Trento, somministrata soluzione fisiologica al posto del vaccino: si corre ai ripari

Centinaia tra medici, infermieri e operatori sanitari dovranno ora eseguire il test sierologico al fine di capire chi ha ricevuto il giusto farmaco e chi no.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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È successo a Trento, all’ospedale di Rovereto. Per errore sono state somministrate alcune dosi di soluzione fisiologica al posto del vaccino.

L’Azienda Sanitaria, che inizialmente aveva parlato di fake news, si è però subito adoperata per porre rimedio.

L’errore dovrebbe riguardare cinque o sei persone al massimo, ma ora sarà necessario testare centinaia tra medici, infermieri e operatori sanitari per capire chi ha ricevuto il giusto farmaco e chi no.

Rovereto, somministrata soluzione fisiologica al posto del vaccino, ecco cosa è successo

Il personale dell’ospedale si è reso conto dello sbaglio quando al termine di un ciclo di vaccinazioni sono risultate non utilizzate diverse fiale di vaccino. Anomalia che ha subito fatto scattare l’allarme.

Secondo le ricostruzioni della stampa locale, si stima che l’errore sia avvenuto nella giornata di venerdì 15 gennaio, ma interpellata durante un incontro sindacale per discutere la gestione del piano vaccinale lo scorso martedì, l’Azienda Sanitaria di Rovereto ha negato ogni problematica e non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione alla stampa.

Intanto però il giornale Adige ha ricevuto questa mattina il messaggio di uno degli operatori coinvolti, che ha confermato di essere stato richiamato per fare il test di controllo.

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Somministrata soluzione fisiologica al posto del vaccino, si corre ai ripari

vaccino o soluzione fisiologica

Ora centinaia tra medici, infermieri e operatori sanitari si dovranno sottoporre a test sierologico per capire chi realmente ha ricevuto il giusto farmaco e chi no.

Il test sierologico infatti segnalerà chi è entrato in contatto con il virus: quelli che risulteranno positivi al test potranno fare il richiamo del vaccino, agli altri verrà di nuovo somministrata la prima dose.

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Il punto sulla distribuzione del vaccino in Italia

Sulla distribuzione dei vaccini il Commissario per l’Emergenza Covid, Domenico Arcuri, ha fatto sapere che l’Italia “questa settimana abbiamo ricevuto il 29% in meno di dosi dalla Pfizer e ci è stato comunicato che riceveremo il 20% in meno la prossima settimana. Il ritardo prosegue”. E segue il Commissario:

La nostra campagna rallenta per mancanza della materia prima.

A causa dei ritardi nella consegna dei vaccini da parte di Pfizer, l’Italia è passata da una media di 80mila persone vaccinate al giorno, con una punta di 92mila, a una media di 28mila al giorno.

I ritardi hanno rallentato significativamente la campagna vaccinale.

Aspettiamo con ansia le determinazioni che l’Ema porrà in essere sull’immissione in commercio di AstraZeneca e di capire se l’immissione in commercio avverrà senza condizioni o con qualche condizione.

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Il commissario all’Emergenza Arcuri: “Nuovo personale pronto a partire”

vaccino e commissario arcuri su campagna vaccinale

Il Commissario per l’Emergenza Covid ha anche annunciato l’arrivo di oltre 2.500 tra medici e infermieri, selezionati tra le prime 20.795 candidature vagliate, che andranno ad affiancare sul territorio le Aziende per potenziare la capacità di somministrazione dei vaccini. Ha spiegato Domenico Arcuri:

Dalla prossima settimana arriveranno nelle regioni i primi 2.679 medici e infermieri che hanno partecipato al bando. Sono idonei e pronti a partire.

Dalla prossima settimana invieremo sui territori questi medici e infermieri per rafforzare la capacità di somministrare.

Leggi anche: OMS: “Nonostante il vaccino niente immunità di gregge nel 2021”

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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