Superbonus 110%, le ultime novità sulla cessione dei crediti edilizi

La responsabilità in solido sarà circoscritta sono ai casi di violazione con dolo o colpa grave. Le aziende tirano un sospiro di sollievo.

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Cessione dei crediti edilizi legate al Superbonus 110% più semplici e snelle in arrivo, dopo la consultazione di ieri a Palazzo Chigi tra governo e partiti.

Superbonus e prezzi gonfiati

Ancora tanta la reticenza del premier uscente Mario Draghi riguardo all’incentivo statale, che permette alle imprese edilizie di ricevere un bonus del 10% sui lavori effettuati con tale regime.

Come ha fatto notare anche a Strasburgo, il superbonus, se da una parte ha dato la possibilità di procedere a un ammodernamento delle strutture e al miglioramento energetico di centinaia di immobili, dall’altra ha portato a una bolla speculativa in cui i prezzi dei materiali edilizi sono lievitati in maniera esponenziale, fino a tre volte tanto il prezzo del mercato, complice anche il rincaro generale dei costi e l’inflazione galoppante.

Le truffe che hanno rallentato il Superbonus

La storia del Superbonus, cominciata nel 2020, annovera in soli due anni ben 16 modifiche all’agevolazione fiscale, dovute al tentativo di scoraggiare pratiche dolose, ma nonostante lo sforzo e l’impegno profuso, il governo si è dovuto confrontare con un dato sconcertante.

In un solo anno sono nate più di 20mila imprese edilizie, e la Guardia di Finanza ha stimato in oltre 5,6 miliardi di euro le frodi connesse al Superbonus: tra lavori fittizi e ristrutturazioni non giustificate, il danno erariale è stato enorme.

Senza contare, poi, che la lievitazione delle richieste alle banche di farsi carico del credito d’imposta ha portato a una inesorabile battuta di arresto del meccanismo quando gli enti creditizi hanno smesso di accettare di fare da intermediatori finanziari.

Il risultato è stato dunque un’ecatombe di imprese che, con i costi vivi delle ristrutturazioni in corso, non hanno potuto accedere al bonus, trovandosi sulla soglia del fallimento.

Leggi anche: Legge di bilancio 2022: gli ultimi aggiornamenti su bolletta energetica, Superbonus 110% e bonus auto

L’emendamento per i crediti edilizi, svolta in senato

Il Decreto Legge Aiuti Bis è stato finalmente approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze, sbloccando oltre 17 miliardi di euro.

L’iter di modifica sui provvedimenti inerenti il Superbonus è stato tortuoso e osteggiato, tanto che il via libera definitivo è arrivato solo dopo ulteriori ritocchi e revisioni da parte del governo.

Il nodo principale su cui si è discusso è la cessione dei crediti edilizi e il riconoscimento delle responsabilità a essi legata: l’emendamento prevede il superamento della responsabilità in solido, salvo in casi di colpa grave o dolo, per tutti i crediti che provengono dal superbonus.

Abolita quindi la responsabilità solidale per i cessionari in caso di superbonus o di altri crediti edilizi legati ad agevolazioni fiscali in questo ambito.

L’applicazione dell’emendamento è circoscritta ai crediti edilizi maturati dopo la modifica al Superbonus di novembre scorso. Le misure anti-frode prevedono anche la necessità di produrre visti di conformità, asseverazioni e attestazioni in caso di controllo per chi ha effettuato i lavori prima della suddetta modifica.

Leggi anche: Decreto aiuti: i partiti rallentano l’ok per il nodo superbonus

Una manna per le aziende ma anche per le famiglie

L’emendamento sui crediti edilizi è stata accolta come una manna dalle aziende e dei lavoratori, ma anche fatto tirare un respiro di sollievo per le famiglie che possono sperare di vedere i lavori terminati nelle proprie abitazioni.

Così infatti nelle parole di Laura Castelli, vice ministra dell’Economia e delle Finanze: “sul Superbonus abbiamo individuato una soluzione che ritengo possa trovare il consenso del Parlamento. Serve a tutelare cittadini ed imprese, e soprattutto a far camminare una misura che abbiamo fortemente voluto e costruito, con l’obiettivo di garantire, in questi anni post Covid, la ripresa del settore edile e la crescita del Pil. Un obiettivo che è stato ampiamente raggiunto.

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