Se devi ripartire, fallo correndo: così Federico Mancin ha sconfitto i suoi fantasmi

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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“Corri che ti passa” può sembrare un vecchio adagio recitato e suggerito per alleviare le frustrazioni e scacciare i pensieri negativi. È invece il titolo di un libro auto-prodotto da Federico Mancin, 34 anni di Corbetta in provincia di Milano, dove racconta la sua storia.

Una storia di vita che diventa una storia di sport. Una storia di resilienza, in cui la corsa diventa prima rifugio e successivamente passione.

Depresso, ipocondriaco e fuori forma: così appariva poco più di un anno fa Federico, quando ha deciso di dare una svolta al suo stile di vita. Per farlo ha cominciato, su suggerimento di un amico, da una corsetta di appena 100 metri sulla spiaggia, distanza che al peso di 123 kg gli sembrò infinita. Leggi anche: Andare in palestra per dormire: è il nuovo trend

Una nuova vita per superare se stesso

Passo dopo passo, prima camminando speditamente e poi correndo distanze via via maggiori, Federico raggiunge traguardi per lui impensabili: prima 5 km su strada, poi 10, e infine la maratona di Brescia dello scorso marzo, dove ha percorso 21 km di prove superate. Ma l’asticella delle sfide con se stesso non smette mai di salire, tanto da voler tentare i 42,195 km di una vera e propria maratona – ancora da individuare – nel prossimo futuro.

La corsa è diventata la mia terapia, il mio rifugio, la mia rinascita. Allenamento dopo allenamento ho scoperto di avere risorse sepolte che mi hanno permesso di ripartire e ritrovare serenità e forma fisica.

Federico ha perso nel giro di qualche mese oltre 33 kg, registrando i suoi progressi e le sue fatiche su runnerextralarge.com e attraverso un progetto editoriale su Instagram @runner_extralarge. L’obiettivo è quello di condividere gli sforzi e i suggerimenti per vincere la sedentarietà che spesso conduce a disagi sia fisici che psichici. Anche Federico era stato risucchiato dal vortice della depressione, scaturita da una vita fatta di “impegni” che gli sottraevano tutto il tempo da dedicare a se stesso. A poco più di trent’anni ha cominciato a pensare di avere una malattia inguaribile come la sclerosi multipla. L’escalation di ansie e preoccupazioni sono sfociate anche nell’assunzione di psicofarmaci. Leggi anche: La storia di Terence Biffi: “Ho superato la depressione viaggiando, ero anche obeso”

Correre insieme anche per solidarietà

Oggi vive più leggero, sia metaforicamente che fisicamente. Sul suo blog, Federico non pretende di essere un esperto in materia e, anzi, suggerisce di rivolgersi sempre agli specialisti prima di affrontare diete e allenamenti drastici. Tuttavia, la sua iniziativa piena di entusiasmo e ricca di spunti per mettersi alla prova ha raccolto e raccoglie migliaia di follower che traggono ispirazione dalla sua storia, desiderosi di condividere le proprie. C’è di più: Federico ha deciso di devolvere il ricavato delle vendite del suo libro all’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, la malattia di cui si era convinto di essere affetto prima di riscoprire se stesso attraverso la corsa.   Leggi anche: Chi è Rudolph Ingram, il bimbo più veloce del mondo di Enrica Vigliano

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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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