Lo sviluppo sostenibile entrerà a far parte della Costituzione: la promessa di Mario Draghi

La riforma costituzionale, con il nuovo Governo, potrebbe finalmente concretizzarsi.

Silvia Aldi
Silvia Aldi
Classe 1990, laureata in Scienze Politiche con una specializzazione in Comunicazione pubblica Internazionale. Amante della storia sin da piccola e appassionata di grandi classici della letteratura italiana. Si auto definisce una sognatrice che tende a considerare sempre il bicchiere mezzo pieno anche nelle situazioni più critiche. Altri segni particolari? Appassionata di calcio e tifosissima!
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Il nuovo governo Draghi appoggia il Parlamento nell’inserimento del concetto di sviluppo sostenibile all’interno della Costituzione italiana. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha dichiarato che l’ambiente è alla base della giustizia tra generazioni e ha confermato l’impegno del Governo nel voler appoggiare il Senato nel disegno legge costituzionale.

Sviluppo sostenibile, cos’è

Lo sviluppo sostenibile è una forma di sviluppo economico compatibile con la salvaguardia dell’ambiente e dei beni liberi per le generazioni future.

Sostenibile è considerato tutto ciò che non impatta l’ambiente e l’ammontare di risorse per le generazioni future. Lo sviluppo sostenibile ha dato vita al riciclo e al riuso dei rifiuti, all’economia circolare, alla sostenibilità ambientale, alla mobilità sostenibile e a fonti di energia rinnovabile come l’energia solare.

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Sviluppo sostenibile in Costituzione, la storia

Sviluppo sostenibile.

In Parlamento si parla di inserire lo sviluppo sostenibile in Costituzione da circa 40 anni.

Il tema dello sviluppo sostenibile si intreccia con l’Articolo 9 della Costituzione che parla di tutela del paesaggio sia con l’Articolo 32 sul diritto alla salute. Ma anche con l’Articolo 2 che garantisce i diritti inviolabili dell’uomo e l’Articolo 44 dedicato alla protezione e all’uso più razionale del suolo.

Il primo tentativo di inserire lo sviluppo sostenibile in Costituzione avviene nel 1979 con una sentenza della Cassazione che sottolinea per ciascun uomo il diritto alla salute e a un ambiente salubre.

La riforma della seconda parte del Titolo V della Costituzione rappresenta un passaggio importante: viene introdotta dall’Articolo 117 la tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, pur non essendoci però un riferimento esplicito in Costituzione.

Nel 2003 in Parlamento una proposta di legge chiede di inserire il concetto di ambiente naturale in Costituzione all’Articolo 9. Ancora, nel corso della scorsa legislatura sono state depositate alcune proposte di legge di riforma costituzionale che Mario Draghi adesso sta prendendo in considerazione.

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Sviluppo sostenibile, le 4 proposte di legge di riforma costituzionale

Sviluppo sostenibile Draghi.

Mario Draghi si riferisce alle quattro proposte di legge di riforma costituzionale depositate in Senato tra il 2018 e il 2019.

In particolare, la proposta presentata nel 2018 dai senatori Collina, Marcucci, Ferrari e Ferrazzi chiede di modificare gli articoli 2 e 9 che riguardano i principi fondamentali, e l’articolo 41 che diventerebbero così:

  • Articolo 2: La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale an­che nei confronti delle generazioni future.
  • Articolo 9: La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Riconosce e garantisce la tutela dell’ambiente come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. Promuove le condizioni per uno sviluppo sostenibile.
  • Articolo 41: L’iniziativa economica privata è libera. Essa non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e di sviluppo so­stenibile.

La riforma costituzionale richiede una maggioranza qualificata dei due terzi. Fino ad ora non è mai stato possibile ma adesso con il Governo Draghi potrebbe essere fattibile.

Sviluppo sostenibile in Costituzione, ASviS: “Svolta storica”

Sviluppo sostenibile Asvis.

Tra i ministri del governo Draghi c’è Enrico Giovannini, portavoce dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile che preme da cinque anni per inserire lo sviluppo sostenibile in Costituzione.

L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, ASviS, esprime la piena soddisfazione per l’impegno del premier Mario Draghi a inserire lo sviluppo sostenibile in Costituzione. Il Presidente dell’ASviS Pierluigi Stefanini dichiara:

Il discorso programmatico di Draghi va nella direzione di una svolta storica per il futuro del nostro Paese e delle nuove generazioni.

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