Crowdfunding solare, la fioritura delle comunità energetiche

Sempre più cittadini si uniscono per dar vita alle comunità energetiche solari, raccogliendo fondi per progetti che li coinvolgono in prima persona, all'insegna del risparmio e dell'ambiente.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Se Maometto non va alla montagna… sembra che sia questo celebre proverbio ad animare le comunità energetiche che nascono su iniziative di crowdfunding solare, uno strumento in voga da anni ormai per finanziare progetti e attività con la raccolta fondi privata.

Oltre agli incentivi statali, spesso difficili da intercettare o da riscuotere, il crowdfunding solare permette ai cittadini di esprimere un desiderio comune, raggiungendo risultati utili per tutti in materia di sostenibilità e risparmio energetico.

Il crowdfunding energetico

Il tema del crowdfunding energetico ha cominciato a essere dibattuto nel 2012, con uno studio che identificava 29 piattaforme operative, numero che è andato via via ingigantendosi nell’ultima decade, raggiungendo oltre sette milioni di utenti e otto milioni di investimenti nel settore energetico nel 2022.

Il principio è semplice: chiunque può acquistare quote dei progetti di impianti o farm di energia rinnovabile, solare, eolica, idroelettrica, geotermica e così via, e in cambio si riceve un rendimento fisso, che può essere applicato per uno sconto in bolletta, e che varia, secondo la direttiva europea, dal 4 al 7%.

Tra le piattaforme più attive in questo campo troviamo EcoMill, Ener2Crowd, Crowdlender, ma anche quelle di multinazionali come Edison, Edp Renwables ed Enel.

Leggi anche: Finanza etica, mobilità green ed economia circolare: ecco i cardini del climate change

Cos’è il crowdfunding solare

Come dice la parola stessa, il crowdfunding, termine inglese composto da crowd, folla, e funding, raccolta fondi, è un tipo di finanziamento per progetti sia personali che professionali che attinge a risorse dirette provenienti da una moltitudine di soggetti, siano essi piccole e medie imprese, associazioni di consumatori, piccoli risparmiatori e così via.

Il crowdfunding è sovente rivolto alla promozione di innovazioni e cambiamenti sociali, allargando la platea di stakeholder e di soggetti coinvolti a vario titolo, che condividono mission, ideali e scopi comuni, traendo vantaggio dalla libera associazione.

Il crowdfunding solare, ad esempio, è annoverabile tra i crowdfunding per l’energia pulita, che diventa accessibile e alla portata di tutti laddove impedimenti spesso di natura finanziaria ne impediscono lo sviluppo e la crescita.

Gli utenti non sono più quindi semplici consumatori, ma diventano anche finanziatori degli investimenti nel settore energetico, beneficiandone economicamente.

Leggi anche: Chi è il prosumer, il protagonista della transizione energetica

Esempi di crowdfunding solare in Italia: dall’agrivoltaico alle comunità energetiche

Con la diffusione del crowdfunding solare, sull’esempio virtuoso di Inghilterra e Germania, paesi pionieri di questa tipologia di investimento, anche in Italia stanno fiorendo le comunità energetiche finanziate dai singoli cittadini che diventano utenti di una rete diffusa, pur non potendo installare fisicamente i pannelli solari sui tetti delle proprie abitazioni.

In Emilia Romagna in provincia di Ferrara, ad esempio, è stato appena annunciato il primo impianto di agrivoltaico in crowdfunding della Gaya Srl, tramite la piattaforma Ener2Crowd, con la modalità di prebooking. Secondo il progetto, l’impianto fornirà 13GWh annuali, da impiegare nella coltivazione e nel risparmio di risorse idriche in virtù dell’ombreggiamento che fornirà ai 15 ettari di superficie interessati.

Sempre a Ferrara, a Poggio Renatico, in meno di due anni è stato realizzato da Enel Green Power un impianto da 25GWh annuali grazie al progetto Scelta Rinnovabile cui hanno aderito i cittadini, diventati veri e propri protagonisti della transizione energetica.

Per chi volesse iniziare a investire nel crowdfunding solare, EcoMill ha lanciato la campagna Hosolemio, che consente di “adottare” 1 kilowatt di energia, in vista della realizzazione di impianti fotovoltaici diffusi.

Sulla stessa scia P&G e UpsideTown hanno lanciato EnergyTown, un fondo di investimento misto tra asset manageriale e un portale di equity crowdfunding, volto alle promozione dei progetti di startup innovative e progetti di green energy.

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