USA, pressioni per la rimozione immediata e impeachment di Donald Trump

L’assalto a Capitol Hill rappresenta un precedente pericoloso per la democrazia, ma la vera domanda è che cosa accadrà adesso alla leadership americana. Ecco le ipotesi.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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L’assalto a Capitol Hill si è conclusa con atti di vandalismo, violenza, quattro vittime e 52 arresti. Un episodio senza precedenti che, si prevede, porterà all’impeachment di Donald Trump.

I sostenitori più estremisti del presidente uscente ieri sera hanno invaso il Congresso americano, bloccando per alcune ore la procedura che avrebbe dovuto proclamare Joe Biden nuovo Presidente degli USA a partire dal prossimo 20 gennaio.

Dopo l’iniziale evacuazione del Parlamento la sessione è stata ripresa per completare i lavori.

Usa, pressioni per la rimozione immediata e l’impeachment di Donald Trump

La vera domanda è che cosa accadrà adesso alla leadership americana.

Molti esponenti dell’amministrazione uscente, dal consigliere per la sicurezza nazionale Matt Pottinger al chief dello staff della First Lady, stanno presentando le dimissioni. In caldo anche la fuga del consigliere per la sicurezza nazionale Robert O’Brian, come anche quelle della segretaria ai trasporti Elaine Chao.

Donald Trump rischia di rimanere isolato ed eventualmente rimosso dalla carica, considerando anche il fatto, scrive il New York Times, che è stato il vicepresidente Mike Pence a dare l’ordine di mobilitare la Guardia Nazionale a Washington per fermare i dimostranti nell’assalto di ieri, e che quindi, è Pence che sta svolgendo le funzioni del presidente e non più Donald Trump.

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Usa, cosa comporterebbe l’applicazione del 25esimo emendamento

In caso di assenza di un’uscita di scena volontaria da parte di Trump, potrebbero essere il vicepresidente e una maggioranza del gabinetto di governo a decidere se il presidente è ancora in grado di “espletare i poteri e doveri del suo ufficio”.

È quanto stabilito dal 25esimo emendamento della Costituzione americana che, in caso di valutazione negativa, prevede un passaggio temporaneo dei poteri dal presidente al vicepresidente, che diventerebbe per l’occasione presidente ad interim. Un’uscita forzata dunque.

Trump potrebbe rivendicare in seguito un ritorno ai poteri da presidente. L’opposizione del vice e del gabinetto di governo porterebbe a uno scontro, risolvibile soltanto dal voto del Congresso.

Per bocciare il presidente è necessaria una maggioranza dei due terzi in entrambe le camere.

USA, possibile l’impeachment di Trump

impeachment
L’assalto al Parlamento da parte di sostenitori di Donald Trump potrebbe concludersi con l’impeachment del presidente.

Probabile in questo scenario anche il ricorso all’impeachment. La deputata Ilhan Omar ha comunicato che sta preparando articoli di incriminazione contro il Presidente per istigazione all’assedio violento del Congresso e per gli attacchi alle elezioni. Ha detto la Omar:

Non possiamo permettere che rimanga al potere, è una questione di preservazione della nostra Repubblica e dobbiamo rispettare il nostro giuramento per proteggerla.

A lei il sostegno di altri democratici che hanno chiesto l’impeachment di Trump, seguito dalla sua rimozione e arresto.

Questa però non è la prima volta di Donald Trump e, come già successo, la maggioranza repubblicana potrebbe invece assolvere il presidente uscente da articoli di impeachment.

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USA, i democratici chiedono l’espulsione dal Congresso dei repubblicani complici di Trump

Secondo alcuni esponenti democratici sarebbe un errore consentire a deputati repubblicani che hanno sostenuto apertamente le teorie cospirazioniste di Trump e incitato alla rivolta i loro sostenitori di sedere ancora in Congresso.

È una procedura prevista, anche se applicata molto raramente. Il Congresso tecnicamente può espellere con maggioranze qualificate i propri membri. Il punto è che una simile proposta difficilmente otterrebbe sufficienti voti per procedere.

I democratici sulle operazioni delle forze dell’ordine

In discussione anche l’operato delle forze dell’ordine. È polemica sull’indulgenza mostrata nel contrastare gli aggressori che hanno invaso il Parlamento. Secondo i democratici, i respingimenti e la protezione offerta sono stati inadeguati, soprattutto se confrontate all’agito contro le proteste pacifiche dei Black Live Matter.

Leggi anche: Caso Floyd, l’autopsia esclude la morte per asfissia o strangolamento

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Elza Coculo
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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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