Runa, la magia e il mistero dietro il segno grafico

Qual è il significato della parola runa e quali sono le sue origini? Chi le utilizzava e quali sono i significati simbolici e magici che nascondono?

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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La parola Runa evoca un qualcosa di antico, lontano e misterioso. Lascia presagire un non so che di magico e fantastico. Le rune rappresentavano l’alfabeto dei popoli germanici, popolazioni del nord Europa comunemente chiamate popolazioni vichinghe.

Oggi le rune sono conosciute soprattutto per il loro utilizzo come strumento divinatorio, grazie anche alla loro forte componente simbolica. Ogni runa, infatti, ha il suo corrispettivo segno grafico e la sua specifica simbologia.

Oggi le rune vengono scelte anche come tatuaggio, sia singolo come segno simbolico che in una frase dal significato nascosto ai più.

Runa significato

Che cosa significa la parola runa

Per runa si intende un segno grafico, alfabetico e simbolico, dell’antico mondo germanico. La parola runa, nello specifico, deriva dal nordico antico e significa letteralmente segreto o mistero. E in effetti poco sappiamo delle origini dell’antico alfabeto runico, noto anche come Futhark.

Diversi studiosi ritengono che le rune derivino dall’antico alfabeto etrusco usato a Cuma, in Italia. E stando a tale tesi questi simboli potrebbero essere più vicini a noi di quanto pensiamo.

Chi usava le rune

Questi caratteri, inizialmente 24 poi ridotti a 16, erano utilizzati come scrittura dalle antiche popolazioni germaniche, ma non solo. Nel periodo che va dal il 100 al 1600 a.C. sono state rintracciate diverse iscrizioni anche nel Regno Unito, in Islanda e in Scandinavia.

Alcune rune si sono ritrovate persino in America del Nord, a sostegno delle tesi che datano l’arrivo dei vichinghi in America ben prima del viaggio di Cristoforo Colombo.

Sia come sia, è noto che prima della diffusione dell’alfabeto latino durante l’alto medioevo, i popoli del nord scrivevano utilizzando il Futhark.

Nel mondo sono stati ritrovati circa 4000 manoscritti in alfabeto runico. Le incisioni venivano praticate su rocce, legno, ossa e metallo, ma anche monumenti, monete e gioielli.

Rune e magia

Le rune, oltre che per la scrittura ordinaria, sono state usate dal popolo celtico anche come strumento divinatorio e magico.

A ogni runa, infatti, corrisponde un significato fonetico e un simbolo magico che racchiude in sé un’infinità di significati e di associazioni.

Questa carica mistica attribuita alle rune ancora oggi continua ad affascinare la cultura popolare.

Leggi anche: Libellula significato, simbologia e leggende

Runa celtica: l’alfabeto runico usato dai Vichinghi o popolazioni germaniche

alfabeto runico
Alfabeto runico.

Secondo le tribù celtiche le rune vengono concepite come strumenti di divinazione che aiutano a scoprire qualcosa in più rispetto alla propria energia e all’armonia cosmica.

Ancora oggi vengono interrogate, come si fa con i tarocchi, per confrontarsi su aspetti della propria esistenza.

Le rune, Odino e la leggenda

L’alfabeto celtico era formato da 24 segni, chiamate rune, la cui mitologia nordica attribuisce la scoperta a Odino, principale divinità germanica.

Il Dio si sarebbe volutamente impiccato ad un albero e trafitto con una lancia, come riportato nell’antico poema nordico Edda.

Attraverso questo rito di iniziazione di tipo simil-sciamanico Odino acquisisce i segreti della divinazione, della saggezza segreta e delle rune.  

Quali sono le rune celtiche  

Il sistema runico chiamato Futhark prende il nome dalle iniziali dei suoi primi sei caratteri, le rune F, U, T, H, A, R e K. L’alfabeto originariamente contava di 24 caratteri, 18 consonanti e sei vocali. A ogni carattere corrispondeva un suono.

Rune celtiche significato e simbologia

Il Futhark divide, inoltre, le 24 rune celtiche in tre gruppi da otto rune ciascuno.

Il primo gruppo di otto rune, chiamato Fehu, prende il nome della prima runa e significa bestiame. Al primo gruppo appartengono: Fehu, Uruz, Thurisaz, Ansuz, Raido, Kenaz, Gebo e Vunjo.

La simbologia di questo primo gruppo è legata al microcosmo, alla stabilità individuale.

Il secondo gruppo chiamato Hagalaz racchiude i simboli legati alla capacità di superare le difficoltà e di mettersi in discussione.

Nel gruppo troviamo: Hagalaz, Nauthiz, Isa, Jera, Eihwaz, Perthro, Algiz e Sowulo.

