Greta Thunberg, ecco come nasce il suo sogno di salvare il pianeta

Diventata celebre in tutto il mondo per i suoi scioperi scolastici del venerdì contro la crisi climatica, la diciottenne svedese Greta Thunberg continua a far parlare di sé e a portare avanti le sue battaglie anche nell’era del Covid.

Clarice Subiaco
Clarice Subiacohttps://medium.com/@ClariceSubiaco
Classe 1986, passato di studi umanistici e presente nel mondo dei dati. In mezzo, esperienze di lavoro come Digital PR, Content Strategist e Project Manager per startup e agenzie internazionali. Ama raccontare l'innovazione che ha un forte impatto sociale.
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Nata a Stoccolma, Svezia, il 3 gennaio 2003, Greta Thunberg, manifesta fin dalla tenera età un grande interesse per le questioni climatiche che affliggono il pianeta. All’età di 8 anni vede a scuola un documentario sull’isola di rifiuti al largo delle coste messicane e da quel giorno la sua vita cambia. Mentre tutti i compagni di scuola tornano a parlare di smartphone e vacanze, Greta non riesce a togliersi dalla testa quelle immagini e decide che quella sarà la sua missione di vita.

Una famiglia fuori dall’ordinario e il primo libro “la nostra casa è in fiamme”

Greta manifesta dunque una straordinaria sensibilità fin da piccola e andando a scavare nelle sue origini, ci si rende presto conto che anche la sua famiglia è piuttosto fuori dal comune. La madre, Malena Ernman è una famosa cantante d’opera svedese nonché ex partecipante dell’Eurovision contest. Il padre, Svante Thunberg è uno scienziato a sua volta discendente da un altro grande scienziato, Svante Arrhenius, Nobel per la Chimica nel 1903 e famoso per essere tra i pionieri negli studi sull’effetto serra. Greta ha anche una sorella minore Beata, detta Bea, con cui ha un legame molto speciale. Tuttavia, al contrario di quanto si possa pensare, nessuno membri della famiglia di Greta Thunberg è un attivista per il clima, ma tutti hanno contribuito alla scrittura del suo primo libro “La nostra casa è in fiamme”. Nel libro Greta racconta di come ha convinto la sua famiglia a cambiare vita per poi rivolgersi al mondo intero.

Greta Thunberg e la sindrome di Asperger: “il mio superpotere”

Greta ha scoperto a 11 anni di essere affetta dalla sindrome di Asperger, un disturbo comportamentale che rientra nello spettro dell’autismo e che comporta difficoltà relazionali e del linguaggio. Greta non ha subito dichiarato la sua condizione per paura di essere discriminata e non compresa, ma quando sono arrivati i primi attacchi la sua riposta è stata decisa:

Quando gli hater ti attaccano per il modo in cui appari o per le tue differenze, vuol dire che non hanno altro da dire. Ed è lì che capisci che stai vincendo!

Ha scritto in un tweet datato 31 agosto 2019, e aggiunge:

Ho la sindrome di Asperger, il che significa che a volte sono un po’diversa dal normale. Ma date le circostanze, essere diversa è un superpotere! #aspiepower

Come nascono i Fridays for Future

Nel maggio 2018, all’età di 15 anni, Greta vince una competizione di un giornale locale con un saggio dedicato al cambiamento climatico. Tre mesi dopo, ad agosto, iniziano le sue proteste di fronte al parlamento svedese, che promette di continuare finché il governo svedese non raggiungerà il limite di emissioni di CO2 stabilito dall’accordo di Parigi sul clima del 2015. A scatenare la prima protesta sono gli incendi boschivi che hanno colpito il suo paese durante l’estate causati da ondate di calore senza precedenti. Nelle immagini che hanno fatto il giro del mondo, Greta tiene in mano un cartello riportante la scritta in svedese “skolstrejk för klimatet”, sciopero scolastico per il clima, e invita gli studenti di tutto il mondo a unirsi a lei. 

