Casa passiva: “La magia del risparmio energetico tra le mura domestiche”

Isolamento termico, ventilazione efficiente, acqua calda solare, elettrodomestici a bassissimo consumo energetico: questi gli ingredienti della casa passiva, per un nuovo concetto di abitazione.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Il concetto di edificio passivo, o di casa passiva, sta da qualche anno prendendo piede nell’architettura e nell’edilizia per rispondere alle esigenze di riduzione dei consumi necessarie per limitare l’impatto ambientale dell’uomo sulla natura, secondo una concezione che di anno in anno si arricchisce di tecnologie, materiali e strumenti.

Una casa passiva, in linea generale, è un’abitazione che richiede e utilizza poca energia per assicurare tutto il confort necessario per accogliere una famiglia, in ogni momento dell’anno.

La sua struttura permette di massimizzare lo sfruttamento dell’energia solare per scaldare gli ambienti, le pareti e i muri durante l’inverno, mentre il suo orientamento, il suo isolamento termico e la ventilazione naturale garantiscono il corretto raffrescamento nella stagione estiva.

Casa passiva, gli elementi fondamentali

La casa passiva fonda il suo funzionamento sull’energia rinnovabile fornita dal sole, mirando a una concezione del tutto ecologica del vivere insieme.

La sua progettazione affonda le radici in tempi antichissimi: già gli egiziani, i greci e i romani sfruttavano l’orientamento e l’esposizione delle loro abitazioni per trarre vantaggio dagli agenti atmosferici, ma oggi il concetto si è evoluto notevolmente.

Dal consumo di energia significativamente inferiore, al miglioramento della qualità dell’aria interna, passando per una tecnologia all’avanguardia e all’utilizzo di materiali ecosostenibili, questo tipo di abitazione coniuga l’esigenza del confort con il design, l’innovazione e alla riduzione delle emissioni di gas serra.

L’elemento fondamentale della casa passiva risiede nel suo cappotto termico: maggiore è la coibentazione agli sbalzi di temperatura fornita dal rivestimento esterno, più efficiente è l’abitazione in tutti i suoi aspetti.

L’isolamento è garantito anche dai vetri delle finestre, solitamente doppi o tripli e sottovuoto, per far entrare solo la luce solare e non l’aria calda o fredda che sia.

Leggi anche: Bioedilizia e costruzioni sostenibili, quando anche l’abitare diventa green

Una panoramica dei principi base

maison passive avec panneaux solaires
  • Controllo termico: un’eccellente coibentazione dei muri esterni isola la casa passiva dall’esterno per mantenere all’interno il calore ed evitarne la dissipazione, mentre in estate impedisce all’aria calda di entrare in casa
  • Controllo dell’aria: la sigillatura dell’involucro esterno, la ventilazione meccanica e l’uso di scambiatori di calore forniscono in ogni momento dell’anno flussi di corrente d’aria che scaldano o rinfrescano a seconda del bisogno, migliorando sensibilmente la qualità dell’aria
  • Regolazione dell’irradiamento: come abbiamo detto, l’esposizione al sole è fondamentale per ottenere il massimo delle prestazioni dalla casa passiva. La regolazione dell’irraggiamento interno avviene tramite ombreggiature rimovibili e serrande automatizzate
  • Regolazione dell’umidità: per una casa sempre fresca e vivibile, senza afa, vengono scelti dei materiali ecologici e sistemi meccanici di regolazione dell’umidità in grado di assorbire ed espellere le molecole di vapore acqueo in eccesso presenti negli ambienti

Vivere senza gas? Si può

I sistemi di riscaldamento nella casa passiva, chiamata anche bioclimatica, sono ridotti ai minimi termini e vengono utilizzati solo in casi eccezionali.

È la struttura stessa a termoregolare gli ambienti, grazie a un attenta progettazione iniziale che prevede lo studio dell’orientamento ottimale per scaldare le stanze in inverno e raffrescarle in estate, della disposizione delle finestre in funzione dell’illuminazione naturale, della massa termica, della coibentazione, della strutturazione degli spazi interni e dell’inserimento paesaggistico degli esterni.

In una casa passiva ogni aspetto viene curato nel minimo dettaglio: idealmente le aperture (porte e finestre) devono essere disposte per il 70% verso sud, per il 10-15% a est e a ovest e il restante a nord.

La ventilazione degli ambienti, consentita da un attento gioco di sali scendi di masse d’aria a temperature diverse incanalate in condotti di aerazione, prevede anche il recupero dell’aria calda per funzioni accessorie, come l’asciugatura dei vestiti.

Leggi anche: Edifici nZEB, cosa sono e quali caratteristiche devono avere

I risparmi di una casa passiva

Maison passive - Définition

In media, una casa passiva consuma fino al 90% in meno rispetto agli edifici di vecchia data di energia per scaldare e raffreddare gli ambienti

I consumi di elettricità sono ridotti al solo utilizzo degli elettrodomestici, con classe energetica massima, e per l’illuminazione.

Sebbene le certificazioni di casa passiva siano ancora poche, in media si possono considerare tali tutti gli edifici a uso domestico che richiedano meno di 15 kWh/mq di riscaldamento all’anno e un bisogno totale di elettricità inferiore ai 120 kWh/mq.

Leggi anche: Classi energetiche edifici e appartamenti: a cosa servono e come migliorarle

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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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