Italy for Climate: 3 proposte contro l’emergenza ambientale

Rinnovabili, incentivi all'elettrificazione degli edifici e mobilitazione cittadina: 3 proposte per ridurre di 12 milioni di tonnellate le emissioni in meno di 3 anni.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Si è svolta ieri a Roma la terza Conferenza Nazionale sul Clima 2022, organizzata da Italy for Climate, centro studi della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, che mira a delineare la nuova roadmap per l’Italia, contro l’emergenza climatica ed energetica.

Durante l’evento, Italy for Climate ha avanzato tre proposte da sottoporre al Governo, alle istituzioni e alle imprese perché il Bel Paese possa rapidamente avviare la transizione energetica, puntando su rinnovabili, incentivi edilizi e partecipazione dei singoli cittadini e delle comunità.

Italy for Climate, verso la neutralità climatica

Iniziativa della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, Italy for Climate è nata in collaborazione con Ispra, Enea ed è promossa da numerose aziende e associazioni attente al dibattito energetico e climatico.

L’obiettivo di Italy for Climate è quello di attuare le indicazioni del Green Deal e dell’Accordo di Parigi, tracciando una roadmap climatica per l’Italia e guidando le imprese e gli stakeholder del settore verso la decarbonizzazione della nazione.

Da tre anni organizza la Conferenza Nazionale sul Clima, una sorta di revisione dello status quo dell’Italia energetica, ponendo al centro dell’attenzione delle sue ricerche i settori dell’industria, dei trasporti, dell’edilizia e dell’agricoltura sostenibile nell’ottica di arrivare entro i termini stabiliti alla neutralità climatica.

Le tre proposte di Italy for Climate

Le tre misure avanzate da Italy for Climate nella conferenza sul clima 2022 si inquadrano nel piano europeo RePowerEu, aggiungendosi al pacchetto di 40 proposte presentate lo scorso dicembre 2021, alla luce dei recenti fatti di cronaca ambientale e politica.

In particolare Italy for Climate ha sottolineato come queste proposte possano essere attuate in poco meno di tre anni, dando quindi un impulso considerevole alla transizione energetica.

Vediamo quindi quali sono i tre cardini individuati nella Conferenza.

Rinnovabili

La prima proposta riguarda il raggiungimento entro il 2030 di una produzione elettrica all’85% da fonti rinnovabili, ossia più del doppio di quella attuale (40%). Le energie pulite sono state definite come “strategiche e decisive”, così come il passaggio all’elettrico di tutti quei consumi ancora oggi legati al gas – come ad esempio i riscaldamenti o i piani cottura.

Il cambiamento climatico può essere osteggiato e sconfitto solo attraverso il raggiungimento della neutralità climatica, prevista nel 2050. Per farlo il primo passo è quello di dotare l’Italia di una legge per il clima, sul modello degli altri stati europei come Francia, Germania e Regno Unito, che promuova comunità energetiche e ponga dei target vincolanti sulla produzione e sul consumo dell’energia.

Superbonus ed elettrificazione degli edifici

Come seconda strategia da mettere in campo, Italy for Climate è tornata sulla questione Superbonus, chiarendo che nonostante i reiterati sforzi dell’incentivo, la soluzione per il momento più vantaggiosa ecologicamente ed economicamente parlando è quella di convertirlo per l’elettrificazione degli edifici residenziali, misura ritenuta più accessibile e rapida, oltre a essere più efficiente. Italy for Climate stima che sia possibile in tre anni elettrificare 3 milioni di abitazioni, risparmiando soldi e sprechi.

Anche qui l’obiettivo è quello di sostituire i consumi legati al gas con l’elettrico, alimentato da fonti pulite e rinnovabili perché, come ricorda Italy for Climate, oggi ogni casa italiana consuma circa il 50% in più di energia rispetto alla media europea.

Responsabilizzazione e partecipazione delle comunità

L’ultimo punto su cui ha insistito Italy for Climate è stato quello della mobilitazione cittadina attraverso la campagna “Faccio la mia parte”, per indurre tutti i singoli individui ad adottare comportamenti energeticamente sostenibili che, sommati insieme, darebbero enormi risultati in termini di riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

Tra le buone pratiche da seguire, Italy for Climate invita ad abbassare riscaldamento e condizionamento, settare meglio le caldaie, prediligere lo smart working, abbandonare la mobilità privata preferendo gli spostamenti a piedi, in bici o con trasporto pubblico.

Gli effetti dell’adozione di queste accortezze sarebbero immediati, proficui e duraturi: meno 450 euro di spese all’anno per famiglia, meno 3 miliardi di metri cubi di gas e 2 milioni di tonnellate di petrolio, meno 12 milioni di tonnellate di CO2 emesse!

Leggi anche: Impronta ecologica, come alleggerire l’impatto della nostra vita sulla natura

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Enrica Vigliano
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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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