Le sue proteste del venerdì sono presto rese virali dai social, fino a diventare un fenomeno mondiale raccolto sotto l’hashtag #FridaysForFuture. A dicembre 2018 sono già 20mila gli studenti in tutto il mondo che seguono le manifestazioni lanciate da Greta Thunberg. Dall’Australia, agli Stati Uniti, passando per il Giappone, il Regno Unito e anche l’Italia, tantissimi giovani ogni venerdì iniziano a protestare per richiamare il mondo degli adulti all’azione e salvare il pianeta dalla catastrofe climatica.

Dal vertice di Katowice in Polonia a Davos, le idee di Greta ai vertici del potere

Inizia così la stagione del tour istituzionale di Greta. Il 4 dicembre 2018 Thunberg viene invitata a parlare alla conferenza sul clima COP24 di Katowice, Polonia, in cui la giovane fa un appello estremamente duro e urgente ai leader politici mondiali:

Voi dite di amare i vostri figli sopra qualsiasi altra cosa, eppure state rubando il loro futuro proprio davanti ai loro stessi occhi. (…) Non siamo venuti qui per supplicare i leader di agire. Ci avete ignorato in passato, e ci ignorerete ancora. (…) Voi avete finito le scuse, e noi stiamo finendo il tempo

Un mese dopo, Greta partecipa al World Economic Forum di Davos e anche qui non perde occasione per far sentire in maniera forte e chiara il suo messaggio:

Gli adulti continuano a dire “dobbiamo dare speranza ai giovani”. Ma io non voglio la vostra speranza. Non voglio che siate speranzosi. Voglio che siate nel panico. Voglio che sentiate la paura che sento ogni giorno. E voglio che agiate. Voglio che agiate come se foste in una situazione di crisi. Voglio che agiate come se la vostra casa stesse andando a fuoco. Perché è così.

Greta Thunberg a Roma e l’incontro col Papa: “Vai avanti, Greta!”

Nel 2019 Greta viaggia in tutto il mondo per partecipare agli scioperi per il clima e ad aprile arriva a Roma, in una piazza del Popolo gremita con oltre 20 mila studenti a cui si rivolge così:

Non è cambiato niente. Le emissioni stanno ancora crescendo e non c’è nessun cambiamento politico. Dobbiamo prepararci a lottare per molto tempo e non basteranno settimane e mesi ma ci vorranno anni. Ne abbiamo abbastanza delle promesse non mantenute

A Roma Greta incontra anche la presidente del Senato Maria Alberta Elisabetta Casellati e il segretario Cgil Maurizio Landini che le consegna la tessera onoraria del sindacato. Ma l’incontro sicuramente più significativo è stato quello con Papa Bergoglio, che l’attivista ha così commentato:

Ho ringraziato il Papa per la lotta per il clima e lui mi ha detto: ‘vai avanti, Greta!’

Greta alle Nazioni Unite: “mi avete rubato l’infanzia. Come osate?”

Il tour di Greta continua anche oltreoceano: a settembre 2019 si reca a New York per il vertice sul clima delle Nazioni Unite. Ma invece di scegliere l’aereo, Greta adotta la soluzione più sostenibile, ovvero lo yacht a vela “Malizia II” con cui raggiunge la Grande Mela dopo un viaggio di due settimane. Il messaggio che la giovane attivista porta dall’altra parte dell’Atlantico è molto duro. Thunberg accusa i leader mondiali di non fare abbastanza per salvare il pianeta: 

Avete rubato la mia infanzia e i miei sogni con le vostre parole vuote eppure io sono una delle persone più fortunate. Le persone stanno soffrendo, le persone stanno morendo, interi ecosistemi sono al collasso… e tutto quello di cui riuscite a parlare sono i soldi, le favole su una continua crescita economica. Come osate?

