Maestra Sivieri organizza letture all’aperto con i suoi allievi per non farli sentire abbandonati

Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli, giornalista e imprenditrice, si occupa di personaggi, interviste, attualità e lifestyle. Segni particolari? Mamma di Matilde
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A Prato, una maestra di scuola materna, Francesca Sivieri, ha preso un’iniziativa che ha fatto discutere: Prati nelle storie. In uno dei parchi della città, l’insegnante ha organizzato un momento di letture all’aperto, con storie e favole per bambini, da leggere ai suoi piccoli alunni che non sono più potuti tornare in classe a causa del coronavirus.

La Cisl attacca la maestra per le sue letture al parco con gli allievi

L’iniziativa della maestra toscana era stata attaccata dalla Cisl, nella persona del segretario della sezione scuola di Firenze e Prato, Claudio Gaudio, il quale, aveva affermato in un comunicato:

Non si capisce bene a che titolo e in barba a tutte le norme di sicurezza.

Il segretario aveva anche accusato la maestra Sivieri di screditare le colleghe insegnanti, facendole passare per:

Vagabonde, perché stanno portando avanti il loro lavoro con le modalità adoggi consentite dalla situazione sanitaria.

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La maestra Sivieri voleva solo aiutare bambini e famiglie

Francesca Sivieri, dopo aver preso atto delle dichiarazioni del rappresentate della Cisl, si è detta dispiaciuta dell’accaduto. La sua iniziativa voleva solo far rivivere un po’ di normalità a quei bambini lontani dalla scuola a causa del virus, ma anche sostenere i genitori che con il ritorno al lavoro non sanno a chi lasciare i propri figli. Leggi anche: Piemonte, primi bambini a scuola. Cirio: “Buona pratica da estendere all’Italia”

Il sindacato ci ripensa

Dopo la polemica a livello locale tra Cisl e la maestra Sivieri, il sindacato ci ripensa. La Cisl Nazionale fa sapere che il fatto che una maestra abbia a cuore i suoi alunni è l‘immagine più bella che la scuola possa avere di sé.

Il sostegno dei genitori

Grande sostegno alla maestra Sivieri è stato dimostrato pubblicamente da 108 genitori dei suoi alunni che, in una lettera, avrebbero risposto al sindacato:

Vergogna per chi denigra senza conoscere. Vergogna per chi mette zizzania quando dovrebbe tutelare e potenziare le lavoratrici e i lavoratori della scuola. Vergogna per chi s’indigna per le cose belle di cui sono capaci le persone. La maestra Francesca non si è schierata contro qualcuno, ma a fianco dei suoi piccoli alunni e dei bambini in generale. Questi ultimi infatti, non avendo colore politico e non essendo iscritti ad alcun sindacato o associazione di categoria, vedono spesso calpestati i propri diritti. Molti docenti poi non si sentono affatto minacciati dal gesto di Francesca, ma lo leggono come una delle tante buone pratiche che tanti insegnanti hanno utilizzato per mantenere un filo di conoscenza e di affetto con i propri alunni.

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I genitori accusano le istutuzioni di aver abbandonato i bambini

I genitori dei piccoli alunni di Prato nella loro nota, avrebbero proseguito con accuse di abbandono verso le istituzioni, soprattutto dopo la riapertura di gran parte delle attività produttive a maggio:

Si demanda tutto al privato o all’individuo, come testimonia la farsa dei campi estivi. Le famiglie si sentono abbandonate. Il buono babysitter, lo smartworking e le altre forme di sostegno sono palliativi di fronte alla chiusura totale delle scuole.

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La dichiarazione della maestra Sivieri a Il Digitale

Abbiamo raggiunto la maestra Francesca Sivieri per avere una sua opinione in merito al fatto che l’ha vista al centro di polemiche. L’insegnante ci ha confidato di essere grata per la tanta attenzione, ma aggiunge:

Ho deciso di tornare alla mia vita. Il messaggio è arrivato, molto più forte di quanto avrei mai potuto immaginare. Rimettiamo al centro i bambini.

di Catiuscia Ceccarelli      

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