Bastarde Senza Gloria: la crew di skater italiana in rosa

Sono giovani e piene di grinta le atlete della crew BSG, prima squadra italiana di skateboard tutta al femminile che skatea guadagnando un successo dietro l’altro.

Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli, giornalista e imprenditrice, si occupa di personaggi, interviste, attualità e lifestyle. Segni particolari? Mamma di Matilde
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Lo skate non è una questione di genere e le Bastarde Senza Gloria ne sono un esempio.

Tra gli sport rolleristici riconosciuti dalla FISR, infatti, c’è lo skateboard, praticato da ambo i sessi e senza distinzione d’età. E l’Italia vanta nel mondo la prima skater crew tutta al femminile, ragazze comuni e accomunate da una grande passione, quella per la velocità.

Chi sono le Bastarde Senza Gloria

La skater crew italiana tutta al femminile fa impazzire di gioia gli sportivi. Nata pochi anni fa e con poche atlete, alcune amiche tra loro, oggi Bastarde Senza Gloria è una squadra a tutti gli effetti, che skatea un successo dietro l’altro.

Attesissima la loro partecipazione alle prossime Olimpiadi di Tokyo, competizione che ospiterà sia lo skate maschile che femminile. Un grande passo in avanti per questo sport ancora poco diffuso tra le giovani, ma che grazie all’esempio di queste ragazze si sta spogliando dei più banali pregiudizi.

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Lo skate è uno sport per uomini? Rispondono le Bastarde

bastarde senza gloria

Uno dei maggiori pregiudizi che sembra riguardare la disciplina è l’idea che questa sia uno sport fondamentalmente maschile. Niente di più sbagliato. Spiega Cristina, fondatrice del progetto Bastarde Senza Gloria:

In tutti questi anni non ho mai sentito il peso di essere femmina in questa disciplina, ma perché di base non mi sono mai posta il problema.

Sicuramente nei primi anni il fatto di essere l’unica ragazza presente nello skatepark un po’ mi intimidiva ma forse perché di base ho un carattere introverso.

“Ho sempre vissuto bene il ‘trovarmi in mezzo ai maschi’ – racconta Valeria – e non ho mai trovato ostilità, anzi sempre buona accoglienza e predisposizione”.

E Miriam:

In federazione la coesistenza tra i due generi non è un problema, anzi ci si cerca di supportare a vicenda aiutandosi a migliorare.

Bastarde Senza Gloria, come nasce la crew

Il progetto di Bastarde Senza Gloria nasce due anni fa – racconta Cristinadall’esigenza di skateare assieme ad altre ragazze, dalla voglia di fare gruppo e condividere una passione in comune.

Il fatto che non esistesse ancora un’identità femminile di riferimento abbastanza forte in questo sport ha portato Cristina a crearne una per diventare un faro. Racconta:

Ho deciso di creare tutto questo con l’idea di costruire una scena femminile più solida e che potesse essere d’ispirazione o spinta per nuove giovani ragazze.

Alcune di noi si conoscevano già perché della stessa città o perché semplicemente si erano già incontrate a sketare prima. Ma quando ho deciso di organizzare il primissimo tour BSG, da cui è nato tutto, non conoscevo nessuna di loro personalmente, solo via social.

Aggiunge Sabb:

Molte ragazze ci scrivono per avere informazioni, per condividere con noi clip e ricevere info di eventi o giornate insieme.

Il messaggio che tutte vogliamo trasmettere è esattamente quello di fregarsene di possibili pregiudizi e prendere confidenza di se sulla tavola.

Mettersi alla prova con un trick spesso è una grande lotta con se stessi, conoscere i propri limiti ed esplorare le proprie capacità.

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Lo skatebord come surf da marciapiede, cenni storici

Lo skatebord nasce in California negli anni ’60 come allenamento alternativo per i surfisti. Quando le onde non erano appaganti questi, infatti, non scendevano in acqua ma si allenavano per le strade, spesso a piedi nudi, andando a tutta velocità su lastre di legno con ruote in argilla.

Il nome originario di questo sport era sidewalk surfing, il surf da marciapiede, e l’utilizzo era prevalentemente come mezzo di spostamento in velocità.

Grazie agli Z-Boys, surfisti diventati skaters, lo sport assunse un’identità propria. Sono stati i primi a portare l’arte di skateare nelle piscine vuote californiane.

