Amore non corrisposto, perché fa male e come superarlo

Un amore non corrisposto è un’esperienza dolorosa che può danneggiare l’autostima e il benessere psichico. Ecco perché ci innamoriamo di chi non possiamo avere e come fare per dimenticare l’oggetto del nostro desiderio.

Marianna Chiuchiolo
Marianna Chiuchiolo
Giornalista con studi in Mediazione Linguistica, una formazione da teatrante e una generale tendenza a perdersi nei vicoli di una fervida immaginazione. Ama in egual misura la scienza e la poesia e si spende da tempo per la crociata della Mental Health Awareness come missione di vita.
spot_img

Chiediamo scusa a Dante Alighieri se, a distanza di secoli, siamo qui a contestare la sua poesia, ma quella storia dell’amor ch’a nullo amato amar perdona non è affatto valida in maniera universale. Da Cyrano a Werther passando per Jay Gatzby e Florentino Ariza, in letteratura, come nella vita, si è ben consapevoli di quanto l’amore non corrisposto sia un’esperienza comune e condivisa.

In un articolo precedente abbiamo analizzato le migliori strategie per superare la fine di una relazione quando si provano ancora sentimenti nei confronti dell’ex. Stavolta approfondiremo la realtà dell’amore non corrisposto in partenza, vale a dire quella in cui si provano dei sentimenti romantici nei confronti di qualcuno ma non è possibile agire in virtù di tali sentimenti.

Ci concentreremo in particolare sul perché ci aggrappiamo al sogno di una relazione che non potrà concretizzarsi e su come agire su se stessi per superare l’empasse di un sentimento platonico che, nel lungo termine, non farebbe altro che logorare la nostra serenità e autostima.

Le tante forme dell’amore non corrisposto

Almeno una volta nella vita è capitato a tutti di provare sentimenti romantici verso una persona senza essere ricambiati. Che si tratti di una cotta nei confronti di chi conosciamo appena, o di una forte attrazione verso qualcuno che occupa un posto più di rilievo nella nostra vita, un amore non corrisposto può essere un’esperienza profondamente dolorosa.

Non poter agire nei confronti di un sentimento, infatti, ci costringe a confrontarci con la realtàa del rifiuto, portandoci a dubitare di noi stessi e del nostro valore come persone.

Perché un amore non ricambiato fa soffrire

Come esseri umani, abbiamo un bisogno intrinseco di amare e sentirci amati a nostra volta, qualsiasi sia la forma di amore che più ci completa. Essere amati da qualcuno vuol dire sentirsi accettati nonostante le vulnerabilità, sentirsi sicuri poiché supportati da qualcuno che è al nostro fianco, sentirsi riconosciuti nella propria unica individualità.

L’amore, però, è un continuo processo di dare e avere, dove ognuno si spende per il benessere dell’altro sapendo che, dall’altra parte, riceverà le stesse cure e attenzioni. Per questo motivo, quando l’amore non è corrisposto, la componente di reciprocità viene meno e il desiderio di spendersi per il bene dell’altro non trova corrispondenza, trasformandosi in un logorante spreco di emozioni e aspettative che consuma l’animo di chi lo prova.

Leggi anche: Le 5 migliori coppie delle serie TV più popolari, ecco cosa possiamo imparare da loro

Conseguenze di un rifiuto in amore

amore non corrisposto come dimenticarlo

Struggersi per un amore non corrisposto può avere conseguenze notevoli per il benessere psicologico. Spesso porta all’insorgere di pensieri intrusivi sull’oggetto del proprio desiderio, con fantasie ricorrenti sensazioni che possono oscillare dalla delusione alla rabbia, mentre il rifiuto può portare a un persistente senso di malinconia o tristezza.

Nei casi più gravi, i pensieri ingombranti possono degenerare in ossessioni, e la malinconia mutare in stati depressivi.

Le conseguenze del rifiuto sono, inoltre, fortemente impattanti sull’autostima di chi lo subisce, particolarmente se è già molto bassa in partenza, e il non sentirsi all’altezza delle attenzioni della persona desiderata può portare a gravi conseguenze, come isolamento, attacchi d’ansia o disturbi del comportamento alimentare.

Perché ci innamoriamo di chi non ci vuole?

Per poter guarire dalla ferita di un amore non ricambiato, è prima di tutto necessario comprendere il motivo per il quale non riusciamo a lasciar andare quel desiderio che ci consuma.

