Il quadrifoglio è tra i portafortuna più conosciuti al mondo, al pari del corno rosso, della coccinella o del ferro di cavallo. Trovarne uno è da sempre considerato segno di buon auspicio e una lunga serie di miti e racconti hanno contribuito a creare nell’immaginario collettivo quest’aura di fortuna attorno alla pianta.
Forse è solo scaramanzia, ma ciò non toglie certo fascino a quei miti e non sminuisce l’emozione di chi ne trova uno. Anzi è il caso di dire che già trovarne uno è di per se da considerarsi una fortuna! Vediamo perché.
Cosa significa il quadrifoglio, i miti attorno al simbolo
Attorno al quadrifoglio sono nati diversi miti e il suo significato nel tempo si è proporzionalmente arricchito. Il più ricorrente è sempre legato al buon auspicio, anche se con sfumature differenti, a seconda dei tempi e dei luoghi.
Gli egiziani usavano regalare ai giovani sposi dei quadrifogli per consacrare il matrimonio, mentre per i Druidi il quadrifoglio era un’arma potente contro gli spiriti malvagi.
Nel Medioevo venivano sparsi quadrifogli sulla strada percorsa dalle spose come augurio di buona fortuna.In Irlanda si credeva che avere un quadrifoglio con se permettesse di vedere fate e creature magiche, di riconoscere gli spiriti e di proteggersi dai cattivi presagi. E non solo.
Perché il quadrifoglio porta fortuna
Ancora, il trifoglio “sbagliato” veniva interpretato come auspicio di equilibrio e vita serena. Un’antica leggenda racconta che prima di lasciare il paradiso Eva ne raccolse uno come unico ricordo dell’Eden e della sua fortuna.
La tradizione celtica, invece, attribuiva a ogni foglia della pianta un significato proprio: la prima rappresentava la speranza, la seconda la fede, la terza stava per l’amore e la quarta era simbolo della fortuna. Il quadrifoglio era anche associato al ritorno della primavera quindi a un simbolo di rinascita.
Nella prima attestazione letteraria su un quadrifoglio, documento redatto da tale Sir John Melton nel lontano 1620, questo viene associato alla fortuna. Scrive Melton: “Se un uomo che cammina nei campi trova dell’erba a quattro foglie, dopo poco tempo troverà qualche cosa di buono”.
Ancora, in Sardegna sono nate diverse storie legate a quella che gli abitanti dell’isola chiamano Alba Lùccia, ovvero l’erba lucente. Si narra che chi riuscisse a trovare il quadrifoglio potesse risolvere qualsiasi problema, specialmente di natura economica.
Oggi le leggende attorno al quadrifoglio sono forse poco note e in pochi conoscono le tante sfumature di significato attribuite al simbolo, ma trovarne uno continua ancora a significare una grande fortuna.
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Come trovare un quadrifoglio porta fortuna e quanto è raro
Il quadrifoglio è un’anomalia del trifoglio bianco, una piccola pianta che si trova comunemente nei prati e nei giardini. Si caratterizza per la presenza di quattro foglioline anziché tre e la foglia supplementare è, di solito, più piccola rispetto alle altre tre.
Una bizzarria che, però, non si genera così frequentemente. Si stima che ogni 10.000 trifogli bianchi ci sia la possibilità di incorrere in un solo quadrifoglio. Una stima molto bassa che fa del quadrifoglio una vera e propria rarità.
Ancora più unico che raro sarebbe trovare un trifoglio con più di quattro foglioline. In Giappone nel 2009 è stato rinvenuto addirittura un trifoglio con 56 foglioline, da Guinness dei primati.
Come conservare un quadrifoglio
Se hai la fortuna di trovare un “trifoglio sbagliato”, una volta raccolto anziché conservarlo all’aperto disponilo tra le pagine di un libro e lascialo seccare.
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Il quadrifoglio ha un significato esoterico?
Il quadrifoglio era molto importante per l’antico popolo egiziano e legato al culto della dea Iside, conosciuta anche come Stella del Mattino. La dea era la divinità più importante del culto egizio, considerata “Madre di ogni cosa” e uno dei suoi principali simboli era il quadrifoglio, pianta alquanto rara a quel tempo.
La pianta era usata anche in molti riti e trovarlo era considerato dai patriarchi una sorta di protezione da parte della Dea. L’iniziato in occasione della cerimonia d’iniziazione offriva alla Dea il quadrifoglio che aveva trovato e il Grande Sacerdote contraccambiava offrendone uno d’argento, che aveva lo scopo di proteggere il neofita per tutta la vita.
Questa pianta speciale accompagnava la persona e tramandato alle future generazioni. Veniva regalato dal fidanzato alla futura sposa, che doveva portare al collo fino a che partoriva il suo primogenito per poi passarlo al piccolo, in segno di protezione dalle avversità della vita.
Si usava lasciarlo anche all’interno delle tombe, quasi a ritenere che la pianta potesse trasmettere la propria fortuna anche dopo la morte.
Veniva scolpito nei monumenti e nei libri funebri. Inoltre i sacerdoti e sacerdotesse della dea Iside portavano sulla loro tunica una spilla a forma di quadrifoglio, come segno di devozione.
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Il quadrifoglio può essere considerato un fiore?
La risposta è no. Non ha fiori e non può essere concepito come tale.
L’Oxalis tetraphylla o Oxalis deppei Iron Cross, è una pianta appartenente alla famiglia delle Ossalidi e spesso le sue foglie vengono scambiata per un quelle del quadrifoglio.
Questa pianta può arrivare fino ai 30 cm di altezza.
La Oxalis tetraphylla oltre ad avere le foglie dalla forma tondeggiante simile a un cuore e dalla colorazione bruna, tendente al rosso nella sua parte interna.
Si caratterizza per la produzione di piccoli fiori di color rosa intenso da maggio a ottobre.
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