Lapo Elkann: “Mi piacerebbe essere meno imprenditore e più benefattore”

In una recente intervista Lapo Elkann, il nipote di Gianni Agnelli parla di una trasformazione personale che gli ha dato modo di comprendere le sue reali necessità.

Luca Tartaglia
Luca Tartaglia
Classe 88. Yamatologo laureato in Lingue Orientali, specializzato in Editoria e Scrittura, con un Master conseguito in Diritto e Cooperazione Internazionale. Ama dedicarsi a Musica e Cultura, viaggiare, “nerdeggiare” e tutto ciò che riguarda J. J. R. Tolkien
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Una vera trasformazione quella di Lapo Elkann che ora parla di voler fare beneficenza, avendo capito che le priorità nella sua vita sono ben altro che macchine e divertimento.

I nuovi progetti di Lapo Elkann

lapo elkann cambia vita

Non ha più paura di raccontare di quando era “dislessico, iper attivo e poco studioso“ e nemmeno di quando ha “subito abusi“ ed è caduto nel tunnel delle “dipendenze”. Si concentra in particolar modo sulla necessità di rinvigorire il ruolo dell’Italia nel mondo.

Un’Italia a suo dire troppo divisa che potrebbe però ricoprire un ruolo centrale nel panorama mondiale grazie alla sua bellezza e il suo patrimonio storico e culturale. Le parole di Lapo Elkann sono eloquenti:

Se avessimo un progetto unitario al posto di un pensiero regionale e frammentato, forse potremmo essere maggiormente riconosciuti nel mondo.

Leggi anche: Lapo Elkann, una vita al massimo

Lapo Elkann e la storia con Joana Lemos

Lapo Elkann ha passato il lockdown principalmente in Portogallo con la sua fidanzata Joana Lemos. Un periodo di isolamento che gli ha permesso di meditare profondamente su se stesso e anche sulla società contemporanea.

La pandemia, in particolare, ha messo in evidenza l’inutilità di divisioni e regionalismi. Questo perché la malattia non predilige questo o quell’etnia, non fa distinzioni. Però, sottolinea, non ha fatto che accentuare movimenti nazionalisti e egoismi provinciali.

Infine aggiunge su questa tematica:

Sarebbe bello che questo momento di incertezza fosse un’opportunità per cambiare il nostro approccio alla vita in un modo più̀ positivo e disposto ad aiutare il prossimo

Leggi anche: Meloni: “Non odio mio padre, ma devo tutto a mia madre”

Lapo Elkann e la fondazione Laps

Laps beneficenza Lapo Elkann
Campagna della Laps in sostengo della Croce Rossa Italiana – Aprile 2020

Questa nuova fase del giovane imprenditore italiano è caratterizzata anche da un forte interesse verso diversi progetti di beneficenza.

Tutto ciò dopo che ha rivoluzionato la sua vita liberandosi di “presenze negative” e oggetti superflui, così da avere una visione più chiara di cosa realmente conta.

Parla della sua fondazione benefica, Laps, fondata nel 2016, e oggi della vendita di due auto molto importanti per lui. “Ho ridotto le mie necessità, separandomi da molti oggetti materiali. Ho messo in vendita le mie auto per beneficenza”.

Il ricavato andrà a Scelgo Giusto, un progetto di recupero di giovani con problemi di tossicodipendenza e rischio di ricaduta, e a Connessione vitale, per contrastare le dipendenze digitali. Importante punto quello che emerge dall’intervista:

Differentemente da quello che pensano in molti, le dipendenze spesso servono a sotterrare i problemi e non a evadere per divertirsi.

Infine rimarca il suo bisogno non solo di sentirsi una persona nuova, che non rinnega il suo passato, ma la volontà di dedicarsi agli altri.

A questo punto della mia vita, non voglio essere quello che piace agli altri, ma una persona vera e onesta con se stessa e con gli altri, con le sue debolezze e insicurezze.

Leggi anche: Tiziano Ferro: “Un figlio con mio marito grazie al fostering”

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