Greta Thunberg: l’Asperger, la tenerezza, il megafono della scienza

Buon compleanno a Greta Thunberg, compie 19 anni la ragazza con l'Asperger che lotta per la sopravvivenza del pianeta.

Silvia Buffo
Silvia Buffo
Silvia Buffo, 1985, giornalista. Ha fondato e dirige Il Digitale. Formazione classica e filologica, un dottorato di ricerca in Letteratura italiana, sui legami tra scrittura e nuovi media. “La bellezza è promessa di felicità” è il suo motto, che ha delicatamente rubato a Stendhal.
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Oggi è il compleanno di Greta Thunberg, nata il 3 gennaio del 2003 a Stoccolma. L’esistenza di questa ormai ragazza, possiamo raccontarla come una fiaba, come un evento che ha in sé del mitico. Un giorno, alle soglie tra un millennio e l’altro, piovve dal cielo una bambina indaco, ci ricordiamo la definizione di indaco così in voga nella sensibilità ‘Anni 80? Quello dei bambini indaco, in inglese indigo children, è una definizione pseudoscientifica, nata nell’ambito della subcultura New Age, con cui si indica una generazione di bambini che sarebbero dotati di tratti e capacità speciali, soprannaturali.

Questa condizione includerebbe spiccate qualità caratteriali, oppure addirittura poteri paranormali come telepatia, chiaroveggenza o la capacità di comunicare con gli angeli. Non mancano deficit dell’attenzione o dell’iperattività a completarne il concetto. Un fato sopraffino ha disegnato invece una Greta Thunberg affetta da Asperger. E proprio come lei i bambini indaco sono dotati di particolari doti salvifiche, in grado di apportare cambiamenti cruciali nei confronti del pianeta. Quasi come esseri angelici arrivati da chissà dove per compiere questa loro missione.

Leggi anche: Greta al Foro Economico Mondiale: “Non sono qui per fare affari”

Greta Thunberg, una bambina indaco con l’Asperger

greta thunberg

Inaspettata, sul corso della storia, Greta Thunberg conquista il pianeta con un gesto semplice, poco più che una bambina accovacciata sul suo striscione bianco, scritto con pennarello nero, dal messaggio essenziale Skolstrejk for klimatet nella sua lingua d’origine.

Quel gesto microscopico, quasi tenero, ha innescato un butterfly effect, l’impercettibile battito d’ali di una farfalla in grado di condizionare un intero ecosistema. Greta con il suo piccolo cartello bianco-nero diventa il megafono della scienza. L’Asperger è per Greta, non un ostacolo né un deficit, solo un potenziamento della sua stessa mission.

L’Asperger non priva di alcuna intelligenza, proprio come in chi non ne è affetto, ma può renderti refrattario alle emozioni. Così, naturalmente, il disturbo autistico alimenta in Greta una visione lucida, distaccata del corso delle cose, e come è tipico di questa sindrome, l’interesse ripetitivo, determinato per il tema che le sta più a cuore: il clima e il futuro del pianeta, sui quali si focalizza con ostinata concentrazione.

Al fianco di Greta, gli adolescenti decidono le sorti del pianeta

La protesta di Greta iniziò nel settembre 2018, all’indomani delle elezioni in Svezia con la finalità di sensibilizzare il Governo svedese ad onorare gli impegni presi 3 anni prima nella conferenza delle Nazioni Unite in merito all’emissione di anidride carbonica. Inizialmente Greta decise di abbandonare la scuola e protestare davanti al parlamento di Stoccolma tutti i venerdì.

Negli anni ha messo su il suo movimento Fridays for future e grazie al supporto di molti adolescenti raggiunge l’apice nella divulgazione del suo messaggio, in occasione dell’assemblea generale delle Nazioni Unite del 2019, quando Greta ha parlato alla presenza dei leader mondiali, tra cui il presidente degli USA Trump. Un episodio divenuto iconico di quanto la ragazza in così giovane età abbia già realizzato.

Greta Thunberg non piace a tutti, l’opinione è polarizzante

14 milioni di follower su Instagram, ma al centro di numerose critiche più per gli introiti che la sua notorietà le ha procurato, alimentati anche dall’uscita del film Io sono Greta, e dai libri pubblicati in precedenza come La nostra casa è in fiamme. Il film al botteghino ha incassato 360 mila dollari.

Il suo patrimonio netto si aggirerebbe intorno a 1 milione di dollari. Oltre che una candidatura come Premio Nobel per la Pace, a lei sono stati riconosciuti vari premi come lo Human Act Award da 100 mila dollari o il Gulbenkian Prize for Humanity da ben 1 milione di dollari. Ma i soldi Greta Thunberg, attraverso la sua Fondazione omonima, li ha devoluti in beneficenza, spesso raddoppiando le cifre.

Una Dorothy Gale contemporanea è Greta Thunberg

Con le sue treccine, come una Dorothy Gale postmoderna, dopo lo sconvolgimento dell’uragano, non a caso simbolo ad hoc dei cambiamenti climatici, Greta intraprende il suo lungo viaggio verso Oz, superando intemperie e ostacoli, facendo acquisire a chi l’accompagna lungo il suo percorso virtù sempre più umane, proprio come accade all’uomo di latta e allo spaventapasseri, che alla fine del cammino si ritroverranno con un cuore e un cervello. E che ai leader del mondo, grazie a Greta, non tocchi la stessa sorte?

Leggi anche: Greta Thunberg, ecco come nasce il suo sogno di salvare il pianeta

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Silvia Buffo, 1985, giornalista. Ha fondato e dirige Il Digitale. Formazione classica e filologica, un dottorato di ricerca in Letteratura italiana, sui legami tra scrittura e nuovi media. “La bellezza è promessa di felicità” è il suo motto, che ha delicatamente rubato a Stendhal.
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