Il fotovoltaico conquista il cielo: al via la rivoluzionaria sperimentazione dei pannelli solari stratosferici

Studiare il clima e al contempo scuotere il mercato produttivo del fotovoltaico in Europa: questi gli obiettivi del progetto STRATEOLE-2.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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“Dove andranno a finire i palloncini, quando sfuggono di mano ai bambini… vanno a spasso per l’azzurrità” cantava Renato Rascel alla fine degli anni Cinquanta. Ma se invece che ai bambini scappassero di mano ai ricercatori di Neuchâtel in Svizzera, ammantati di pennelli solari stratosferici allora sì che il palloncino “sa che in fondo il cielo è il suo destino”.

Il progetto Strateole-2 si dota di pannelli solari stratosferici

STRATEOLE-2 è il nome del progetto di questi palloni aerostatici ipertecnologici e fatti “su misura” capaci di assorbire radiazioni ultraviolette e superare sbalzi di temperatura fortissimi, tra i -90° e i + 120°: voleranno a 20 km di altitudine in una missione metereologica franco-statunitense al fine di testare una nuova generazione di celle fotovoltaiche sperimentali che possano rilanciare il mercato della produzione solare in Europa.

Il tempio delle micro e nano tecnologie svizzero CSEM – Centro Svizzero di Elettronica e Microtecnica, ha elaborato una rivoluzionaria tecnologia di pannelli solari stratosferici da applicare ai palloni sonda che vengono lanciati nella parte più alta dell’atmosfera con scopi di analisi e previsioni del clima e degli agenti atmosferici.

Grazie alla collaborazione  tra paesi diversi, celle americane fabbricate in Malesia, idea francese attuata nell’Innoparc svizzero, il progetto dello CSEM prevede il rilascio di questi palloni all’altezza dell’equatore, dall’aeroporto internazionale di Mahé nelle Seychelles, per sapere cosa accade ai pannelli in condizioni estreme e con un irraggiamento solare potentissimo.

Come sono fatti i pannelli solari stratosferici

Per la realizzazione del progetto, i ricercatori hanno messo a punto una pellicola di materiale plastico resistente e sottilissima così da applicare le celle solari, grandi come una custodia di cd, sulle gondole dei palloni – per intendersi, il cestello della mongolfiera –  rispettando parametri rigidissimi in termini di leggerezza e, al contempo, solidità.

I pannelli stratosferici così ottenuti sono una via di mezzo tra quelli normalmente installati sui tetti degli edifici e quelli dei moduli satellitari, di gran lunga più costosi e pesanti.

A spasso sull’equatore

Pannelli solari stratosferici_Stazione meteo

Tra la fine di novembre 2020 e la primavera 2021, il programma STRATEOLE-2 lancerà in tutto una ventina di palloni areostatici, riempiti di elio pressurizzato, con un diametro compreso tra gli 11 e i 13 metri che rimarranno sospesi nella stratosfera per oltre 3 mesi. Entro la fine del 2024 si arriverà a quota 50.

Percorrendo l’equatore due o tre volte in questo arco di tempo, i palloni, alimentati dall’innovativo sistema di pannelli stratosferici, saranno in grado di mandare a terra tutti i dati registrati, in tempo reale: temperatura, vento, variazione di densità del vapore acqueo e pressione saranno monitorati costantemente e direttamente in alta quota, dove si formano le precipitazioni.

Ogni pallone monterà dai 4 ai 6 pannelli fotovoltaici elaborati in svizzera dallo CESM, in forme diverse, trapezoidale o quadrata, ciascuno contenente da 9 a 12 celle solari, per un totale di potenza sviluppata che varia dai 30W dei moduli più piccoli ai 40W di quelli più grandi.

Efficienza ad alta quota

Il record dei pannelli solari stratosferici risiede infatti nella capacità di conversione dei raggi solari in energia elettrica: quelle in fase di sperimentazione sono in grado di trasformare il 25,4% dell’irraggiamento, a dispetto del 18 – 20% di quelle tradizionali.

Una migliore efficienza segna il progresso anche nella diminuzione di spazio necessario per alimentare i congegni collegati ai pannelli, e quindi un uso materico ridotto ma anche un risparmio in termini economici.

Leggi anche: A Singapore il fotovoltaico galleggiante rivoluziona la produzione di energia

Il cambiamento di rotta del mercato dei pannelli fotovoltaici

Pannelli solari stratosferici_pallone ausiliario

Ogni record segnato in Europa nel campo del fotovoltaico apre sempre di più la strada a una produzione autoctona, che inverta la tendenza attuale.

Tra i maggiori produttori ed esportatori di pannelli e celle solari sono infatti gli asiatici a detenere la supremazia del mercato, grazie all’imponente programma di transizione ecologica operata dai governi locali ma anche grazie alla disponibilità di manodopera a basso costo e al reperimento delle materie prime.

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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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