9 limiti planetari da non oltrepassare: nuova mission 2023

La lista, stilata dal professore Johan Rockström, individua i processi ambientali da non superare per il benessere del pianeta.

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Nove limiti planetari, 9 spie della salute del nostro pianeta, nove fattori che lo tengono in equilibrio, oltrepassati i quali il mondo che conosciamo oggi potrebbe non esistere più: individuati dal Resilience Centre di Stoccolma, i cosiddetti boundaries della Terra mettono in guardia l’uomo rispetto ai suoi comportamenti. Ecco perché bisogna conoscerli e rispettarli.

Lo studio e la lista

Pubblicata nel 2009, aggiornata nel 2015 ma in costante revisione, la lista dei nove limiti planetari redatta dal professore di scienze ambientali Johan Rockström insieme a 28 esperti, riassume le criticità dei cambiamenti climatici e dei rischi che comportano per l’equilibrio dell’intero sistema-pianeta.

Le aree individuate dallo studio sono quelle che permettono la vita come la conosciamo sulla Terra: una volta compromesse si raggiungono i ben noti punti di non ritorno da cui sarà impossibile ripristinare la stabilità mondiale.

Leggi anche: I punti di non ritorno del clima: quanto tempo abbiamo?

L’Antropocene e la fine del mondo

Non è un caso, secondo lo scienziato, che a differenza delle ere precedenti, quella nostrana – l’Antropocene – sia ribattezzata rispetto al fattore che più ne ha determinato i cambiamenti: l’uomo.

Un’età in cui la stabilità climatica che ha caratterizzato quelle precedenti, in particolare l’Olocene, è stata stravolta dalla presenza e dall’attività umana, in grado di modificare profondamente in una manciata di secoli ecosistemi ed equilibri raggiunti in migliaia di anni.

Dalla rivoluzione cognitiva prima alla rivoluzione industriale poi sono passati appena 70.000 anni, un periodo relativamente breve dal punto di vista geologico, ma è solo negli ultimi duecento anni che la pressione dell’attività umana sull’ambiente ne ha drasticamente compromesso l’integrità con l’aumento smisurato della concentrazione di anidride carbonica.

Tanto che per molti studiosi l’Antropocene potrebbe configurarsi come la fine del mondo: il lato positivo, però, è che siamo ancora in tempo per arrestare l’inesorabile.

I 9 limiti planetari: quali sono e dove rischiamo di più

limiti planetari

Ma vediamo nello specifico quali sono i confini delineati da Rockström, oltrepassati i quali la Terra non è più in grado di autoregolarsi:

  1. cambiamenti climatici e aumento della radioattività
  2. acidificazione degli oceani
  3. assottigliamento dello strato di ozono stratosferic
  4. alterazione del ciclo dei nutrienti (azoto e fosforo)
  5. scarsità di risorse idriche
  6. uso del suolo e modifiche alla geografia del territorio
  7. alterazione e perdita della biodiversità
  8. inquinamento chimico e introduzione di nuove entità nell’ambiente
  9. erosione dell’integrità della biosfera

Di questi, tre hanno raggiunto una soglia critica e quattro sono al limite della soglia di guardia.

I più preoccupanti sono quelli che riguardano i cambiamenti climatici, in particolare la concentrazione di gas serra e il conseguente innalzamento delle temperature oltre 1,5°C, la progressiva perdita di biodiversità, con l’estinzione di moltissime specie e l’alterazione degli equilibri tra specie esistenti, e la compromissione della biogeochimica, con l’esaurimento di alcune materie prime quali il fosforo.

Meno catastrofici, ma altrettanto impellenti, i quattro fronti dell’acidificazione degli oceani, in forte aumento rispetto a un secolo e mezzo fa con un +30%, dell’uso improprio del suolo e la deforestazione, con la sottrazione di terreno per attività silvi-agricole-pastorali o industriali, dello sfruttamento delle risorse idriche, sperperate e sprecate inutilmente, della riduzione della fascia di ozono, con conseguente indebolimento delle difese del pianeta.

Niente panico ma più consapevolezza

Il 2030 è stato individuato simbolicamente come l’anno spartiacque: se l’umanità dovesse arrivare a questa data con un aumento di temperature oltre i 2°C non sarà più possibile tornare indietro. Assisteremo a uno stravolgimento degli equilibri naturali e la Terra andrà incontro a un processo di auto riscaldamento che porterà a conseguenze ancora poco pronosticabili, ma difficilmente rosee.

Tuttavia l’invito degli scienziati e degli esperti è quello di non disperarsi nell’attesa, ma di rimboccarsi le maniche e porre rimedio laddove si può ancora agire.

La lista dei nove limiti planetari è stata fatta, infatti, non per seminare il panico, ma per avere una mappa scientifica di dove sia più urgente muoversi e ridurre i danni. Dalle ricerche di Johan Rockström è anche stato tratto il documentario disponibile sulle piattaforme di streaming Breaking Boundaries – Superare i limiti , proprio per sensibilizzare il pubblico alle tematiche ambientali ma anche per ricordare che l’umanità è in grado di affrontare e superare grandissime sfide, grazie alle invenzioni dell’intelletto.

Leggi anche: Cleantech: di che parliamo e perché è così importante?

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