Sicilia, dopo due sentenze del Tar la caccia al coniglio è finalmente vietata

Finalmente è stata abolita la caccia al coniglio in Sicilia e i conigli selvatici possono scorrazzare liberamente, senza venir uccisi da qualche cacciatore.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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La vicenda inizia il 26 settembre con l’approvazione della sentenza a favore della fine della caccia al coniglio in Sicilia. La prima ordinanza del TAR di Palermo sospendeva per tutta la stagione la caccia al coniglio, l’uso del furetto, la caccia alla volpe di settembre, la caccia alla pavoncella e al moriglione, l’abbattimento dei fagiani e della starna e la caccia a gennaio alla beccaccia. Ma soli due giorni dopo, il 28 settembre l’assessore dell’Agricoltura Edy Bandiera riapre la caccia reinterpretando liberamente la decisione del Tar di Palermo.

Le associazioni come Lipu, WWF e Legambiente hanno ribadito l’illegittimità della decisione dell’assessore Bandiera perché di contrasto con quella del giudice. L’ennesima sentenza ha definitivamente sancito il divieto della caccia al coniglio in Sicilia.

Caccia al coniglio in Sicilia, la decisione del Tar

caccia al coniglio in Sicilia
Un cacciatore con in mano il coniglio catturato durante la caccia.

Il problema è nato in seguito all’atteggiamento arbitrario tenuto dall’assessore dell’Agricoltura Edy Bandiera, il quale il 28 settembre in occasione dell’inaugurazione del Calendario venatorio ha emanato il decreto n. 102/Gab, con il quale riapriva la caccia al coniglio in Sicilia, eludendo la sentenza del Tar.

La Sicilia rispetto ad altre regioni italiane subisce una pressione venatoria eccessiva e il numero di questo piccolo animale nella Regione si drasticamente ridotto. La decisione dell’assessore di promuovere la caccia al coniglio, nonostante questo andasse contro la sentenza del giudice, ha portato in meno di un mese all’abbattimento di 382.935 conigli. Fortunatamente il 27 ottobre la seconda sentenza del Tar di Palermo, dopo le sollecitazioni delle associazioni ambientaliste, ha definitivamente stabilito il divieto della caccia al coniglio in Sicilia.

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Il parere delle associazioni ambientaliste

Legambiente, WWF e LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) si sono scagliati duramente contro la decisione dell’assessore Bandiera di riaprire la caccia al coniglio in Sicilia e hanno sottolineato il danno arrecato in un solo mese:

Si è trattato di un decreto-truffa, di una gravissima violazione dell’ordinanza del TAR, di una scandalosa assenza di rispetto istituzionale nei confronti della Magistratura.

Ormai non è più una questione venatoria, ma di rispetto della legalità! Questo decreto, con un’azzardata e testarda strumentalizzazione dei poteri amministrativi, per un mese ha reso legale un atto di puro bracconaggio: l’abbattimento fino a 15 esemplari di Coniglio per ogni cacciatore siciliano, ovvero 382.935 animali.

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L’accusa nei confronti dell’assessore Edy Bandiera

Edy Bandiera
L’assessore dell’agricoltura Edy Bandiera.

Inoltre, le associazioni ambientaliste ritengono che l’assessore abbia favorito alcune associazioni estremiste e che non si sia comportato in modo imparziale, favorendo in particolare la lobby dei cacciatori:

Evidentemente per l’Assessore Bandiera è prioritario tutelare le associazioni venatorie estremiste e tutti i loro desideri, anche quelli illegali e contrari alle decisioni degli organi giudiziari.

Da Assessore ed amministratore pubblico avrebbe dovuto mantenere un atteggiamento super partes, equilibrato, rispettoso almeno delle decisioni dei giudici ed avrebbe dovuto garantire il primario interesse pubblico della tutela della fauna invece di ricercare il consenso della lobby dei cacciatori.

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Caccia al coniglio in Sicilia, il coniglio selvatico

Caccia al coniglio in Sicilia
Esemplare di coniglio selvatico.

In Europa, oltre al coniglio domestico, è molto diffuso il coniglio selvatico che può essere trovato in natura. Il coniglio selvatico è originario dell’Europa e dell’Africa mediterranea. Il coniglio domestico invece è presente ovunque. Il coniglio selvatico è di piccole dimensioni infatti non supera i 45 cm di lunghezza. I conigli maschi di solito sono più grandi delle femmine. Hanno un manto soffice, le orecchie molto lunghe e la testa presenta grandi occhi ai lati. La coda è corta e rivolta verso l’alto. Il colore del pelo e bruno con sfumature grigie verso il fondo della schiena. Le zampe posteriori sono più robuste di quelle anteriori favorendo la fuga di fronte a possibili predatori. Sono animali che vivono in gruppo e più aggressivi del classico coniglio domestico che conosciamo. I conigli selvatici sono famosi per la loro fertilità. Le aspettative di vita sono intorno ai 9 anni.

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