Puglia, l’inaspettata invasione delle coccinelle

Si sono riprodotte durante il lockdown, complici anche le alte temperature. E si sono mosse numerose in cerca di nutrimento, arrivando anche in città.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Quest’anno in Puglia le coccinelle sono tantissime. Complici le alte temperature e il periodo di fermo, causa Covid, i coleotteri hanno avuto la possibilità di riprodursi abbondantemente. E di muoversi più liberamente in cerca di nutrimento. Insomma, hanno trovato clima e luoghi accoglienti per svernare. L’associazione WWF ha segnalato il fenomeno e rassicurato i paesi interessati dalla fortunata e pacifica invasione. Infatti, soprattutto nelle province di Foggia, Bari e della BAT, Barletta, Trani e Andria, le coccinelle si sono spinte fino in città, ricoprendo i muri delle case, infissi e balconi, piante e fiori, etc.

“Non usate l’insetticida contro le coccinelle”

Glia sciami di coccinelle non hanno raggiunto solo le campagne pugliesi, ma anche i centri abitati, dove si è registrata una massiccia presenza. Sebbene inusuale, questo fenomeno ha dato qualche fastidio ai cittadini a causa dell’elevato numero di presenze. Per questo l’associazione animalista ha dato qualche utile consiglio per gestire i coleotteri. Si legge sulla pagina Facebook del Wwf Levante Adriatico:

Le coccinelle rilasciano un liquido giallastro che macchia e ha un cattivo odore “repellente”, tossico per i suoi piccoli predatori ma innocuo per l’uomo. Basta solo allontanarle utilizzando la canfora o mentolo. Mentre, utilizzare l’insetticida per eliminarle è inopportuno e anche dannoso perché i loro resti, attirerebbero scarafaggi e altri predatori. Meglio attendere che lo sciame riprenda il volo verso posti più tranquilli e si spera, meno inquinati.

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Alleate di agricoltori e giardinieri

coccinelle
Le coccinelle sono ghiotte di parassiti,afidi e cocciniglie e per questo sono ottime alleate in agricoltura.

Nella tradizione popolare le coccinelle sono legate alle dee della fortuna e dell’abbondanza per via del loro colore rosso porpora, considerato di buon auspicio. E in effetti, la presenza di coccinelle è molto utile alla vegetazione. Questi insetti sono considerati i migliori alleati di giardinieri e agricoltori, perché si cibano di parassiti, afidi e cocciniglie che invece infestano piante e fiori. Per questo motivo, vengono molto utilizzate nell’agricoltura biologica. Il fenomeno quindi, rassicura il WWF, non deve destare preoccupazione. Le coccinelle non recano nessun danno alle coltivazioni e alle persone.

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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