La ‘Cappella Sistina degli antichi’, l’arte preistorica nascosta nella Foresta amazzonica

La 'Cappella Sistina degli antichi', l'opera d'arte a cielo aperto che comprende migliaia di dipinti di oltre 12mila anni fa.

Asia Solfanelli
Asia Solfanelli
Intraprendente e instancabile penna, poliglotta, appassionata lettrice e avida viaggiatrice. Sviscerata amante del cinema. E ultimo, ma non per importanza, eterna studiosa, perché non si finisce mai d’imparare.
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La ‘Cappella Sistina degli antichi’: vera e propria arte preistorica a cielo aperto. Dalla Colombia, dal cuore della Foresta amazzonica giunge l’ultima scoperta, 12 chilometri di pareti rocciose coperti di dipinti risalenti ad almeno 12.500 anni fa.

La ‘Cappella Sistina degli antichi’, l’arte oltre i secoli

La 'Cappella Sistina degli antichi'
La ‘Cappella Sistina degli antichi’, l’arte oltre i secoli.

A fare la scoperta è il team britannico-colombiano, finanziato dell’European Research Council e guidato da José Iriarte, professore di archeologia all’Università di Exeter nonché uno dei maggiori esperti di storia dell’Amazzonia e precolombiana. È attraverso un percorso pieno di insidie e pericoli ‘amazzonici’ che lo scorso anno viene rinvenuta l’antica opera rupestre.

Nella remota Serranía de la Lindosa, nel parco nazionale Chiribiquete, uomini e animali mastodontici rappresentati sulle pareti, narrano di una civiltà molto antica di un passato trapassato, ma con la quale, evidentemente, condividiamo un’intensa e, si potrebbe osare, innata passione…quella per l’arte.

La ‘Cappella Sistina degli antichi’, il tesoro nascosto

La 'Cappella Sistina degli antichi'
La ‘Cappella Sistina degli antichi’, il tesoro nascosto.

I disegni sono così ben fatti che non lasciano spazio ad alcun indugio: molte delle bestie raffigurate rappresentano enormi animali glaciali ormai estinti. Tra questi, ad esempio, il mastodonte, un antico parente dell’elefante, il paleolama, ossia un camelide, ma anche bradipi giganti e cavalli dell’era glaciale, tutti estinti dal Sud America almeno da 12 mila anni.

Molte immagini, nel ritrarre uomini che con mani alzate accerchiano grossi animali, quasi in atto di venerazione, sembrano ‘tradire’ una sacralità. Ma non si possono svelare i misteri con le supposizioni, si prevedono così generazioni di intensi studi e lavoro nella decifrazione di quello che rappresenta un patrimonio artistico, storico e culturale inestimabile.

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La scoperta tenuta segreta per un anno

Il ritrovamento, risalente ad un anno fa, è stato tenuto celato per consentire lavori e riprese a Channel 4 che a dicembre manderà in onda la serie Jungle Mystery: Lost Kingdoms of the Amazon. È proprio la presentatrice del documentario, Al-Shamahi, a raccontare della bellezza del sito e a narrare di infinite pareti dipinte, così alte da non poterle vedere “senza rischio di rompersi il collo”. Più facile con droni.

Il tesori che seppelliamo

Il patrimonio più grande: la nostra terra.

La “Cappella Sistina degli antichi” è rimasta nascosta così a lungo per via dei conflitti tra il Governo Colombiano e le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia, in spagnolo FARC. Scontri che per oltre cinquant’anni hanno afflitto duramente il paese, noncuranti delle ricchezze che vi erano custodite.

Oggi c’è tregua, ma, come testimoniano i ricercatori, l’accesso all’area è ancora esito vittorioso di lunghe trattative. E come suggerisce la presentatrice del documentario inglese, viene naturale chiedersi: “quanti inestimabili tesori saranno sepolti proprio in quelle zone della terra più disputate e ostili?”

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