Ornella Vanoni ha ricevuto una laurea honoris causa magistrale in Musica, Culture, Media e Performance, mercoledì 11 giugno presso la Statale di Milano.
Un lungo applauso e una standing ovation hanno accolto la cantante in Aula Magna vestita con il manto nero, una fascia azzurra e il tocco accademico, affiancata dalla rettrice dell’Ateneo, Marina Brambilla, e dal trombettista jazz Paolo Fresu.
Non solo professori e studenti, hanno acclamato Ornella Vanoni dalle prime file anche i colleghi Mario Lavezzi, Pacifico, Samuele Bersani e Mahmood, mentre in platea erano presenti Fabio Fazio, Luciana Littizzetto e Liliana Segre.
Laurea honoris causa ad Ornella Vanoni, la motivazione

L’Università Statale di Milano ha conferito per la prima volta una laurea ad honorem magistrale ad un’artista donna, come si evince nella motivazione, “per aver incarnato, col suo timbro inconfondibile, una nuova “vocis persona” […] per avere ridefinito il ruolo della performance canora attraverso una raffinata fusione di musica e teatro, per avere contribuito in modo decisivo a rendere la canzone d’autore milanese e italiana un fenomeno di portata internazionale”.
Anche la rettrice dell’Ateneo, Marina Brambilla, ha elogiato l’esempio di Ornella Vanoni: “Senza mai mettersi in cattedra, attraverso la sua arte ha offerto uno sguardo lucido e profondamente umano sul nostro tempo. La sua intelligenza ironica, la sua autenticità ne fanno un punto di riferimento non solo artistico, ma anche civile, in grado di trasmettere valori e consapevolezza”.
Il commento di Ornella Vanoni post laurea
Subito dopo il conseguimento della laurea ad honorem, Ornella Vanoni ha tenuta una lectio magistralis, esordendo: “Io non ho mai studiato, sono una cialtrona, i miei genitori sarebbero stati fieri di me, impazzirebbero di gioia”.
Subito dopo è stato ricordato il regista Giorgio Strehler, con cui la cantante ha avuto una relazione negli anni ’50, come riporta “ANSA”: “La mia ignoranza è terminata quando sono diventata la compagna di Giorgio Strehler, osservavo le prove e apprendevo e poi studiavo di tutto fino alle 5 del mattino anche Trockij in tedesco. Ovviamente non poteva farmi recitare anche se io mi ero un po’ stufata di essere la cantante della mala”.
La grande passione di Ornella Vanoni è stata quella per la musica e la sua vita è cambiata per sempre nel 1961:
Gli artisti hanno un ego smisurato io davvero credo di non esserlo, al massimo sono stata contenta per una tournee o per uno spettacolo o un concerto.
La mia passione comunque è sempre stata la musica.
È buffo che a un certo punto ho incontrato un omino piccolo e brutto e gli ho chiesto di scrivermi una canzone (n.d.r, Senza fine).
Era Gino Paoli.
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