Anche le donne che lo praticavano ma erano in netta minoranza. Oggi invece, con le Bastarde Senza Gloria si stanno conquistando ruoli importanti.

Patti Mcgee, la prima skater donna professionista

bastarde senza gloria
skate crew

Le donne possono trionfare a ogni livello, anche in discipline erroneamente considerate “maschili” come lo skateboard.

Esempio luminoso e ispirazione per tutte le donne in skate è Patti Mcgee, la prima donna professionista di questo sport.

Californiana, classe 45, la Mcgee è stata la prima campionessa di skateboard femminile a essere inserita nella skateboarding Hall of fame.

E fu la prima ad avere una copertina dedicata sulla rivista Life, nel 1965.

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Passione sì, ma anche duro allenamento

Per raggiungere risultati importanti e salire su podi vincenti ogni atleta deve affidarsi a una skater crew professionale. Come per ogni altro sport, la passione da sola non basta, il talento va supportato dalla tecnica e da allenamento costante.

Racconta Valeria:

Sono una designer, laureata al Politecnico di Torino nel luglio 2018, ma ho deciso di accantonare per un po’ le mie competenze da quando lo skate è diventato parte integrante della mia vita e sono entrata a fare parte della Federazione Italiana Sport Rotellistici (FISR) come atleta.

Questo sport richiede molto tempo da dedicare ad allenamenti e gare, il che toglie tempo alla mia professione di designer!

 Skateboard, uno sport di equilibrio e coordinazione

valeria bastarde senza gloria
Valeria, tra le skaters della crew Bastarde Senza Gloria.

Non si è mossi a praticare lo skateboard o il pattinaggio artistico su rotelle solo se si hanno mire agonistiche. Questi sport, in generale, hanno anche importanti benefici per la salute e sono ottimi da praticare anche se fosse solo a un livello amatoriale.

Si tratta di sport in cui vengono messe in movimento armonico tutte le parti del corpo, perfino le mani. Equilibrio, coordinazione, velocità e grazia sono le skills irrinunciabili per uno skater. Durante l’esecuzione degli esercizi, infatti, si sviluppa la capacità di ottenere movimenti eleganti ma rapidi, potenti ma mai esagerati.

Concentrazione e respirazione poi sono alla base di una buona performance.

Lo sport per la crescita che migliora la respirazione

Gli sport su rotelle sono sicuramente di nicchia rispetto ad altri più inflazionati e sponsorizzati e spesso non ne si riconosce il potenziale.

Alcuni genitori per esempio sono inclini a credere che gli sport rotellistici riescano ad allenare solo alcune zone del corpo quando invece si potrebbero considerare sport completi poiché modellano il fisico con costante armonia. Un allenamento costante, inoltre, migliora progressivamente la postura e la capacità respiratoria.

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I benefici degli sport rolleristici

Migliorano la respirazione, sia quella complessiva sia quella dei singoli atti respiratori, abituando l’organismo a ridurre e annullare i respiri corti e affannosi.

Skate e pattini migliorano sicuramente la postura. Il bambino o la bambina, infatti, è obbligato a tenere le ginocchia nella giusta posizione. Se praticato a partire da tenerissima età può contribuire anche a prevenire o a correggere eventuali vizi di posizione delle ginocchia e degli arti inferiori.

E come già accennato, si sviluppano equilibrio, coordinazione dei movimenti ed elasticità delle principali articolazioni degli arti superiori, inferiori e della colonna vertebrale.

La Federazione Italiana Sport Rotellistici propone una serie di discipline alternative alle attività sportive tradizionali. Tra queste c’è proprio il pattinaggio.

Skateare insieme è la filosofia delle Bastarde Senza Gloria

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Ultimo ma non ultimo tra i benefici che lo skatebording e, più in generale, gli sport rolleristici hanno da offrire è il senso di appartenenza e condivisione che si viene a creare nelle crew. Le Bastarde Senza Gloria ne sono un esempio lampante. Racconta Sabb:

Siamo in primis amiche, non c’è quella stupida invidia che si tende a creare tra ragazze. Il rapporto che ci lega è molto sincero, non abbiamo peli sulla lingua.

Sono molto proud di averle al mio fianco!

E Miriam chiosa: “Beh, siamo come una piccola grande famiglia!”.

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