Internet of Things (IoT), cos’è e come si applica

Sistemi, processi e apparecchi intelligenti: ecco come l'Internet of Things sta cambiando il mondo d'oggi.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Negli ultimi anni ci si imbatte spesso nell’abbreviazione IoT, che sta per Internet of Things, soprattutto associata alle nuove tecnologie, ai prodotti elettronici e ai processi legati alla transizione ecologica e alla digitalizzazione.

Ma cos’è esattamente l’Internet of Things, tradotto in italiano come l’Internet delle cose o degli oggetti? E quali sono i suoi campi di applicazione?

Definizione di IoT

Internet of Things designa la connessione degli oggetti fisici di uso quotidiano alla rete internet: dalle lampadine ai dispositivi medici, dai cellulare e i portatili alle smart tv, dagli elettrodomestici intelligenti all’illuminazione stradale, dagli accessori per la palestra alle auto, l’IoT è in grado di raggiungere qualsiasi apparecchio disponga della possibilità di ricevere e scambiare dati attraverso una rete senza fili.

Dunque, l’intero concetto di Internet of Things ruota intorno all’integrazione degli oggetti materiali con una rete informatica in grado di gestire più parametri allo stesso tempo, senza l’intervento umano.

Come funzionano i dispositivi regolati dall’IoT

Il funzionamento del sistema IoT si basa su tre cardini principali: l’invio, la ricezione e l’analisi dei dati dei feedback continuativi.

Questa analisi può essere gestita sia dall’uomo stesso che dalle intelligenze artificiali dotate di apprendimento automatico, in grado di rispondere e soprattutto anticipare le possibili richieste da parte dell’utente in base ai comportamenti ripetuti.

Gli strumenti necessari a mettere in atto l’Internet of Things sono principalmente sensori, software, terminali integrati, piattaforme digitali e server.

Con un valore di mercato di oltre 100 miliardi di dollari, l’IoT apre la strada a nuovi lavori e prospettive su larga scala.

Perché è così importante l’IoT?

Considerata da molti la tecnologia più importante del ventunesimo secolo, l’Internet of Things gioca un ruolo cruciale nella pianificazione di ogni attività umana nel mondo odierno.

Dal momento in cui gli apparecchi di uso quotidiano hanno accesso alla rete, le capacità di connessione, scambio di informazioni e aggiornamenti in tempo reale si moltiplicano a dismisura, rendendo fluido il rapporto tra persone, processi e oggetti.

La cooperazione tra mondo digitale e mondo fisico, grazie ai costi di tali operazioni, per lo più contenuti, ai Big Data, ai cloud e alle tecnologie senza fili, alla condivisione e alla raccolta dei dati, viene via via automatizzata, in un mondo in cui l’iperconnettività decreta l’ascesa di sistemi digitali in grado di registrare, sorvegliare e intervenire laddove si presenti un determinato problema.

Un esempio pratico

Prendiamo ad esempio un termostato intelligente, che riceve dati di geolocalizzazione inviati dal nostro cellulare o dalla nostra vettura quando ci approssimiamo a casa: l’apparecchio accende i termosifoni e regola la temperatura in modo da evitare sprechi e al contempo assicurare il confort perfetto una volta giunti a casa. E tutto questo è possibile senza nemmeno dover accedere all’app o ai settaggi del riscaldamento da remoto.

Inoltre, connettendosi alla rete, il termostato può valutare dati come traffico, clima, tragitto intrapreso e così via per stabilire quando sia il momento più opportuno di entrare in funzione e se sia il caso o meno di farlo.

D’altro canto, utilizzando un termostato di questo tipo, si possono anche creare delle mappature di consumi e di abitudini degli utenti di una determinata zona per quello che riguarda la fornitura di gas o di energia elettrica, potendo così migliorare il soddisfacimento del fabbisogno energetico senza sprechi.

I vantaggi delle applicazioni IoT

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La capacità dell’Internet of Things a recepire, categorizzare e analizzare le informazioni provenienti dai sensori e dalle reti di connessione apre un mondo pressoché infinito di possibili applicazioni pratiche, dalla vita di tutti i giorni al campo industriale, dall’economia alla gestione delle risorse energetiche, dalle implicazioni in ambito sanitario a quelle nel sociale e nella collettività.

Ecco dunque alcuni dei principali campi di applicazione dell’IoT:

  • Ottimizzazione della produzione
  • Sorveglianza delle macchine e controllo dei prodotti
  • Miglioramento delle prestazioni di sistemi e processi
  • Monitoraggio delle condizioni sanitarie
  • Efficientamento dei processi esistenti
  • Organizzazione della logistica
  • Utilizzo degli apparecchi elettronici a distanza e da remoto
  • Prevenzione di incidenti stradali
  • Tempestività di intervento
  • Coordinamento e gestione delle smart cities

Leggi anche: Il futuro dell’industria è nei cobot, i robot collaborativi che aiutano l’essere umano

I settori in ascesa

L’Internet of Things nasce e si sviluppa con tempi diversi a seconda del campo in cui viene applicato. Per questo ci sono dei settori privilegiati in cui negli ultimi anni si è registrata un’impennata dell’uso dell’IoT, data la loro stessa natura di produzione.

In particolare tutti quegli ambiti che richiedono l’applicazione di Smart Metering, strumenti di misurazione, e similari sono quelli con la più grande propensione a integrare i processi alla rete.

Tra questi le industrie che, potendo beneficiare di un vantaggio concorrenziale grazie al costante monitoraggio delle catene produttive, hanno oggi la possibilità di giocare d’anticipo sull’usura delle macchine, sulla saturazione del mercato rispetto a determinate merci, sulle previsioni dei trend in ascesa.

La domotica, in forte espansione, usa l’IoT per ridurre gli sprechi e migliorare il benessere degli utenti, permettendo il risparmio economico ed energetico e facilitando la vita di tutti i giorni, facendo guadagnare tempo prezioso.

Il comparto automobilistico, altrettanto, è uno di quelli maggiormente predisposti a sposare tecnologie IoT: basti pensare ai sistemi di monitoraggio del traffico e ai relativi schemi per evitare incidenti o interruzioni, ma anche ai sistemi di avviso in caso di rilevamento di stati alterati della coscienza del pilota o alle segnalazioni in tempo reale di incendi, strade dissestate e via dicendo.

La logistica ha da anni adottato sistemi integrati di scambio dati per ottimizzare il parco mezzi, macchine, camion, navi, treni e cargo che trasportano da una parte all’altra del mondo merci di ogni genere, adattandone percorsi, temperature di mantenimento, tempistiche di spedizione e consegna.

Lo stesso si può dire per la sanità, in cui l’Internet of Things è ampliamente utilizzato per coordinare medici, infermieri ma anche prestazioni, farmaci e pazienti. Le macchine per i presidi domiciliari, per la telemedicina e per i reparti ospedalieri permettono un monitoraggio costante e un intervento tempestivo in caso di necessità.

Telemedicina, la frontiera della sanità che monitora i pazienti a distanza

Nel settore pubblico e nella grande distribuzione, i vantaggi dell’Internet delle cose sono altrettanto vasti, potendo in ogni momento raggiungere gli utenti informandoli, avvisandoli, rendendoli partecipi di attività, produzioni e cambiamenti.

Leggi anche: Sostenibilità digitale, il motore della transizione ecologica

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