Presidente WWF: “Senza un passo indietro nessun futuro per il Pianeta”

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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In occasione della Giornata mondiale per l’ambiente è intervenuta nel dibattito anche la presidente del WWF, Donatella Bianchi, nonché membro della task-force per il rilancio economico italiano post-Covid. L’associazione ambientalista, per celebrare la giornata del Pianeta, ha tracciato le tappe necessarie a individuare soluzioni ecologiche e sostenibile nel prossimo futuro. Ha detto Donatella Bianchi nell’intervista per Huffpost:

Ci vuole un approccio visionario. Bisogna coniugare rilancio economico e riconversione ecologica. È un problema cruciale per l’umanità, che si è scoperta più vulnerabile e più debole. Abbiamo fiducia nella riconversione, ma servono anche iniziative forti, coraggiose e concrete per ridurre il nostro debito di natura.

“La parola chiave è connessione”

Il 2019 ha visto susseguirsi una serie di eventi catastrofici dal punto di vista ambientale. La moria degli insetti, gli incendi di Amazzonia, Africa e Australia nella scorsa estate. La scomparsa dei ghiacciai e l’invasione delle locuste, fino alle inondazioni di Venezia sono tutte conseguenze dell’agire umano. Abbiamo impoverito il Pianeta al punto da renderlo più debole e vulnerabile, anche a discapito della stessa salute dell’umanità. E il 2020 inizia proprio con una pandemia da coronavirus di origine zoonotica e la conseguente crisi sanitaria che ha investito tutto il mondo. La nostra vita è profondamente connessa alla salute dell’ambiente e un ambiente compromesso ci restituisce quanto abbiamo provocato. Dice la Bianchi:

La parola chiave è connessione. Connessione con quei sistemi naturali che forniscono gratuitamente i famosi servizi ecosistemici e che consentono all’umanità di vivere e di sviluppare le proprie economie. Senza un ambiente sano non possiamo pensare di vivere in buona salute e di poter sviluppare un’economia sana. Bisogna considerare che tutto quello che accade attorno a noi avrà una ricaduta diretta.

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L’effetto boomerang

L’uomo ha già alterato i trequarti delle terre emerse e i due terzi degli oceani. E abbiamo riempito il Pianeta di masse di rifiuti, liquidi, solidi e gassosi, che i sistemi naturali non sono in grado di smaltire. Se vogliamo ancora tornare a parlare di futuro, incalza la presidente del WWF, questo deve proiettarsi in una direzione sostenibile. Ha detto:

C’è urgente bisogno di ritrovare il giusto equilibrio con il mondo. Il senso di responsabilità individuale sarà centrale nella ripartenza, con di fronte sia un deficit economico che un deficit ecologico. Lo era prima della pandemia, ora diventa imprescindibile. È banale da capire: se non facciamo un passo indietro, se non stiamo molto attenti alla sostenibilità dei nostri sistemi produttivi, non ci sarà nessuna economia in futuro.

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“Lo sfruttamento illegale di risorse è il quarto mercato criminale del pianeta”

L’uomo saccheggia il pianeta come se le risorse a disposizioni fossero illimitate. Ma sappiamo bene non essere così. Se non rivedremo il nostro modo di interagire con le risorse della Terra ci esporremo volontariamente a rischi inimmaginabili. E la questione è soprattutto economica. Dice la presidente di WWF Italia:

Il tema economico è drammatico, anche quello dietro alle pandemie e ai crimini di natura. Le forme di appropriazione illegale di risorse naturali, come il bracconaggio e il commercio di specie illegale, è il quarto mercato criminale del pianeta. È necessario costruire un modello che affronti e risolva anche queste patologie del sistema e che consideri la sostenibilità centrale nelle strategie che verranno avviate.

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Prendiamoci cura del nostro Pianeta

Dobbiamo investire sull’economia sostenibile e come detto al principio, ci vuole una visione. Incalza Donatella Bianchi:

L’economia deve essere ripensata in termini di sostenibilità, prima di tutto sociale e ambientale. Si potrebbero incentivare investimenti per lo sviluppo bastate sul recupero e la rinaturazione del nostro pianeta, dalle professioni verdi, agli investimenti per recuperare e aumentare la resilienza dei nostri sistemi naturali. E poi ovviamente servono interventi per avviare il trasposto a impatto zero. Ci vuole un approccio visionario. Dobbiamo farlo.

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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