Ultimo miglio, la trasformazione della micro-mobilità è cominciata

La sfida della mobilità urbana è quella di azzerare le emissioni prodotte nei piccoli spostamenti quotidiani: ecco le soluzioni possibili.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Troppo lontano per andare a piedi, troppo vicino per prendere la macchina e rischiare di non trovare parcheggio: l’ultimo miglio è il problema chiave della micromobilità urbana, una distanza fissata ipoteticamente tra i 3 e gli 8 km, cui le nuove tecnologie tentano di dare soluzione.

I micro spostamenti urbani, tra necessità e comfort

La mobilità dell’ultimo miglio, in inglese chiamata anche “last small mobility” indica tutti quei trasferimenti di persone o di merci su brevi distanze volti a esaurirsi nell’arco di una giornata o che fungano da ponte per spostamenti più lunghi, ad esempio le connessioni tra stazioni e aeroporti, tra centri di raccolta e punti di smistamento.

Sebbene rappresentino solo una parte minima dell’intero sistema di trasporto globale, gli spostamenti dell’ultimo miglio sono quelli che di solito hanno un costo maggiore in termini di efficienza, emissioni e tempi.

Fanno parte del cosiddetto ultimo miglio i tragitti stazione-luogo di lavoro o abitazione, fermata degli autobus-stazione dei treni o percorsi tra due punti della città non collegati dal trasporto pubblico, che costituiscono in totale dal 50 al 60% degli spostamenti di un passeggero che attraversi la città.

Ma non solo: rientrano in questa categoria anche le consegne a domicilio che comportano la mobilitazione di corrieri e fattorini lungo le strade già congestionate delle città. Con l’avvento e l’imporsi sul mercato delle aziende e-commerce, ripensare la mobilità urbana è una prerogativa delle città del futuro, in cui l’uso del trasporto su ruota dovrà necessariamente ridursi se non esaurirsi del tutto.

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Le opzioni possibili per percorrere l’ultimo miglio

Esistono ormai diverse possibilità per superare in modo sostenibile l’ultimo miglio, risparmiando tempo e denaro. A fronte di un incremento del traffico urbano esponenziale, che porta gli automobilisti in media a passare nei tratti congestionati fino a 41 ore annuali, la mobilità condivisa, esistente da qualche decade, ha accorciato e velocizzato le distanze prima con le biciclette, poi con le vetture, fino ad arrivare ai moderni motorini elettrici, monopattini, hoverboard e segway.

I governi di tutte le nazioni si sono orientati verso l’incremento delle piste ciclabili e dei percorsi pedonali per promuovere stili di vita più sani e sostenibili, ma trovare la giusta soluzione che soddisfi da un lato le esigenze di trasporto e dall’altro la comodità del cittadino non è cosa sempre facile.

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L’elettrico per l’ultimo miglio delle consegne

Sempre più società di consegna hanno integrato la necessità di ridurre le emissioni dovute al trasporto su ruota, inserendo per i trasporti urbani veicoli ad alimentazione ibrida o totalmente elettrica, sulla scia del green-sharing.

Allo stesso modo, le cargo bike a trazione elettrica stanno lentamente prendendo piede anche in Italia, agevolando il delivery di beni, spesso alimentari o legati al food, in zone pedonali o difficilmente raggiungibili.

Infine, sono in via sperimentale i droni e i robot automatizzati per la consegna di merci a domicilio, come l’italiano Yape sviluppato da eNovia, che saranno in grado di rifornire negozi, alimentari e store portando i beni in giro per la città percorrendo chilometri in completa autonomia e senza l’intervento dell’uomo.

L’azzeramento dell’ultimo miglio e delle emissioni che comporta percorrerlo

L’implementazione di nuove soluzioni per il primo e l’ultimo miglio dovranno aiutare nel prossimo futuro la crescita delle comunità direzionando tutto il settore dei trasporti verso una mobilità più verde e sostenibile.

L’innovazione e la digitalizzazione favoriranno la circolazione di persone e merci lungo assi viari ancora da costruire ma già presenti nell’immaginario collettivo.

Leggi anche: Mobilità sostenibile: 12 interventi per decongestionare le città

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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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