Lettera aperta al Ministro Azzolina: “Regaliamo ai bambini l’ultimo giorno di scuola”

Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli, giornalista e imprenditrice, si occupa di personaggi, interviste, attualità e lifestyle. Segni particolari? Mamma di Matilde
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In condizioni normali, la fine di Maggio nelle scuole equivale ad organizzare la festa di fine anno scolastico. Ma per via dell’emergenza da coronavirus le scuole sono ancora chiuse. Per alcune classi, le lezioni sono proseguite online, con la didattica a distanza. Per i più piccoli, lo stop improvviso della frequentazione lo scorso marzo ha impedito ogni contatto con amichetti e educatrici. Perché non regalare un ultimo giorno di scuola ai bambini?

A scuola per l’ultimo giorno

Il Viceministro dell’Istruzione Anna Ascani ha avanzato una proposta che possa coinvolgere le ultime classi di alcuni cicli:

Vorrei dare la possibilità agli studenti delle ultime classi dei singoli cicli, la quinta elementare, la terza media, le quinte superiori, di potersi incontrare a scuola, se possibile anche nella loro aula, per celebrare l’ultimo giorno dell’Anno scolastico 2019-2020. In sicurezza, a piccoli gruppi. Se proprio non si potrà dare il via libera per un incontro a scuola, immaginiamo allora un museo: l’ultima visita di istruzione nell’anno in cui gite e mostre sono saltate per l’emergenza.

Leggi anche: Piemonte, primi bambini a scuola.

Lettera aperta alla Azzolina dalle Marche

lettera azzolina
Scuola Primaria “Le Grazie” dell’ Istituto Comprensivo N. Badaloni di Recanati (Mc)
Dalle Marche, più precisamente da Recanati, i genitori della classe V della Scuola Primaria “Le Grazie” dell’ Istituto Comprensivo N. Badaloni, si sono uniti nell’inviare al Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina e alla Regione Marche, una lettera aperta. Katia Raponi, una mamma, ci spiega il motivo:

La voglia di far vivere alla quinta elementare di Recanati, un ultimo giorno di scuola insieme nasce dalle domande e dagli sguardi malinconici dei nostri figli, in particolare al termine delle lezioni on line, che spesso ci chiedevano se e quando avrebbero rivisto compagni ed insegnanti.

Che significato ha per i bambini vivere l’ultimo giorno di scuola, il primo grande traguardo della loro vita?

Secondo noi ha un enorme significato, è appunto il loro primo importante traguardo e pensiamo che darebbe quella degna conclusione ad un percorso durato 5 anni in cui la scuola per loro è stata come una seconda famiglia. Quando sono state sospese le lezioni non pensavano fosse stato fino al termine dell’anno scolastico e pensiamo che avere un momento, anche solo un’ora, per salutarsi con la consapevolezza che poi ognuno prenderà la propria strada, sia utile a tutti loro.

Come avete pensare di organizzare l’eventuale incontro?

Noi abbiamo pensato che si possa organizzare all’aperto, nel giardino della scuola e con tutte le precauzioni necessarie e previste, ma lasciamo agli organi competenti le opportune valutazioni.

Cosa vi aspettate che vi rispondano le istituzioni?

Ci aspettiamo che possano valutare l’eventuale fattibilità, anche fra diverse settimane, nei tempi e nei modi che riterranno opportuni e nella massima sicurezza.

Leggi anche: Maturità 2020, tra ansia e novità. Come sarà la notte prima degli esami ai tempi del Covid?

Un grido comune a tutta Italia

Quello partito dalle Marche, è un appello che si aggiunge a quello di due scuole di Napoli, la “Quarati” e la “De Amicis”, ma anche a quello del PD di Roma, quello di una scuola della Sardegna, tra le segnalazioni note.

Ecco un estratto della lettera inviata alla Azzolina

In qualità di genitori vorremmo chiedere la possibilità per i bambini della nostra classe, di salutarsi a scuola tra compagni ed insegnanti, prima di chiudere questa fase lunga e importante della loro vita; il tutto dopo un anno scolastico spezzato all’improvviso, a causa del coronavirus. Pensiamo che i nostri bambini dovrebbero vivere un momento di passaggio importante non solo per la crescita e lo sviluppo personale, ma anche per rafforzare quel sentimento di affetto e fiducia instaurato in questi anni a scuola. Hanno 10/11 anni, per loro avere almeno un ultimo giorno o qualche ora di scuola, sarebbe molto positivo; hanno il diritto di vivere “l’ultima campanella”, la gioia della fine della scuola mista alle lacrime dell’addio ai compagni e alle maestre, alle quali tengono tantissimo. Si sono chiusi in casa da più di due mesi senza batter ciglio, meglio e più responsabilmente di tanti adulti, capendo la situazione e forse imparando anche ad apprezzare ciò che prima era considerato scontato e noioso. Vi chiediamo ora che si tenga conto delle loro emozioni.

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