Play a Kandinsky, l’app di Google che permette di sentire i colori

Grazie all’intelligenza artificiale è possibile ascoltare il suono dei colori e delle forme, come succedeva al celebre pittore russo Vasilij Kandinskij.

Marianna Chiuchiolo
Marianna Chiuchiolo
Giornalista con studi in Mediazione Linguistica, una formazione da teatrante e una generale tendenza a perdersi nei vicoli di una fervida immaginazione. Ama in egual misura la scienza e la poesia e si spende da tempo per la crociata della Mental Health Awareness come missione di vita.
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E se da oggi potessimo ascoltare un quadro di Kandinsky? Chiunque abbia studiato le basi della scrittura ha familiarità con la figura retorica della sinestesia, la compresenza di due diverse espressioni sensoriali in un’unica immagine: parole gelide, sguardo bollente, e così via. Ma forse non tutti sanno che essa prende il nome da un fenomeno psichico esistente e decisamente affascinante.

In neurologia, la sinestesia è una contaminazione di sensi nella percezione di uno stimolo, vale a dire una situazione in cui una percezione olfattiva, visiva o uditiva provoca la reazione in contemporanea di un altro senso.

I sinestetici sono persone in grado di vedere la musica o sentire i colori, percependoli come sensazioni concomitanti e assolutamente reali. Il pianto di un bambino potrebbe essere vissuto come un colore giallo acido, il nome di una persona come un sapore specifico.

Quanto sarebbe interessante provare almeno una volta questa esperienza? Niente droghe o allucinogeni: a mostrarci il suono dei colori ci pensa Google con l’innovativo progetto “Play a Kandisky”.

Kandinsky, il pittore in grado di ascoltare i colori

Il pittore Vasilij Vasil'evič Kandinskij

Il pittore Vasilij Vasil’evič Kandinskij – il cui cognome è spesso anglicizzato in Kandinsky – era anch’egli un sinestetico e in più occasioni affermò di poter sentire la voce dei colori, che per lui erano suoni ed entità vive.

Lasciandosi ispirare da quanto raccontato dall’artista nel suo libro “Lo spirituale nell’arte”, Google ha messo a punto una app in grado di suonare un suo quadro, il celebre “Giallo-Rosso-Blu” del 1925, conservato al Centre Pompidou di Parigi.

Il colore è la tastiera, gli occhi le armonie e l’anima le tante corde del pianoforte. L’artista è la mano che suona, tocca l’uno o l’altro tasto e, così facendo, permette all’anima di vibrare.

– Vasilij Vasil’evič Kandinskij

Leggi anche: I colori di Arò, l’arte come vibrazione

Sounds like a Kandinsky, un intero progetto dedicato all’artista russo

Arte figurativa e musica: due tra le espressioni più autentiche dell’animo umano, eppure due mondi così diversi. La prima cristallizata ed eterna, la seconda mutevole e fruibile soltanto nel suo divenire. Trovare una congiunzione tra le due è un’impresa che sembra andare oltre la loro stessa essenza.

Nella sezione Arts and Culture di Google, grande spazio è dedicato al celebre pittore russo e all’esplorazione del suo mondo.

Il progetto “Sounds like a Kansinsky” è una ricca biblioteca di opere ed esperimenti con i colori e i suoni, e una sezione apposita è dedicata proprio al fenomeno della sinestesia.

È all’interno di questo progetto che prende vita “Play a Kandinsky”, l’app interattiva che traduce in suoni i colori e le linee del quadro basandosi sulle teorie del pittore.

Leggi anche: La ‘Cappella Sistina degli antichi’, l’arte preistorica nascosta nella Foresta amazzonica

Play a Kandinsky, l’app che permette di interagire con un quadro per sentire i colori

L’app “Play a Kandinsky” è stata messa a punto utilizzando tecniche avanzate di Machine Learning per creare un’esperienza interattiva il più simile possibile a quella vissuta dal pittore stesso mentre realizzava l’opera. Con essa è possibile interagire con “Giallo-Rosso-Blu” in diversi modi. Ogni colore – dicevamo – è legato a un suono, ma l’accostamento non è mai casuale.

La sinestesia è un’esperienza di tipo psicologico, di conseguenza è intimamente legata a emozioni specifiche. È così che il giallo, colore legato all’ottimismo e alla gioia, si trasforma in un assolo di tromba, mentre il blu in un sereno tappeto di organi.

Ma non solo: è possibile esplorare le diverse aree del dipinto e ascoltarle singolarmente, notare le differenze tra le irrequiete forme rosse e le essenziali linee nere e grigie. Oppure è possibile fare il percorso inverso e scegliere noi uno stato d’animo da cui partire e scoprire a quali suoni è associato, per un’esperienza ancora più personale.

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Marianna Chiuchiolo
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