Overthinking: quando pensare troppo nuoce alla salute

Con overthinking si intende il pensare eccessivamente a qualcosa in maniera ossessiva e ripetitiva. Vediamo come superare questa condizione psicologica.

Melissa Matiddi
Melissa Matiddi
Esperta in comunicazione e digital marketing, studia lo yoga e le discipline orientali. Ama creare, leggere e viaggiare. Silenziosa ma rumorosa, è sempre pronta a varcare nuovi orizzonti.
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L’overthinking è un fenomeno molto diffuso che consiste nel pensare troppo a preoccupazioni e pensieri per il futuro.

Questa condizione porta il soggetto ad una continua ruminazione che causa disfunzionalità e concentrazione sugli eventi esterni e sulle loro conseguenze negative.

L’individuo che ne soffre si chiede spesso se abbia fatto o meno la scelta giusta in qualunque situazione. Il rimuginio provoca pensieri ripetitivi e può causare anche sintomi depressivi ed abbassamento del tono dell’umore.

Overthinking: che cos’è

Il nostro cervello è portato a produrre in modo naturale idee di ogni tipo, per alcuni soggetti però, questo flusso continuo può diventare un vero e proprio loop in grado di causare malessere e profondo disagio.

La persona coinvolta è letteralmente imprigionata nei suoi stessi pensieri che si concentrano principalmente su situazioni catastrofiche e ipotetici eventi futuri che vengono percepiti con ansia e trepidazione.

Le preoccupazioni del soggetto monopolizzano completamente la sua vita tanto da creare una vera e propria spirale di pensieri che avvolgono ogni sfera della vita e non lasciano scampo alla persona.

L’overthinker potrebbe passare ore ed ore a rimuginare sulla scelta giusta da compiere.

Come riconoscere l’overthinking: quali sono i suoi sintomi

Overthinking: quando pensare troppo nuoce alla salute

Il comportamento dell’overthinker è caratterizzato da un pensiero ossessivo che non porta mai il soggetto ad una conclusione o ad una decisione definitiva.

La mente viene continuamente sopraffatta da preoccupazioni di ogni tipo. I sintomi più comuni che possono manifestarsi sono: mal di testa, dolore al collo e alla schiena, sbalzi d’umore, ansia, collera, disturbi dell’alimentazione, eccessiva irritabilità e difficoltà nello svolgere le semplici azioni quotidiane.

La sintomatologia dell’overthinker è caratterizzata principalmente da:

  • Pensieri ossessivi rivolti al passato
  • Preoccupazioni riguardo al futuro
  • Ansia circa i momenti presenti

L’eccessivo ripensare del soggetto può causare anche forte stress e malessere.

Leggi anche: Giornata per la Prevenzione del Suicidio, come aiutare in maniera concreta

Quali sono le cause dell’overthinking

Il pensiero eccessivo può essere causato da diversi fattori come traumi oppure eventi stressanti che pesano nella vita del soggetto.

In alcuni casi, l’overthinking può essere causato da un comportamento tendente al perfezionismo o all’ipercriticità.

Inoltre, alcuni studi sostengono che il rimuginio è causato dalla difficoltà del cervello di elaborare le emozioni. Si riscontra una maggiore attivazione dell’amigdala nei soggetti con pensiero ossessivo.

Come smettere di pensare troppo

Overthinking: quando pensare troppo nuoce alla salute

L’overthinking è molto dannoso per la salute mentale dal momento che provoca nell’individuo malessere e disagio continui. Secondo Tchiki Davis per fermare il pensiero continuo un soggetto può ricorrere a:

  • Tecniche di rilassamento: il pensiero ripetitivo può generare anche depressione e disagio profondo. Attraverso le meditazione profonda si arriva ad uno stato di completo relax
  • Cambio di prospettiva: praticare lo yoga e la mindfulness permette all’individuo di osservare i pensieri da un altro punto di vista ed evitare di concentrarsi troppo su un problema
  • Adottare il problem solving: l’overthinker, una volta maturata la consapevolezza che i suoi pensieri non fanno altro che creare ansia e frustrazione, dovrebbe chiedersi se effettivamente le sue preoccupazioni sono utili a qualcosa. La soluzione per fermare il pensiero eccessivo è proprio quella di dirottare le proprie energie su altro che sia uno sport o un’attività da condividere con amici e parenti
  • Parlare apertamente del suo disagio: nella terapia cognitivo-comportamentale l’attenzione è rivolta tutta alla comunicazione. Infatti è importante per il soggetto capire che molto spesso i pensieri non riflettono la realtà

Solo mediante il lavoro su sé stessi sarà possibile per l’overthinker bloccare le ruminazioni continue, convogliare meglio i pensieri e imparare a gestire le situazioni che destano preoccupazioni.

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