Il terzo e ultimo gruppo è chiamato Tywaz e prevede simboli connessi sia ad aspetti positivi che negativi e legati alla speranza di una forte crescita spirituale.

A questo ultimo gruppo appartengono: Teiwaz, Berkana, Ehwaz, Mannaz, Laguz, Inguz, Othilaz e Dagaz. 

Leggi anche: Simbolo Om, significato e caratteristiche

Le rune come strumento di divinazione

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Le rune sono utilizzate nel mondo esoterico come strumenti di divinazione. Si leggono partendo dal centro, che rappresenta il presente, andando verso l’esterno, che indica il futuro. Man mano che ci si allontana verso l’esterno il futuro diventa sempre più lontano.

Come leggere il runico

Le rune si attivano dapprima chiamando gli dei o le guide spirituali, facendo loro delle offerte. Poi si dispongono le rune in ordine alfabetico per prenderne una alla volta e pronunciarne il nome. Si medita sul significato della runa e ciò che può avere risonanza nella propria vita, per poi visualizzare il segno grafico.

Ci sono anche le rune delle streghe che utilizzano un metodo di lettura particolare che parte con l’estrazione della runa dell’Occhio che rappresenta la visione, la quale diventa il punto di riferimento dell’intera divinazione.

Il metodo più semplice utilizzato di divinazione runica consiste nel riporre le rune in un sacchetto, concentrarsi su una domanda e prendere una runa a caso. Quest’unica runa darà la risposta d’insieme al problema o alla questione posta, che può essere immediata o aver bisogno di maggior interpretazione. 

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Le rune nella serie Tv Shadowhunters

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Rune degli Shadowhunters.

Gli appassionati di cinema e serie TV associano sicuramente la parola runa alla serie Shadowhunters, show che si rifà alla saga omonima di romanzi urban fantasy, scritta da Cassandra Clare. Qui le rune rappresentano dei simboli che garantiscono varie abilità soprannaturali, di derivazione angelica o demoniaca.

Per gli Shadowhunters le rune rappresentano un complesso linguaggio dato loro dall’angelo Raziel, che garantisce poteri al di sopra degli esseri umani comuni, chiamati mondani. Le rune una volta disegnate, bruciano sulla pelle degli Shadowhunters, i quali per combattere i demoni si servono anche di specifiche armi.

Le rune sono presenti anche in appositi oggetti e conferiscono loro una serie di effetti e abilità. Nella serie Tv compaiono anche i termini di runa angelica e runa parabatai, di cui andiamo a vedere il significato specifico.

È possibile vedere la serie TV Shadowhunters su Netflix.

Cosa si intende per runa angelica

Quando parliamo di runa angelica inevitabilmente facciamo riferimento alla saga di Shadowhunters. L’accostamento della runa a un angelo è presente solo in questi romanzi e nella corrispettiva serie Tv.

Nella saga TV le rune hanno un’importanza fondamentale: sono queste che distinguono i Nephilim (gli Shadowhunters) dagli umani medi. E solo gli Shadowhunters riescono a portare i segni dell’Angelo, ovvero le rune.

La capacità di portare una runa di derivazione angelica è data dal fatto che sono loro stessi in parte angeli. Sugli umani, chiamati mondani, una runa potrebbe avere conseguenze devastanti e portare alla follia, oltre che alla bruciatura della pelle. 

Le rune angeliche in Italia

In questo senso una coincidenza interessante riguarda il ritrovamento nella grotta di S. Michele Arcangelo, in Puglia, delle uniche iscrizioni in alfabeto runico in Italia.

Ovviamente non sono scritte per mano angelica ma si tratta di messaggi da parte di pellegrini di origini longobarde e per lo più nomi di antroponimi.

La runa parabatai

rune parabatai

Nella serie Shadowhunters il termine parabatai sta a significare il legame tra una coppia di Nephilim, legame che li vede uniti nel combattere come partner per tutta la vita.

Il legame è sancito con un solenne giuramento alla presenza del Concilio, rappresentanti degli Shadowhunters adulti. Non si tratta di un rapporto amoroso ma di un’amicizia e di una sintonia profonda, al punto da sentire sulla propria pelle i dolori del proprio compagno o compagna.

D’altra parte la runa parabatai rende anche più forti in combattimento proprio perché si sfrutta la forza del proprio compagno. Il legame che si istaura porta alla volontà di voler dare la vita per l’altro.

Uno Shadowhunters trova solo un parabatai nel corso della sua vita ma non è una prerogativa averne uno. Se superati i 20 anni non trova nessun parabatai perde la possibilità di averne uno.

Altra cosa importante è che i parabatai non possono innamorarsi tra di loro perché infrangerebbero un divieto e verrebbero puniti per questo. 

Leggi anche: Mandala, dal significato del simbolo sacro all’uso oggi per disegni e tatuaggi

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