Pannelli fotovoltaici obbligatori entro il 2030: lo stabilisce l’UE

Stop alle importazioni di gas naturale e aumento esponenziale della potenza elettrica generata da impianti a energia rinnovabile: l'Europa propone un pacchetto di misure radicali.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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L’Unione Europea, nell’ottica di accelerare l’introduzione dell’utilizzo dell’energia solare su larga scala, ha elaborato una strategia che renderà i pannelli fotovoltaici obbligatori entro il 2030.

L’obiettivo è quello di promuovere e rilanciare l’industria manifatturiera legata al solare della comunità europea, sganciandosi una volta per tutte dalla dipendenza da combustibili fossili, per la maggior parte importati dalla Russia.

Il 40% del gas naturale consumato in Europa oggi, infatti, proviene dal mercato russo, con un costo che si aggira intorno ai 110 milioni di dollari al giorno.

Investendo simili cifre nella conversione al rinnovabile, secondo il piano RepowerEU, metà dell’energia elettrica dell’Europa potrebbe provenire entro il 2030 da fonti rinnovabili.

Pannelli fotovoltaici obbligatori e pacchetto di misure per dire addio al gas

Nella bozza presentata dalla Commissione, un pacchetto di proposte che mirano a eliminare gradualmente la dipendenza dell’UE dal gas naturale russo, puntando sull’elettricità e sul calore ricavati dall’utilizzo di pannelli fotovoltaici.

Considerando anche quanto l’energia solare sia diventata competitiva nell’ultima decade, riducendo i costi di produzione degli impianti dell’oltre 80%, l’Unione Europea intende rendere i pannelli fotovoltaici obbligatori per ridurre drasticamente il consumo di risorse non rinnovabili per riscaldare e illuminare case, uffici, negozi e industrie.

Il pacchetto di misure da 210 miliardi di euro contempla il raddoppio dell’uso di pompe di calore, la creazione di aree per l’installazione di farm solari in ogni nazione aderente alla comunità, un piano strategico sul biometano, il raggiungimento del target di 10 milioni di tonnellate di idrogeno domestico nel giro di otto anni, e soprattutto rendere i pannelli fotovoltaici obbligatori secondo il piano Solar rooftop initiative su tutti i nuovi edifici pubblici e commerciali entro il 2027 e per quelli residenziali entro la fine del 2029.

Una strategia audace ma necessaria

Rimpiazzando l’uso di carbone, petrolio e gas naturale all’interno dei processi industriali, inoltre, si stima che le emissioni di anidride carbonica possano rapidamente dimezzarsi.

La strategia prevede anche che entro il 2025 il regime fotovoltaico raddoppi i risultati del 2020, portando la potenza sviluppata da questa risorsa rinnovabile a oltre 320GW, da aumentare fino a 600 GW nei successivi 5 anni, con un ritmo di installazione pari a 45 GW l’anno.

Rendendo quindi i pannelli fotovoltaici obbligatori sulle nuove costruzioni, l’Unione Europea auspica di coprire circa il 25% del fabbisogno energetico della Comunità, superando il consumo attuale di gas naturale.

Per questo motivo, i governi degli stati membri sono invitati a tagliare i tempi delle autorizzazioni sull’installazione degli impianti fotovoltaici, anche quelli di grandi dimensioni, entro la fine di quest’anno.

La manovra consentirebbe anche di proteggere i consumatori finali dai rialzi dei costi dell’energia, abbattendone fortemente il prezzo di acquisto.

Leggi anche: Le ONG green avanzano 10 proposte per accelerare la transizione energetica

Il risparmio energetico e la spinta a promuoverlo

Risparmiare energia è il modo più rapido ed economico per risolvere l’attuale crisi energetica e ridurre le bollette. L’Unione Europea ha infatti proposto di rafforzare le misure di efficienza energetica a lungo termine, compreso l’aumento dell’obiettivo di efficienza energetica ai sensi del pacchetto “Fit 55” della legislazione europea sul Green Deal, dal 9% al 13%.

Il risparmio energetico è l’unica chiave per affrontare per le potenziali sfide del prossimo inverno. Di conseguenza, la Commissione ha anche pubblicato una “Comunicazione dell’UE sull’efficienza energetica” che descrive in dettaglio i cambiamenti comportamentali a breve termine che potrebbero ridurre la domanda di petrolio e gas del 5% e incoraggia gli Stati membri a sviluppare campagne di comunicazione specifiche rivolte alle famiglie e alle industrie.

Misure fiscali per incoraggiare il risparmio energetico, come aliquote IVA ridotte sui sistemi di riscaldamento efficienti dal punto di vista energetico, isolamento termico degli edifici, elettrodomestici e prodotti energeticamente efficienti devono essere promosse da ciascuno degli stati membri per poter superare al più presto la crisi e scongiurare le ipotesi di razionamenti e blackout.

Leggi anche: Decreto Energia, tutte le principali novità per le rinnovabili

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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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