Pannello solare salva boschi: “È la sentinella del verde”

Il dispositivo è in grado di monitorare autonomamente i parametri di umidità, temperatura, pressione e presenza di gas nell'aria e di segnalare immediatamente alle autorità eventuali anomalie.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
spot_img

Il fotovoltaico a servizio della tutela ambientale: ecco il pannello solare salva boschi, in grado di allertare per tempo le autorità prima che un incendio si propaghi a macchia d’olio.

La piaga degli incendi boschivi diviene di anno in anno sempre più allarmante, di pari passo al riscaldamento climatico e all’assenza, durante il periodo estivo, delle precipitazioni.

Per fortuna la tecnologia applicata all’energia solare sforna prodotti innovativi che permettono di sfruttare questa fonte rinnovabile in svariati modi, tra cui quello di “sentinella” delle foreste.

“Salviamo gli ecosistemi”: l’urgenza è fermare il fenomeno in espansione degli incendi

Pannello solare salva boschi_2

L’estate 2023 è stata una delle più “bollenti” degli ultimi anni, facendo registrare, purtroppo, anche un aumento del 40% rispetto alla media degli anni 2006-2022 degli incendi boschivi in tutto l’emisfero nord.

La Grecia ad esempio ha subito il più devastante dei roghi mai attestati sul suo suolo, in Italia sono bruciati oltre 59000 ettari di boschi e foreste, mentre in Canada nei primi sette mesi dell’anno sono stati registrati il 705% di incendi in più rispetto ai sei anni precedenti.

La perdita degli ecosistemi è uno dei campanelli di allarme dei cambiamenti climatici, che mette in guardia rispetto alla riduzione della biodiversità, indispensabile per il mantenimento dell’equilibrio mondiale naturale.

La tecnologia dunque può giocare un ruolo decisamente centrale per la salvaguardia del pianeta, diventando un alleato utile e indispensabile.

Leggi anche: 9 limiti planetari da non oltrepassare: nuova mission 2023

La sentinella degli incendi

Proprio per questo l’azienda tedesca Dryad Networks ha sviluppato un innovativo pannello solare salva boschi, chiamato Silvanet Wildfire Sensor, capace di monitorare in qualsiasi istante le condizioni ambientali e riferire agli organi competenti eventuali e significative variazioni.

Il pannello solare salva boschi è concepito per essere appeso a un’altezza di 3 metri ai tronchi degli alberi o a pali verticali, con una superficie di dimensioni ridotte a 19×8.2 cm o da 6×6 cm e un design pensato per confondersi tra il verde e le foglie.

È in grado di sorvegliare tramite un’intelligenza artificiale e sensori integrati un raggio di 100 metri intorno a sé, analizzando costantemente i parametri di temperatura, umidità, pressione atmosferica e quantità di monossido di carbonio e azoto presente nell’aria.

Proprio questi ultimi dati sono essenziali per intercettare un possibile principio di incendio: il dispositivo, quando rileva delle anomalie nei livelli di anidride carbonica nell’aria, manda immediatamente un segnale alle autorità competenti cosicché possano intervenire tempestivamente prima che le fiamme diventino incontenibili.

I dati registrati dall’apparecchio, poi, possono essere utilizzati anche per capire quali siano i principali fattori di rischio di una determinata area, potendo ad esempio capire quanto la zona sia secca, quanto sia soleggiata o da quanta pioggia sia irrorata.

Leggi anche: Drone solare antincendio: un’eccellenza italiana che previene i roghi estivi

Pannello solare salva boschi: un gioiello di tecnologia

Il Silvanet Wildfire Sensor fonda il suo funzionamento sull’energia solare che lo rende del tutto autosufficiente, fattore importante visto i luoghi remoti in cui deve essere installato.

Le celle fotovoltaiche di cui dispone sono infatti in grado di renderlo autonomo, ma c’è di più: al suo interno un piccolo super condensatore accumula l’energia ricevuta dai raggi solari in eccesso per poterla utilizzare di notte o quando scarseggia l’illuminazione.

La durata di ogni singolo pannello solare salva boschi si attesta per il momento intorno ai 10/15 anni, al termine dei quali è facile smaltirlo e rimpiazzarlo, anche perché non è costituito da alcun materiale tossico o metallo pesante che potrebbe inquinare l’ambiente.

Leggi anche: Cos’è la tropicalizzazione dell’Italia e cosa provoca. Musumeci: “Nulla sarà come prima”

spot_img

Correlati

Esiste una coscienza animale? Cosa dice la scienza

La coscienza animale è un campo di studio che ha attirato, soprattutto negli ultimi...

Schiarire le nubi, la soluzione da fantascienza per abbassare le temperature

Schiarire le nubi per abbassare la temperatura terrestre: sembra un'ipotesi da romanzo di fantascienza,...

Agricoltura cellulare, cos’è e perché sarà presto l’alternativa alla carne animale

Agricoltura cellulare, una rivoluzione nel mondo alimentare che segnerà una svolta epocale: questa tecnologia...
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
spot_img