Volendo analizzare la situazione da una prospettiva più lucida, è evidente quanto questo sia irrazionale: l’amore più di ogni altra cosa dovrebbe spingerci verso la vita ed essere fonte di gioia e supporto reciproco! Ma, giacché la logica viene meno quando il cuore pretende di esprimere le proprie ragioni, è meglio concentrarci sull’aspetto più umano, ossia su quello più fallace, dell’amore non corrisposto.

I motivi per i quali non si riesce a uscire da una spirale di desideri sospirosi e tormenti non corrisposti possono essere diversi.

Stiamo vivendo il desiderio come una sfida

Rinunciare vuol dire arrendersi, siamo fatti per stare insieme e lotteremo per questo. Secoli di letteratura – ma più probabilmente decenni di commedie romantiche – ci hanno messo in testa che insistere porterà i suoi frutti e che l’universo non lascerà che tutto questo amore vada perduto. In realtà questa convinzione è deleteria e non fa che alimentare un circolo di illusione e delusione che danneggia la psiche e l’autostima.

Se lottare per realizzare un sogno è segno di tenacia, è bene tener presente che seguire la propria strada senza mai arrendersi riguarda soprattutto noi, ma in amore si è in due e non si può convincere un’altra persona a provare emozioni che non sente.

Abbiamo idealizzato l’altra persona

Il modo in cui si muove, il tono della sua voce, il modo in cui riesce sempre a dire qualcosa di superbamente intelligente o aggiungere aneddoti interessanti alla conversazione… dov’è stata questa persona fino ad ora?

Quando ci innamoriamo, tendiamo ad essere ciechi a taluni dettagli e vedere solo ciò che vorremmo trovare in qualcuno. Tendiamo, insomma, a innamorarci dell’idea di una persona, magari sulla base di una frase detta in una singola occasione, più che della sua vera individualità.

Ma quanto conosciamo davvero l’altro? Quanto sappiamo delle sue vulnerabilità, delle sconfitte che ha vissuto, dei difetti che ci farebbero storcere il naso in altre occasioni? Per quanto poco romantico possa sembrare, non possiamo dire di amare qualcuno finché non conosciamo e accettiamo anche le sue ombre.

Leggi anche: I 5 linguaggi dell’amore: quali sono e perché è importante comprenderli

Siamo convinti che anche l’altra persona provi qualcosa

È tangibile: quando ci sfioriamo c’è una certa elettricità nell’aria!

Molte volte tendiamo a fraintendere i segnali che gli altri ci mandano, lasciando che arricchiscano le nostre fantasie come segni inequivocabili che qualcosa c’è è crescerà. Così un gesto di cortesia diventa un sottile invito a farsi avanti e una chiacchierata tra amici o colleghi si popola di sottotesti visibili solo a chi è caduto nell’incanto di un innamoramento non ricambiato.

Ancora più grave è quando il comportamento dell’altro non è costante. A volte ci parla con gentilezza, altre volte ci liquida in due parole. Quando siamo insieme è premuroso, ma poi sparisce senza farsi sentire e infine ricompare. Parla di sé, ma c’è sempre qualche aspetto della sua vita sul quale ci tiene all’oscuro. I cosiddetti mixed signals sono spesso indice di manipolazione emotiva e andrebbero sempre valutati come un no.

Stiamo mettendo in atto schemi relazionali tossici

Un’ulteriore ragione che potrebbe spingerci a cercare l’amore dove non possiamo trovarlo ha radici più profonde, che andrebbero analizzate col supporto di un professionista poiché sintomo di un disagio radicato che ormai domina la nostra vita sentimentale.

È possibile che siamo stato abituati, in particolare nell’infanzia, a vivere in relazioni tossiche, dove le persone che avrebbero dovuto darci amore incondizionato hanno generato, invece, ansia e sofferenza.

Questa perpetrata instabilità emotiva è stato il nostro principale modello relazionale così a lungo che non riusciamo a immaginare l’amore come un mondo protetto dove sentirsi accolti e al sicuro. Così mettiamo in atto meccanismi inconsci che ci spingono a cercare storie che non si concretizzeranno, portando avanti circoli viziosi dominati dal rifiuto e dall’abbandono perché non riusciamo a concepire che l’amore possa davvero avere un lieto fine.

7 verità che aiutano a dimenticare un amore non corrisposto

amore non corrisposto perché fa male e come superarlo

1. Il suo rifiuto non è specchio del nostro valore

Il primo passo per liberarsi dal circolo vizioso di un desiderio non appagato è concentrarsi su se stessi e ricostruire la propria autostima. Il rifiuto altrui non è specchio del nostro valore. Non sancisce quanto siamo degni di amore e non ci rende inferiori a qualcun altro.

