Dal tetto alla credenza, il riciclo creativo dei pannelli solari

Il recupero delle componenti dei pannelli solari permette di dare nuova vita ai moduli fotovoltaici, all'insegna della sostenibilità.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
spot_img

Cosa fare con i pannelli solari arrivati a fine vita? O che magari ancora parzialmente funzionano ma non alla massima efficienza?

Il riciclo creativo dei moduli è oggetto da qualche tempo non solo dell’attenzione degli amanti del bricolage e dell’artigianato, ma anche della comunità scientifica e delle aziende che si occupano di valorizzazione dei materiali di scarto.

L’importanza del recupero di preziose componenti materiali di dispositivi elettronici è alla base di un nascente mercato collegato all’energia rinnovabile, in un processo di continuo miglioramento verso un futuro più sostenibile dal principio alla fine della filiera di produzione di energia pulita.

Da pannelli a barattoli, il riciclo creativo di Sogliano Ambiente e Cyrkl

La società Sogliano Ambiente, che si impegna da anni nel riciclo dei grandi rifiuti, insieme alla start-up Cyrkl, che si occupa di green tech, hanno elaborato un modello di recupero dei pannelli che li trasforma in contenitori per alimenti.

Più nello specifico, le due aziende hanno lavorato per la messa a punto del recupero del vetro contenuto nei moduli fotovoltaici, che da rifiuto torna a essere cosiddetta materia prima seconda, nell’ottica della promozione e delle iniziative relative all’economia circolare.

Sulla nostra tavola arriveranno dunque vasetti, bottiglie, barattoli di vetro derivanti proprio dalla lavorazione e dal riciclo creativo dei pannelli solari, riducendo non solo gli sprechi legati al loro smaltimento, ma anche operando una scelta ecologica importante nell’abolire i contenitori di plastica.

Riciclo creativo e riutilizzo

Ma non finisce qui: i pannelli solari possono essere utilizzati, ad esempio, come serre, senza passare dalla discarica.

Si può infatti costruire un riparo per le piante, lontano dalla luce diretta del sole, che le tengano al caldo durante l’inverno.

Per chi si diletta nel costruire mobili o a realizzare interventi artistici, i moduli si prestano per un’infinita varietà di progetti di riciclo creativo.

Ancora, sebbene non sufficienti ad alimentare un’intera abitazione, un pannello solare vecchio produce ancora una discreta quantità di energia, sufficiente per usi secondari, o per piccole utenze.

Leggi anche: Come ti riciclo i pannelli con l’arte fotovoltaica

La sostenibilità al centro dell’economia circolare

Numerosi sono i progetti finanziati da fondi europei al vaglio degli esperti per migliorare il processo di recupero dei pannelli solari giunti a fine vita.

Ad esempio, il Consorzio Photorama sta studiando un processo di delaminazione che consentirà di rimuovere il vetro in un unico pezzo dai moduli fotovoltaici in modo che sia riutilizzabile su nuove installazioni.

ReProSolar, al contempo, ha avviato un progetto pilota che rimuove l’argento contenuto nelle celle solari sotto forma di filamenti unici, così che possano essere reintrodotti sul mercato come materia prima.

Dall’altro capo del mondo, a Washington, a partire dal 2025 tutti i produttori di pannelli solari dovranno finanziare la raccolta, la differenziazione e lo smaltimento degli impianti e delle sue componenti così da sostenere l’economia circolare.

Ancora, in Australia i ricercatori hanno messo a punto un sistema di estrazione del silicio che viene riutilizzato nella fabbricazione di batterie agli ioni di litio. Il vantaggio del nuovo processo risiede nel fatto che sia molto economico, efficace e salubre anche per l’ambiente.

Leggi anche: Economia circolare, che cos’è, cosa implica e come si realizza

L’opportunità del riciclo creativo dei pannelli solari

Considerando che si prevede entro il 2030 una quantità di 8 milioni di tonnellate di pannelli solari in disuso, quantità decuplicata a 80 milioni di tonnellate nel 2050, l’urgenza di come e dove destinarli si fa impellente.

Il contenuto di elementi chimici e tossici dei moduli fotovoltaici rappresenta un rischio per l’ambiente e un fattore di difficoltà quando si tratta del loro smaltimento.

Fortunatamente il mondo industriale e scientifico si sta già muovendo per tempo, considerando soluzioni di riciclo creativo, reintegro e riutilizzo in modo da scongiurare i rischi di inquinamento derivanti dall’uso di impianti solari.

Questo perché non solo è vantaggioso a livello ambientale, ma anche e soprattutto perché apre alla possibilità di un nuovo mercato in ascesa, con la creazione di posti di lavoro e possibilità di crescita ancora inesplorate.

Leggi anche: Smaltimento dei pannelli fotovoltaici: qual è la corretta procedura e quanto costa?

spot_img

Correlati

Esiste una coscienza animale? Cosa dice la scienza

La coscienza animale è un campo di studio che ha attirato, soprattutto negli ultimi...

Schiarire le nubi, la soluzione da fantascienza per abbassare le temperature

Schiarire le nubi per abbassare la temperatura terrestre: sembra un'ipotesi da romanzo di fantascienza,...

Agricoltura cellulare, cos’è e perché sarà presto l’alternativa alla carne animale

Agricoltura cellulare, una rivoluzione nel mondo alimentare che segnerà una svolta epocale: questa tecnologia...
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
spot_img