Innovazione rinnovabile: la crisi energetica come trampolino di lancio delle startup tecnologiche

Dallo stadio carbon neutral in Qatar agli impianti di microcogenerazione, le energie rinnovabili trainano il mondo della creatività e della tecnologia.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Potremmo definirla con quello che può sembrare un paradosso in termini, innovazione rinnovabile, la spinta al miglioramento tecnologico data dall’esigenza di trovare soluzioni alternative per l’approvvigionamento energetico.

La rilevanza delle piccole e medie imprese nella lotta alle emissioni

La stretta correlazione tra la necessità di reperire energia di consumo e l’abbandono degli idrocarburi, in favore delle fonti rinnovabili, dà luogo a un contesto ideale per lo sviluppo di idee, conoscenze e prodotti che fanno dell’innovazione rinnovabile un appetibile campo di sperimentazione e investimento.

Secondo il World Economic Forum, al mondo sono più di 450 le imprese che, muovendo oltre 130.000 miliardi di dollari, si sono attivate per decarbonizzare le loro attività o hanno presentato prodotti innovativi dal punto di vista energetico.

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In Qatar tutto (o quasi) è rinnovabile

Si avvicinano i mondiali del Qatar: nonostante le polemiche e la delicata posizione del paese, messo sotto inchiesta a causa degli incidenti nei cantieri per la costruzione di stadi e infrastrutture in previsione della competizione, la volontà di dare un segnale forte verso un’innovazione rinnovabile pervade le scelte strategiche degli organizzatori.

Tra le tante iniziative green, ad esempio, la più sorprendente è la rete di autobus interamente elettrici che metterà in comunicazione parti diverse del paese per garantire non solo il trasporto delle persone, ma anche e soprattutto quello di merci e beni di varia natura.

E a ottobre 2022 è stato inaugurato vicino alla capitale Doha il più grande impianto solare del Qatar nel deserto, che dovrà alimentare gli stadi che ospiteranno la competizione mondiale.

Anche i marciapiedi e le aree calpestabili saranno sfruttate per produrre energia: con SUNPave, una sorta di pavimentazione fotovoltaica, saranno rivestite passerelle pedonali, cortili e aree di servizio. La speciale formula elaborata per il Qatar e più in generale per la regione MENA – Medio Oriente e Africa – permette di sfruttare al massimo la radiazione solare, grazie a un design ottico che rende il materiale efficiente con qualsiasi inclinazione si installi.

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Pale che imparano da sole e pannelli autopulenti

L’innovazione rinnovabile raggiunge eccellenze anche in Italia, dove alcune startup sono al lavoro per mettere a punto soluzioni alla portata di tutti.

È il caso, ad esempio, di Gevi Wind, un’azienda toscana che ha realizzato una pala eolica in grado di analizzare il vento, imparare a gestirlo e a sfruttarlo al massimo, anche in città. In questo modo sarà possibile installare le pale Gevi su edifici e sulle torri di comunicazione, potendo usufruire anche di brezze non particolarmente forti nei centri urbani.

Dalla Sicilia invece arriva SandStorm, il robottino per pannelli solari che ricorda da vicino quelli ormai di moda per la pulizia dei pavimenti domestici. Il principio di base, infatti, è il medesimo: rimuovere gli strati di polvere che si depositano sulle superfici, in questo caso dei moduli fotovoltaici, per ottimizzare la produzione di energia elettrica e l’assorbimento della radiazione solare.

Il cogeneratore che produce energia, fertilizza il terreno e scalda la casa

Chiudiamo infine con il microcogeneratore di Kira Technology, pensato per chi vive in campagna o produce scarti agricoli e zootecnici.

Questo dispositivo, infatti, funziona estraendo gas naturale dalla biomassa in decomposizione, che può essere utilizzato in vari modi: per produrre energia elettrica, per scaldare casa trasformandolo il energia termica o ancora per avere acqua calda sanitaria all’interno degli ambienti.

Il prodotto di scarto della lavorazione, inoltre, può essere riciclato come base per fertilizzanti e per altri composti organici utili alla rigenerazione del terreno.

Leggi anche: L’energia delle biomasse: pulita, ecologica e rinnovabile

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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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