Le vie del domani sono lastricate di sole: la strada fotovoltaica

Infrastrutture e arredi urbani, come marciapiedi e strade, ben presto potrebbero generare energia elettrica pulita e alimentare tutte le città.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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A Barcellona si collauda la prima strada fotovoltaica della Spagna, nell’ottica di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.

Cinquanta metri quadri di pannelli solari calpestabili e antiscivolo, simbolicamente messi in posa all’interno di un parco nella zona di Glòries, soddisferanno il fabbisogno energetico di tre famiglie, per un totale di oltre 7560kWh annui.

Un progetto pilota, dalle grandi prospettive

Mettere i pannelli su un tetto non è la stessa cosa che creare una pavimentazione urbana: l’usura, il passaggio dei pedoni, la stratificazione di polveri e rifiuti, sono parametri non trascurabili nella realizzazione della strada fotovoltaica.

Nel caso della Spagna, dove le farm solari si trovano lontano dai centri abitati, la strada fotovoltaica si propone di diventare ben presto uno degli arredi urbani più diffusi e comuni, laddove l’installazione sui tetti risulta essere poco praticata ed economica.

Leggi anche: Solar Veloroute, la ciclabile fotovoltaica del futuro

Il pavimento solare

I“Pavimentos generadores”, con cui si intende trovare una soluzione alternativa per generare energia rinnovabile grazie alle infrastrutture cittadine, sono composti da mattonelle di 34 x34 x 34 cm connesse al di sotto del piano di calpestio da cavi elettrici, sopra le quali è steso uno spesso strato di vetro antiscivolo che garantisce la massima sicurezza nel camminarci sopra.

L’energia generata a pieno regime all’ora è di circa 6,7 kWh. Per il momento la strada fotovoltaica della piazza de las Glòries alimenta la stazione di ricarica delle biciclette elettriche in sharing del parco.

Patio solare, per il residenziale

Non solo strade fotovoltaiche, la Spagna si sta settorializzando in tutto il comparto delle pavimentazioni solari. Pian piano prendono piede anche i patii da abitazione residenziale che permettono si sfruttare il vialetto davanti casa pur essendo estremamente resistenti, calpestabili non solo a piedi ma anche con le macchine.

Alcune soluzioni prevedono moduli solari dove le unità sono fatte di plastica riciclata, circa 400 bottigliette per ogni metro quadro di superficie solare, rendendo la pavimentazione più duratura e sicuramente più sostenibile del cemento.

Altre esperienze in Europa

La francese WattWay è un tipo di rivestimento fotovoltaico presentato già nel 2015, adattabile per qualsiasi tipo di infrastruttura stradale già esistente: marciapiedi, ciclabili, parcheggi e così via. Bastano 20 metri quadri di questa “coperta” per soddisfare il bisogno energetico di una famiglia.

Le fragili celle di silicio policristallino di cui è costituito il rivestimento sono coperte da strati e strati di materiale plastico in grado di conferire solidità e resistenza al passaggio dei veicoli.

Le Solar Road Panels al di là dell’Oceano Atlantico

Nel 2006 una coppia di ambientalisti negli Stati Uniti hanno fondato l’azienda Solar Roadways, che produce pannelli solari esagonali come piastrelle adatte per il passaggio dei veicoli.

La straordinaria intuizione dei coniugi ha spinto l’efficienza di queste mattonelle non solo per la generazione di corrente elettrica, ma anche per utilizzare l’energia prodotta per scaldare la strada e liberarla da neve e ghiaccio, o ancora per illuminare la segnaletica e le linee spartitraffico.

In Cina il primo chilometro di autostrada fotovoltaica

Leader indiscussa dell’attuale settore fotovoltaico, la Cina ha inaugurato nel 2018 il primo tratto di autostrada fotovoltaica, battendo tutti gli altri sul tempo.

La struttura ingegneristica è molto complessa e piuttosto costosa, ma sostanzialmente si compone di tre strati, come i pannelli fotovoltaici.

Il primo, quello più basso, è costituito da un materiale che assorbe urti e vibrazioni per poter sostenere il peso del traffico, il secondo è quello dei veri e propri moduli solari e il terzo, infine, è quello di copertura trasparente.

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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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