Strage di Capaci: drappi bianchi sui balconi per non dimenticare

Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli, giornalista e imprenditrice, si occupa di personaggi, interviste, attualità e lifestyle. Segni particolari? Mamma di Matilde
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Il 23 Maggio si ricorda la Strage di Capaci. Sono passati 28 anni dall’attentato mafioso al Giudice Giovanni Falcone. Ogni anno, iniziative e dirette tv in memoria di quel tragico evento che ha segnato la società, la politica e le istituzioni italiane. L’emergenza sanitaria che stiamo attraversando non permette cortei e manifestazioni, ma attraverso i mezzi di comunicazione digitali e televisivi, la memoria verrà celebrata come valore per non dimenticare.

Eroi di oggi e di ieri

In occasione della presentazione delle iniziative previste dalla Fondazione Falcone, nel rispetto delle nuove norme anticovid, Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso, ha definito medici, infermieri, forze dell’ordine, , i commessi dei supermercati, tutti coloro che hanno speso la loro vita e la loro professionalità per salvarci dal coronavirus come gli eroi di oggi:

Tutti coloro che in questi mesi non si sono mai fermati sono eroi come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Il messaggio che dobbiamo dare quest’anno è che le istituzioni, la democrazia, la vita di un Paese si salvano solo attraverso il compimento del proprio dovere, che in alcuni casi, come nel 1992 diventa eroismo. Questo è punto di contatto con gli eroi di oggi.

Per questo nesso tra il passato e il futuro, in questo periodo difficile di distanziamento sociale, la professoressa Falcone chiede un gesto simbolico, un flashmob:

Che alle 18 del 23 maggio su tutti i balconi vengano esposti drappi bianchi.

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La Strage di Capaci

falcone
Un atto simbolico per non dimenticare e per omaggiare gli eroi di ieri e quelli di oggi, tutti coloro che hanno lavorato per combattere il virus.
Il 23 Maggio 1992 era sabato. Alle 17:57, un’esplosione squarcia l’autostrada A29 che collega l’aeroporto di Punta Raisi a Palermo, nei pressi dell’uscita per Capaci. Cinque quintali di tritolo fanno saltare cento metri di asfalto e volare le auto blindate. Su quelle Fiat Croma blindate c’erano il Giudice Giovanni Falcone, magistrato simbolo della lotta antimafia, sua moglie e la scorta. In un colpo solo, Cosa Nostra uccise Falcone, la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Vi furono 23 feriti, fra i quali gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l’autista giudiziario Giuseppe Costanza.

Ripartire da lì

Il capo della Polizia Franco Gabrielli, ricorda il 1992 come un anno terribile di morte, con l’uccisione di Falcone prima e la Strage di Via d’Amelio a Luglio, che uccise il Giudice Paolo Borsellino e gli uomini della scorta. La più giovane, Emanuela Loi , aveva 25 anni. Nessuno era lì per caso:

Viviamo un tempo sospeso, il Paese deve ritrovare se stesso per affrontare qualcosa di straordinario, come queste persone, che sono state straordinarie. Bisogna fare fronte comune contro una minaccia reale, basta con le polemiche sull’antimafia, serve uno sguardo di concreta speranza.

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Le mafie approfittano della sofferenza

Il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho lancia un allarme da non sottovalutare, specialmente in questo periodo di crisi sociale e economica, in cui le mafie approfittano di ogni sofferenza:

Ancora una volta una celebrazione importante come quella che stiamo facendo da un lato aiuta i giovani a capire che i nostri modelli vanno scelti tra coloro che hanno guardato al bene con impegno e hanno sostenuto lo Stato. Dall’altro spingiamo affinché ci sia condivisione, una sensibilità di squadra, quella che voleva il pool di Falcone.

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A Mondello arriva Borsellino

mafia
Il dirigente del commissariato di Mondello Manfredi Borsellino
Alla vigilia della Strage di Capaci, a Mondello arriva Manfredi Borsellino. Il figlio del giudice Paolo ucciso in un attentato il 19 Luglio 1992, pochi mesi dopo Falcone, assume l’incarico di dirigente del commissariato di Mondello come vice questore. Un segno di continuità nella lotta alla criminalità in una terra ferita.       Leggi anche: Maradona con le ONG solidali: “La gente ha bisogno di mangiare, aiutiamoli”   di Catiuscia Ceccarelli

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