Parola chiave e-mobility: sempre più incentivi per il rispetto dell’ambiente

Facciamo il punto sul fenomeno globale della mobilità green. A che punto siamo?

Alfredo Polito
Alfredo Polito
Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.
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Possiamo anche chiamarla e-mobility, la mobilità elettrica oggi è al centro: portavoce nella pratica di una filosofia che guarda al rapporto dell’uomo con l’ambiente naturale in un’ottica di profondo rispetto e di approccio sostenibile ci permette di non rinunciare al soddisfacimento dei nostri bisogni nel prossimo futuro. Un tempo in cui l’uomo potrà continuare ad abitare il pianeta a patto che sia un tutt’uno con l’ambiente.

In questa dimensione di estrema attenzione all’impatto ambientale, la necessità primaria oggi è quella di servirsi di mezzi di trasporto senza ricorrere all’uso di combustibili fossili. In questo senso i veicoli elettrici rappresentano la migliore alternativa percorribile ai veicoli tradizionali che affollano le strade, rappresentando una delle maggiori cause di emissione di CO2. Inoltre nello scenario dell’aumento dei costi di carburante e gas, appare evidente che il passaggio all’elettrico, come fonte primaria di energia, sia una delle soluzioni più quotate.

Mobilità elettrica: “Non è mica nata ieri”!

La mobilità elettrica viene considerata una scelta contemporanea, ma pochi sanno che la sua ideazione risale già al 1867 quando l’ingegnere tedesco Werner von Siemens presenta all’Esposizione Universale di Parigi il suo generatore basato sul principio dinamo-elettrico. A partire da questa invenzione nasce e si diffonde l’elettrificazione nella vita quotidiana, nell’industria e nei veicoli, mediante la generazione flessibile e a basso costo di elettricità.

Pensiamo che già dalla fine dell’800 i tram e i treni sono alimentati con energia elettrica da linee aeree e rotaie e compaiono già le prime auto con motore elettrico. Ma per ufficializzare il traguardo bisognerà attendere la data cruciale del 1911, anno in cui si registra l’invenzione dell’avviamento elettrico.

Come funziona la mobilità elettrica 

E dopo più di un secolo in cui la rivoluzione elettrica è rimasta a poltrire inespressa, oggi i vantaggi ambientali, sociali e economici che si ricavano dall’uso di veicoli alimentati a elettricità sono tantissimi. Il primo e più immediato è sicuramente la diminuzione delle emissioni di gas serra e di conseguenza il miglioramento della qualità dell’aria in città, incentivando le infinite possibilità occupazionali della green-economy e risparmiando sui costi per la mobilità. La categoria della mobilità sostenibile include in prima linea i veicoli elettrici.

L’auto elettrica attraverso l’uso di batterie dotate di grande potenza e di ultima generazione, annulla drasticamente l’inquinamento acustico: è molto silenziosa, quest’auto emette soltanto un suono per avvisare i pedoni del suo passaggio, alleggerendo i centri urbani afflitti dal problema.

Le BEV, Battery Electric Vehicle, vengono alimentate esclusivamente dalle batterie per mezzo dell’energia proveniente dai sistemi di distribuzione o dalla rete elettrica.

La ricarica si effettua mediante la presa elettrica domestica, oppure con le apposite colonnine di ricarica per auto elettriche diffuse sul territorio. In un’auto elettrica l’energia è immagazzinata in una batteria ricaricabile e un dispositivo chiamato inverter che converte la corrente continua della batteria in corrente alternata per azionare il motore elettrico. Il motore trasforma l’energia elettrica in energia meccanica azionando le ruote.

Il grande assente nei veicoli ‘green’ è il cambio perché il motore elettrico garantisce autonomamente tutta la coppia motrice che serve a muovere la vettura. Non solo perché sorprendentemente silenziose, dal punto di vista della guidabilità queste auto risultano essere molto confortevoli.

La smart mobility e i suoi sviluppi

I veicoli elettrici stanno cambiando il modo in cui ci muoviamo generando importanti cambiamenti in campo ecologico e economico: l’elettricità è più economica dei combustibili fossili. Un altro aspetto entusiasmante rispetto alla mobilità tradizionale è che questi mezzi di trasporto non necessitano di particolari manutenzioni o riparazioni, non hanno bisogno del cambio di olio e filtri e non ci sono sistemi di scarico. Il settore della e-mobility è in continua espansione e sta registrando una rapida crescita proponendo al mercato vetture in grado di assicurare una lunga autonomia.

Ma la mobilità green non è solo auto, moto e furgoni elettrici, ma anche da veicoli progettati per la micromobilità elettrica: ebike, hoverboard, monopattini e biciclette elettriche si fanno strada senza impattare sul pianeta.
Oggi l’acquisto di questi veicoli è sostenuto da importanti agevolazioni fiscali e non mancano gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche o ibride.

Grazie all’Ecobonus, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy mette a disposizione un contributo per questa tipologia di acquisto e molte regioni italiane prevedono anche l’esenzione quinquennale dal bollo auto, la sosta gratuita nelle strisce blu e l’accesso alle zone ZTL.

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Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.
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