L’addio a Ylenia Bonavera, accoltellata da un’amica per strada a Catania

L'ultimo saluto ad Ylenia Bonavera, uccisa per strada a Catania da una coltellata sferrata da un'amica, conosciuta per essere sopravvissuta nel 2017 a un tentato femminicidio.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Ylenia Bonavera, 24 anni, è deceduta nell’ospedale Garibaldi di Catania a causa di una ferita grave causata da una coltellata, inflitta da un’amica durante una lite per strada.

La donna era già stata vittima di un’aggressione nel 2017 da parte dell’ex fidanzato, che l’avrebbe ricoperta di benzina per poi darle fuoco.

Ylenia Bonavera, la dinamica dell’accaduto

Ylenia Bonavera aveva una vita difficile. Dopo il tentato omicidio dell’ex fidanzato si era trasferita a Catania e viveva in una casa in affitto. La sera del 9 dicembre intorno alle 21.30 si trovava a un incrocio del quartiere San Cristoforo, nel vecchio centro di Catania ed è qui che sarebbe avvenuta dapprima la lite e poi l’aggressione.

La ragazza e altre persone presenti durante la lite avevano assunto probabilmente alcol e droghe, tant’è che quando è arrivata in ospedale i medici avrebbero attribuito la morte più ad un’overdose di droghe che alla coltellata.

In un video pubblicato da un cittadino, testimone dell’accaduto, si vede chiaramente che una donna colpisce alle spalle Ylenia con una coltellata. La ragazza si sarebbe accasciata poi nella sua auto.

La Procura ha aperto un’indagine sulla vicenda cercando di ricostruire la dinamica dell’accaduto e la vita della ragazza.

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Aggredita dall’ex fidanzato, riporta ustioni e perde anche il bambino

Ylenia Bonavera-e Alessio Mantineo

Ylenia era conosciuta per l’episodio con l’ex ragazzo, Alessio Mantineo, che le aveva provocato oltre ad ustioni nel corpo anche la perdita del bambino che portava nel grembo. Il fatto era avvenuto il 7 gennaio 2017 nell’abitazione di Messina in cui conviveva con il ragazzo.

Sia in privato, che in Tv da Barbara D’Urso, ma soprattutto davanti alla Corte aveva difeso il gesto folle del ragazzo, considerato come una prova d’amore. Ciò nonostante c’erano le prove per condannare Mantineo, compreso il filmato della telecamera di un distributore, nel quale il giovane si riforniva di un bidoncino di benzina.

Per questo motivo anche Ylenia era stata rinviata a giudizio per falsa testimonianza e favoreggiamento. Oggi Alessio sta scontando una pena a dieci anni e a marzo 2021 si sarebbe dovuta tenere la prossima udienza per il processo contro il fidanzato.

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I fuochi d’artificio al funerale per salutare Ylenia Bonavera a Messina

Ylenia Bonavera_i funerali

La ragazza era originaria di Messina. I funerali si sono svolti all’esterno della Chiesa Madonna delle Lacrime del villaggio Bordonaro di Messina, dove la ragazza era cresciuta, a cui hanno partecipato centinaia di persone.

Durante il rito religioso celebrato da padre Giuseppe Di Stefano solo i familiari più stretti hanno potuto presenziare all’interno della Chiesa per via delle norme di distanziamento.

All’uscita della bara bianca, tanti applausi, palloncini bianchi e striscioni. E poi le musiche che Ylenia amava e uno spettacolo di fuochi d’artificio per l’ultimo saluto alla giovane ragazza.

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Il fermo di Daniela Agata Nicotra, indagata per l’omicidio

Il Gip di Catania ha confermato il fermo di Daniela Agata Nicotra, arrestata per la morte di Ylenia. Daniela, una 34enne transessuale amica di Ylenia Bonavera, dopo 24 ore dall’accoltellamento si sarebbe presentata lei stessa presso la Squadra mobile di Catania.

L’indagata, pur ammettendo di aver colpito la vittima con un coltello da cucina, sostiene la tesi di legittima difesa. Secondo quanto riportato dall’avvocato difensore della stessa Ylenia l’avrebbe colpita a un occhio dopo che questa l’aveva rimproverata per l’ennesimo consumo di droghe e alcol.

Il Giudice per le indagini preliminari, accogliendo la richiesta dei Pm Fabrizio Aliotta e Michela Maresca ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio.

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La madre di Ylenia: “Mia figlia non può più difendersi, con la sua amica aveva un rapporto morboso”

Ylenia Bonavera_la madre
La madre di Ylenia Bonavera.

La madre della giovane, Nunziatina Giorgio Piluso, chiede giustizia e rispetto per la figlia. In un’intervista al quotidiano MessinaToday ricorda l’ultima telefonata avuta con la figlia e il carattere della giovane:

Le ho chiesto cosa avrebbe voluto come regalo di Natale ma poi non l’ho più sentita.

Mia figlia non può più difendersi e non tollero altri racconti lontani dalla realtà.

Ylenia era una ragazza di una bontà straordinaria, amava la vita e mi ripeteva in continuazione di sorridere sempre.

E su Daniela Agata Nicotra, arrestata per l’omicidio della figlia dice queste parole, difendendo il nome e la reputazione della figlia da false accuse sul suo conto:

Non erano più amiche da tempo. Mia figlia spesso si lamentava di questa persona, litigava ma non riusciva ad allontanarla.

Lo scorso mese l’ho conosciuta durante un pranzo a casa mia, non faceva altro che ripetere quanto volesse bene a Ylenia, ma il loro rapporto era morboso.

Mia figlia conduceva una vita normalissima, lavorava e metteva i soldi da parte, voleva farsi una famiglia.

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