Oziofobia, cos’è la paura del tempo libero e della noia

L'oziofobia è una condizione che impedisce di rilassarsi durante il tempo libero. Può provocare anche ansia e attacchi di panico. Vediamo di cosa si tratta.

Melissa Matiddi
Melissa Matiddi
Esperta in comunicazione e digital marketing, studia lo yoga e le discipline orientali. Ama creare, leggere e viaggiare. Silenziosa ma rumorosa, è sempre pronta a varcare nuovi orizzonti.
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L’oziofobia è un disagio moderno che colpisce le persone che hanno del tempo vuoto e che sono libere da impegni lavorativi e personali. Non è una vera e propria malattia, è piuttosto un disagio che può scatenare negli individui ansia, inquietudine e attacchi di panico.

Il “dolce far niente” genera situazioni di sensi di colpa e di frustrazione. Questa fobia si manifesta soprattutto durante le vacanze estive dove l’incapacità di gestire il tempo libero sfocia in malessere e fastidio.

Ma quali sono davvero i sintomi dell’oziofobia e quali sono i segnali che dovrebbero farci preoccupare?

Oziofobia: che cos’è la paura per il tempo libero

Il termine oziofobia venne coniato per la prima volta da Rafael Santandreu, psicologo spagnolo che voleva spiegare, tramite questa parola, la paura di non fare niente e di non avere programmi.

I soggetti, affetti da questa fobia, entrano letteralmente nel panico quando hanno del tempo libero. Questa condizione, tipica di un mondo in cui tutto corre e scorre velocemente, si sta diffondendo a macchia d’olio. Gli individui, sempre più ossessionati dal lavoro, hanno maturato l’incapacità di staccarsi dagli impegni.

Se i nostri genitori o nonni vedevano il tempo libero come un dono, aspettando impazientemente la domenica per rilassarsi e riposare, oggi, invece, lo svago è percepito come paura, terrore di non fare niente.

L’abitudine sempre più diffusa è quella di imparare a programmare anche il tempo vuoto per non uscire dalla nostra zona comfort, per evitare la noia e i momenti inaspettati. I soggetti che ne soffrono hanno bisogno di avere tutto sotto controllo, non sopportano le situazioni in cui il tempo sii ferma.

Oziofobia: quali sono i sintomi?

Il sintomo che si manifesta maggiormente in certi individui è l’ansia. Quando un soggetto oziofobico si rende conto che avrà del tempo libero da programmi e compiti, sviluppa un vero e proprio malessere mentale e fisico.

Questi individui non fanno altro che vedere il futuro sotto forma di obiettivi, risultati e successi raggiunti. Spesso, influenzati da un pensiero di eccessiva produttività, sono soliti parlare e raccontare agli amici quanti e quali compiti hanno svolto. Si vantano, quindi, delle attività svolte, non menzionando però il reale numero di questi successi.

Il padre dell’oziofobia sosteneva che “per imparare a vivere meglio, dovremmo imparare ad annoiarci di più”.

Oziofobia: quali sono le cause di questo disagio?

Nella società attuale questa fobia sta prendendo piede perché, a causa della grande importanza che riveste il lavoro, siamo diventanti incapaci di stare fermi. In ogni situazione ci troviamo costantemente indaffarati a progettare e a programmare il futuro.

Siamo talmente immersi negli obiettivi lavorativi che abbiamo dimenticato il piacere del non fare nulla.

La difficoltà ad entrare in una situazione di svago, ci porta a sviluppare un grande senso di colpa per non aver impiegato il tempo nel modo giusto. In ogni momento, in ogni situazione dobbiamo a tutti i costi fare qualcosa.

Leggi anche: Sindrome dell’impostore, come i social l’hanno alimentata nei giovani

Come gestire e superare questa paura

Per imparare a convivere con la noia e con il tempo libero, una serie di piccoli accorgimenti ci può aiutare nel placare il nostro stress.

  • Identificare la paura: per capire le cause del disagio, dobbiamo individuare delle linee guida che ci permettono di affrontare la questione.
  • Riconoscere il vero problema: identificare il malessere ci consente di vedere la situazione per quello che è.
  • Esprimere e comunicare le emozioni: verbalizzare tutto quello che sentiamo e che ci sta accadendo ci aiuta a liberare l’energia che sta bloccando la nostra felicità.
  • Abbassare le aspettative: ridurre le ambizioni aiuta a diminuire i livelli d’ansia e impedire che il soggetto sviluppi attacchi di panico e malessere.
  • Mantenere i tempi di riposo: i momenti per riposarsi devo essere presenti per rilassarci e per staccare.
  • Ridurre il ritmo lavorativo: fare una pausa a volte è indispensabile per svagarsi e per svuotarsi dai compiti di lavoro.
  • Sviluppare maggiore flessibilità: per adattarsi ai cambiamenti è necessario essere elastici ed affrontare la noia e il tempo libero.

Leggi anche: Una pausa dai social di 7 giorni ci rende più felici e meno ansiosi: lo studio 

L’oziofobia è generata anche dai social?

La paura del tempo libero e della noia è condizionata e alimentata anche dai social. Le tecnologie e il mondo del web stanno sviluppando, nei giovani e negli adulti, l’illusione che si possa fare tutto in ogni momento e che non ci sia spazio per gli attimi morti.

In questo modo, si attiva nei soggetti il bisogno di mantenere il tempo sempre occupato per programmare e progettare tutto quanto, insomma per evitare di rimanere fermi a non fare nulla. Tutto questo si traduce in stress, malessere e nel dovere di stare sempre a fare qualcosa.

Fermarsi, non solo è un ottimo modo per godersi il riposo, ma anche per valutare se stiamo andando nella direzione giusta.

Leggi anche: Cherofobia, come ci sabotiamo con la paura di essere felici

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