Covid, cambiano i colori delle Regioni: in 7 rischiano la zona arancione

È atteso per oggi il consueto monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità. L’indice Rt torna a salire in gran parte della Penisola e la diffusione delle varianti rallenta l’Abruzzo.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Cambiano i colori delle Regioni ed è atteso per oggi pomeriggio il consueto monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità sulla diffusione del virus nella Penisola. Ma i dati non sono certo confortanti.

L’indice Rt è peggiorato rispetto alla scorsa settimana e sono sette le Regioni che rischiano la zona arancione.

Si paventa il rischio di una zona rossa per l’Abruzzo e non si esclude la possibilità di istituire diverse zone rosse locali sparse lì dove le varianti si stanno diffondendo più rapidamente, come è già stato per Umbria, Abruzzo e Lombardia la scorsa settimana.

Per tutte le altre Regioni si conferma la zona gialla con una sola eccezione per la Valle d’Aosta che questa settimana potrebbe passare in zona bianca.

La nuova ordinanza del ministro Speranza dovrebbe entrare in vigore da domenica 21 febbraio o al più tardi da lunedì 22.

Peggiora l’indice Rt nella Penisola, sono sette le regioni che rischiano la zona arancione

colori delle regioni

Diversamente dalla scorsa settimana, la mappa dell’Italia a colori potrebbe tornare a essere prevalentemente arancione con ben 7 Regioni a rischio.

Sono in bilico la Campania, l’Emilia-Romagna, il Friuli Venezia-Giulia, il Lazio, la Lombardia, le Marche e il Piemonte.

Dovrebbero essere riconfermate in arancione e anche Toscana, Basilicata, Liguria, Molise, Umbria e provincia autonoma di Trento.

Salirebbero così a quota 12, più una provincia, le regioni con indice Rt superiore a 1. E mentre da Nord a Sud i vari presidenti di regione si affrettano a smentire il passaggio in zona arancione, Stefano Bonaccini, alla guida dell’Emilia-Romagna, ha ammesso: “In zona arancione? Temo di sì”.

Cresce l’Rt ma secondo molti governatori i dati sono da zona gialla

Oggi cambiano i colori delle Regioni e mentre il Governo insiste su prevenzione e cautela, i governatori si appigliano alla bontà dei dati. Una nuova zona arancione significherebbe chiusura di bar e ristoranti, musei e centri commerciali e di nuovo studenti a casa.

L’assessore alla Sanità della regione Lazio, Alessio D’Amato ritiene “di poter rimanere gialli” pur avendo comunicato un Rt a 0,95. E anche il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, guarda alla zona gialla: “La situazione non è peggiorata, è stabile. L’Rt, seppur in lieve crescita, rimane comunque sotto l’1. Il verdetto spetta al Cts, spetta a Roma”.

Dalla Lombardia anche Attilio Fontana spera di non andare in arancione: “Lo spero e mi auguro che non si verifichi questa situazione. Come ogni venerdì ci confronteremo con il Cts”.

Leggi anche: Fontana sul piano vaccini: “Dosi insufficienti e Regioni non autorizzate ad acquistare”

Cambiano i colori delle Regioni, la situazione in Abruzzo

Preoccupa la situazione in Abruzzo dove il 17 febbraio si è registrato il record di ricoverati degli ultimi due mesi.

Sono già in zona rossa le province di Pescara e Chieti, ma se i dati del nuovo monitoraggio dovessero indicare un indice Rt superiore al valore di 1.25 a passare in zona rossa questa settimana potrebbe essere l’intera regione.

Leggi anche: Covid, Vespignani sulla variante inglese: “Entro due settimane presente in un caso su due”

Valle d’Aosta in zona bianca, sarebbe la prima volta

colori delle regioni

Fa ben sperare la situazione in Valle d’Aosta. Questa infatti potrebbe essere l’unica regione d’Italia a passare in zona bianca. E sarebbe la prima volta da quando la Penisola è stata divisa in zone di rischio.

Per la terza settimana consecutiva la Valle d’Aosta ha registrato meno di 50 nuovi contagi ogni 100mila abitanti. I ricoverati in ospedale per Covid sono 8, di cui solo 2 in terapia intensiva.

Se la Regione dovesse veramente passare in zona bianca decadrebbero i divieti che vogliono chiusi cinema, teatri, palestre e impianti sciistici. La Valle d’Aosta, infatti, potrebbe consentire lo sci amatoriale anche prima del 5 marzo.

Leggi anche: Impianti sciistici chiusi fino al 5 marzo: “La stagione ormai è da buttare”. La Lega contro Speranza

Cambiano i colori delle Regioni, la situazione del contagio in Italia

colori delle regioni
Dati aggiornati al 18 febbraio 2021.

La giornata di ieri ha registrato 13.762 nuovi casi (1.688 in più rispetto al giorno precedente) con un tasso di positività in crescita per il secondo giorno consecutivo.

Sono 347 vittime del Covid, (22 in meno rispetto ai 369 decessi del giorno prima).

Desta preoccupazione la circolazione del virus e ancora di più la diffusione delle sue varianti.

Da inizio pandemia i casi totali di contagio in Italia sono arrivati a 2.765.412 unità. Il totale delle vittime è invece di 94.887. I dati sono aggiornati al 18 febbraio 2021.

Leggi anche: Sarà nuovo lockdown totale in Italia? La risposta di esperti e politici

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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