Leggi anche: “Mi avete rubato i sogni e l’infanzia”, le accuse di Greta Thunberg al vertice ONU

La guerra tra Greta Thunberg e Donald Trump

Il coraggio mostrato da Greta viene riconosciuto anche dalla rivista “Time” che le conferisce il titolo di persona dell’anno 2019. Il riconoscimento scaturisce un commento al vetriolo dell’ormai ex presidente USA Donald Trump, che in un tweet schernisce Thunberg:

Così ridicola. Greta deve lavorare sul suo problema di gestione della rabbia e poi andare al cinema con un amico a vedere un buon vecchio film! Rilassati Greta, rilassati!

Un tweet che non è passato inosservato e che Greta ha ritirato fuori di fronte a un Trump furioso dopo la disfatta delle elezioni presidenziali dello scorso 9 novembre:

Così ridicolo. Donald deve lavorare sul suo problema di controllo della rabbia e andare a vedere un buon vecchio film con un amico. Rilassati, Donald, rilassati!

Quando si dice che la vendetta è un piatto che va servito freddo. 

Con il 2020 arriva la pandemia, ma l’impegno di Greta non si ferma

L’arrivo del Coronavirus stravolge le vite di tutti e impone in molti paesi lockdown durissimi, che non permettono assembramenti e manifestazioni. Ma Greta non si lascia scoraggiare dalla situazione e il 24 aprile 2020 organizza quello che lei stessa definisce “lo sciopero digitale più grande di sempre” per chiedere giustizia climatica al grido degli hashtag #digitalstrike e #ritornoalfuturo.  

La manifestazione virtuale che ha visto la partecipazione di giovani di 160 paesi, nasce nel quadro della campagna Ritorno al futuro con i cui gli attivisti per il clima chiedono alle istituzioni di realizzare azioni concrete verso una transizione ecologica dell’economia.

In un’intervista rilasciata al Sunday Times, Greta ammette che la pandemia ha certamente frenato le proteste globali, ma al tempo stesso ha messo in luce la nostra dipendenza dalla scienza, tuttavia, secondo la giovane svedese, è necessario dare più ascolto agli scienziati che si occupano del clima:

Non possiamo ascoltare soltanto un certo tipo di scienziati; per esempio non diamo abbastanza ascolto agli scienziati che si occupano del clima e della biodiversità: questo deve cambiare.

Greta arriva al mostra del cinema di Venezia con “I am Greta”

A settembre 2020 Greta Thunberg presenta alla mostra del cinema di Venezia il documentario biografico intitolato “I am Greta”. Il film diretto da Nathan Grossman racconta il primo anno di scioperi dell’attivista, dalle prime proteste davanti al parlamento svedese del 2018. Questo è stato possibile perché il regista, avendo avuto la soffiata dei primi scioperi da alcuni amici vicini alla famiglia, ha iniziato a documentare le azioni di Greta fin da subito e dopo che il suo successo è esploso sui media, non ha mai smesso di seguirla. Nella pellicola vengono raccontati i primi incontri con i vertici politici, i lunghi viaggi per l’Europa in treno, i momenti difficili del suo percorso, ma anche quelli felici con la famiglia.

Greta compie 18 anni: “niente regali, vorrei che tutti facessero di più per il pianeta”

Il 3 gennaio 2021 Greta Thunberg compie 18 anni, un passaggio importante nella vita dell’attivista svedese. Greta ringrazia i suoi sostenitori per gli auguri con un tweet ironico:

Grazie a tutti per gli auguri che mi avete fatto per il mio diciottesimo compleanno! Questa sera mi troverete al pub sotto casa dove illustrerò tutti gli oscuri segreti e le cospirazioni che si nascondono dietro agli scioperi per il clima e ai miei manipolatori diabolici che ora non possono più controllarmi! Finalmente libera!

Parlando di cosa più serie, alla domanda del Sunday Times su cosa desideri per il suo compleanno Greta risponde: “che tutti facessero di più per il pianeta”.  

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