dalla dipendenza di combustibili fossili”

Le previsioni sul medio periodo

Entro il 2024 quasi un terzo dell’intero fabbisogno energetico dovrebbe essere fornito da fonti rinnovabili, con in testa il fotovoltaico – responsabile del 60% della produzione pulita – seguito da eolico su terra, idroelettrico, ed eolico offshore.

L’aumento della domanda e gli incentivi politici ed economici proiettano sul mondo rinnovabili 2023 un futuro roseo:

  • ci si aspetta che la capacità installativa solare continuerà a crescere, sorpassando un TeraWatt di produzione
  • l’accumulo diventerà la chiave di volta dello sviluppo energetico: nel 2023 le reti di distribuzione faranno sempre più affidamento sulle batterie e sugli impianti di stoccaggio dell’energia, fino a un 30% in più rispetto a quest’anno
  • metà degli investimenti globali in eolico andranno verso progetti di installazioni offshore
  • l’investimento in energie pulite da parte delle aziende vedrà un incremento sostanziale sia per diversificare i portafogli che per diminuire l’impronta carbonica sull’ambiente
  • l’innovazione tecnologica e il cleantech muoveranno un mercato di affari pari a circa 600 miliardi di euro, con grande beneficio delle energie rinnovabili.

Best practice rinnovabili 2023

L’Australia, ad esempio, ha annunciato a novembre di quest’anno che il 50% dell’energia elettrica è fornita da fonti rinnovabili, percentuale che andrà consolidandosi e sviluppandosi nel 2023.

La Germania, sempre all’avanguardia delle trasformazioni sostenibili, un’azienda norvegese gestisce la farm più grande d’Europa totalmente in modo “virtuale”, grazie a un’intelligenza artificiale, in grado di collegare 1500 centrali eoliche, solari e idroelettriche per fornire elettricità – potenzialmente – a oltre 5 milioni di utenti.

Leggi anche: Sarà l’intelligenza artificiale a rendere il mondo energeticamente ecosostenibile

Ultima chiamata per l’Italia

La fragilità del mercato europeo mette in luce l’unica alternativa possibile, ossia il contenimento dei costi e l’autosufficienza energetica grazie alle rinnovabili. L’Italia non fa certo eccezione in questo quadro, e anzi, ha bisogno assoluto di un’accelerazione nell’installazione di impianti a energia pulita di grossa portata per rispettare i patti sottoscritti con l’Europa nel 2021 e fattisi ulteriormente più restrittivi a seguito del compromesso rapporto con il gas della Russia.

L’Italia, con il suo enorme potenziale solare, deve necessariamente attrezzarsi per promuovere gli investimenti nel settore rinnovabili 2023, poiché la transizione energetica costituisce il più grande progetto dei prossimi anni, nell’ottica di bilanciare il cambiamento con gradualità e con spirito di adeguamento nei confronti delle nuove sfide e delle nuove tecnologie.

Leggi anche: Innovazione rinnovabile: la crisi energetica come trampolino di lancio delle startup tecnologiche

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