Una pausa dai social di 7 giorni ci rende più felici e meno ansiosi: lo studio 

Secondo l'analisi dei ricercatori dell’Università di Bath, l’interruzione dell’utilizzo dei social provoca miglioramenti sull’umore e sull’aumento del benessere nelle persone.

Melissa Matiddi
Melissa Matiddi
Esperta in comunicazione e digital marketing, studia lo yoga e le discipline orientali. Ama creare, leggere e viaggiare. Silenziosa ma rumorosa, è sempre pronta a varcare nuovi orizzonti.
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Avete mai fatto una pausa dai social network? Secondo una ricerca dell’Università di Bath, disconnettersi per una settimana dalle piattaforme online, aiuterebbe le persone ad essere meno ansiose e più felici. 

L’algoritmo che scorta incessantemente le nostre giornate, alimenta, in gran parte della popolazione, sia il bisogno cronico di rimanere collegati al web sia il forte disagio, dovuto dall’impossibilità di controllare, guardare e monitorare il proprio telefono a causa di un problema di rete oppure di un leggero stop. 

Navigare e scrollare la home di Facebook, Instagram o Twitter comporta però un grande senso di malessere e insoddisfazione che si trasforma molto spesso in angoscia e depressione. Dal momento che le esperienze esterne vengono sempre giudicate come migliori, si sviluppa nei ragazzi la tendenza a paragonarsi alle vite degli altri utenti, disprezzando la propria e non sentendosi all’altezza.

La cosiddetta Fomo, la Fear of missing out, la paura di essere tagliati fuori, è molto frequente tra i giovani ed indica una forma di ansia sociale caratterizzata dalla necessità di rimanere sempre connessi con le attività social degli altri e dalla paura di rimanere esclusi da certi contesti. 

Sembrerebbe che il rimedio a tutta questa serie di concause sia possibile attraverso uno stop nell’utilizzo dei social. Staccare la spina rappresenta quindi la soluzione per riprendere in mano la propria serenità mentale.

Siamo davvero pronti a prenderci una pausa dai social? 

Viviamo in un mondo in cui i social network regolano, gestiscono e scandiscono rigidamente le nostre giornate. Il tempo quotidiano che prima dedicavamo a noi stessi, è stato completamente risucchiato e assorbito da un algoritmo che ci costringe a scrollare in modo compulsivo e cronico la nostra home. L’ossessione per il controllo e per il monitoraggio continuo delle notizie, ci sta portando dentro un precipizio. 

Costantemente attaccati al nostro smartphone ed attratti da ogni tipo di contenuto, siamo regolarmente impegnati nella ricerca e nell’osservazione di qualcosa di effimero che appare e scompare. La nostra salute mentale si sta silenziosamente deteriorando, l’apparente senso di benessere e curiosità che ci provoca il guardare e lo spiare le vite degli altri membri, si sta trasformando tacitamente in sofferenza, inquietudine ed ansia. 

Lo psicologo statunitense Jonathan Haidt ha spiegato, con un articolo accademico pubblicato sulla rivista The Atlantic, quanto Instagram possa essere letale e nocivo per la salute mentale dei ragazzi continuamente messi sotto stress dal giudizio, dal monopolio delle immagini e dal confronto con gli altri utenti.

Leggi anche: 11 milioni di italiani soffrono di depressione: le nuove terapie per guarire

La nuova funzione di Instagram “Prenditi una pausa” 

Per fronteggiare l’uso sempre più sconsiderato di questo social e tutelare i più giovani, lo scorso febbraio, l’azienda di Zuckemberg, ha lanciato una nuova funzione sulla piattaforma social di Instagram che prevede la possibilità di attivare un promemoria che ricorda agli utenti di disconnettersi per un certo periodo di tempo

La nuova funzionalità garantirebbe ai membri un uso più consapevole del servizio, non a caso, il report We are social 2021, ha rivelato che siamo connessi a internet per più di 6 ore al giorno, quasi mezza giornata.