Piuttosto vuol dire che quella persona sta cercando altro, ha già qualcuno o semplicemente non è interessata a una relazione. Quello che noi siamo non ha nulla a che vedere con ciò che gli altri stanno a loro volta cercando in una relazione.

2. L’amore non è sofferenza

In barba ai grandi capolavori citati in apertura, l’amore non fa o non dovrebbe far soffrire. L’amore è il luogo dove poter riscoprire noi stessi e imparare aspetti di noi che non sapevamo esistessero. Soprattutto, l’amore si fonda su basi solide, che sono differenti dall’infatuazione o dall’innamoramento.

Sebbene richieda impegno, e a volte possa essere sfidante, non è mai l’amore in sé a causare dolore, ma le difficoltà poste dalla vita circostante, che in una relazione sana vengono affrontate insieme.

Leggi anche: 10 segnali da non sottovalutare per riconoscere una relazione tossica

3. Il tempo aiuta, ma l’impegno può velocizzare il processo

Se è vero che il tempo è un grande medico, bisogna altrettanto ammettere che difficilmente andremo avanti semplicemente aspettandoci che tutto passi da sé. Rimettersi in piedi richiede un minimo di impegno e consapevolezza. Aggrappandosi alle due regole precedenti, e necessario cercare di andare avanti nel processo di guarigione.

4. Lo scopo da ottenere non è far innamorare l’altra persona ma lasciarla andare

Il modo per guarire da un innamoramento non ricambiato non è impegnarsi per ottenere l’amore dell’altra persona, come fosse un trofeo da vincere, ma lasciarsi le illusioni alle spalle e andare avanti, eventualmente aprendosi a relazioni più sane e finalmente biunivoche.

5. Gentilezza non è sinonimo di interesse

No, parole gentili e un’attenzione in più non sono necessariamente segnali che dall’altra parte ci sia qualcosa.

A volte le persone sono intrinsecamente premurose oppure danno valore a talune convenzioni sociali che le portano ad essere particolarmente affabili nei confronti degli altri. Altre volte, semplicemente, agiscono in maniera accondiscendente per il quieto vivere o per evitare scontri.

In ogni caso, se dall’altra parte c’è stato un rifiuto, aggrapparsi a qualunque contatto o interazione per continuare a perseguire un ideale d’amore è una pratica deleteria che non porterà da nessuna parte.

6. A volte tagliare i ponti è necessario

Se proprio non riusciamo a toglierci dalla testa l’altra persona, prendersi una pausa potrebbe aiutare.

Non deve essere necessariamente un addio, piuttosto un ritiro temporaneo nel quale ricentrarsi su di sé.

Silenziare le chat e nascondere i profili social per un certo periodo di tempo aiuta a disintossicarsi. Un paio di mesi dovrebbero andar bene perché si possa cominciare a guardare più chiaramente dentro di sé e intorno a sé. All’inizio il pensiero dell’altra persona sarà più insistente del solito, ma restare risoluti in questo percorso dovrebbero far sì che l’infatuazione si affievolisca almeno in parte.

7. La psicoterapia può essere un valido aiuto

Se il percorso per lasciarsi alle spalle un amore non corrisposto è troppo impegnativo, ci si può affidare a un professionista come uno psicologo o uno psicoterapeuta. Con il suo aiuto potremo ricentrarci su noi stessi, analizzare le cause di una tale tenace infatuazione ed elaborare strategie più funzionali per vivere le relazioni amorose.

Leggi anche: 5 grandi amori letterari che in realtà sono tossici

spot_img

Correlati

Logopedia e disturbi del linguaggio: quando è necessario intervenire

Sempre più spesso si sente parlare di logopedia, ma risulta ancora difficile comprendere di...

Bonus psicologo, come funzionano le graduatorie e quando saranno disponibili?

Bonus psicologo, da oggi 18 marzo fino al 31 maggio 2024 sarà possibile richiederlo...

Ansia e angoscia, facciamo chiarezza sui 2 volti della sofferenza psicologica

La differenza tra ansia e angoscia non è così facile da intuire di primo...
Marianna Chiuchiolo
Marianna Chiuchiolo
Giornalista con studi in Mediazione Linguistica, una formazione da teatrante e una generale tendenza a perdersi nei vicoli di una fervida immaginazione. Ama in egual misura la scienza e la poesia e si spende da tempo per la crociata della Mental Health Awareness come missione di vita.
spot_img