“Con Prenditi una pausa abbiamo aggiunto un ulteriore strumento a quelli che Instagram già offre per la gestione del tempo. Tra questi il Promemoria giornaliero che consente alle persone di impostare la quantità di tempo che vogliono trascorrere su Instagram durante la giornata e le avvisa quando hanno raggiunto il limite deciso”.

“Con anche la possibilità di disattivare le notifiche per concentrarsi su ciò che stanno facendo. Prenditi una pausa è quindi solo l’ultima di una serie di funzionalità a cui abbiamo lavorato per rendere Instagram un luogo sempre più sicuro per tutti, soprattutto per i più giovani”, hanno spiegato dagli uffici della società.

Inoltre, è stata introdotta un’altra nuova opzione chiamata “Private story likes” che consente di mettere mi piace ad una storia senza dover necessariamente entrare in comunicazione con il suo autore. 

Leggi anche: Dismorfia, quando l’ossessione per un difetto fisico diventa malattia mentale

Gli effetti negativi dell’uso dei social 

Secondo il Financial Times, nel Regno Unito, tra il 2003 e il 2018, è stato registrato un netto aumento dell’ansia, della depressione, della malnutrizione, dei problemi legati al metabolismo e dei fenomeni di autolesionismo. Sembrerebbe che le adolescenti con meno di 21 anni risentirebbero maggiormente, rispetto ai coetanei maschi, di queste problematiche. 

Con l’avvento della pandemia e del lockdown, i casi sono considerevolmente aumentati, fino a sfociare nella solitudine o addirittura nella sindrome di Hikikomori, termine giapponese utilizzato per riferirsi a chi decide di ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi. 

I due ricercatori dell’Università di Oxford, Amy Orben e Andrew Przybylski, con lo studio sulla correlazione tra benessere adolescenziale e tempo dedicato ai social, hanno registrato, rispetto agli anni in cui le piattaforme non avevano un ruolo importante e non erano ancora conosciute, un drastico peggioramento della salute mentale dei ragazzi. 

Leggi anche: Chi sono i giovani hikikomori che si isolano dal mondo: l’intervista a Marco Crepaldi

Prendersi una pausa dai social: lo studio 

Per arginare e per dimostrare la tossicità dei social network, il professore della New York University, Hunt Allcott, ha dimostrato, attraverso la fase sperimentale di una ricerca che la diminuzione o l’abbandono dai social causerebbe effetti positivi in termini di salute e serenità. 

Anche i ricercatori dell’Università di Bath, in Gran Bretagna, a seguito di uno stop nell’uso delle piattaforme digital, hanno registrato un miglioramento nello stato d’animo delle persone. 

Per cercare di comprendere gli effetti di questa pausa, circa 100 persone sono state private di Facebook, Twitter, Instagram e TikTok. I risultati del test sono stati pubblicati anche sulla rivista Cyberpsychology, Behavior and Social Networking ed hanno confermato l’abbassamento dei livelli di ansia e depressione.

Dei 154 partecipanti alla ricerca, di età compresa tra i 18 e i 72 anni, questa pausa dai social ha significato liberare 9 ore della loro giornata impiegata principalmente nello scorrere le foto di Instagram e nel guardare video di TikTok. Una sola settimana di assenza ha migliorato il benessere di questi individui e ha ridotto i sintomi di ansia e depressione.

Il ricercatore del Dipartimento per la salute, Jeffrey Lambert, ha spiegato che “scorrere i social media è così automatico che molti di noi lo fanno quasi senza pensare, dal momento in cui ci svegliamo a quando chiudiamo gli occhi di notte”.

Molti dei nostri partecipanti hanno riportato effetti positivi dalla pausa dai social media con un miglioramento dell’umore e meno ansia in generale. Questo suggerisce che anche solo un piccolo stop può avere un impatto”, ha aggiunto il Dottore.

Lo studio in questione potrebbe rappresentare un grande passo in avanti per quanto riguarda la comprensione e l’analisi del rapporto tra social media e salute mentale, contribuendo a scardinare quel preconcetto che porta le persone a credere che l’utilizzo dei social migliori la qualità della vita.

Leggi anche: I giovani non vogliono più avere amici, preferiscono follower e like

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