Piemonte, primi bambini a scuola. Cirio: “Buona pratica da estendere all’Italia”

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Ha fatto discutere nei giorni scorsi la decisione del sindaco di Borgosesia di riaprire le scuole nel piccolo comune in provincia di Vercelli. L’iniziativa del sindaco Paolo Tiramani è stata criticata dalla Ministra dell’istruzione Lucia Azzolina, perché in contrasto con le norme di contenimento anti Covid. Si dice soddisfatto, invece, il presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio, che ha dichiarato:

Sono molto orgoglioso che i primi bambini a tornare a scuola siano stati in Piemonte grazie all’iniziativa di Paolo Tiramani, sindaco di Borgosesia. Una buona pratica da estendere a tutte le altre aree del Piemonte e dell’Italia.

“Abbiamo pensato ai genitori”

Sono dodici gli alunni delle elementari tornati a scuola a Borgosesia, otto quelli della materna. Altri nove hanno ricominciato a Varallo. Un numero abbastanza contenuto da permettere la sistemazione dei piccoli nelle palestre scolastiche, trasformate in aule, per consentire il distanziamento tra i banchi. Per gli educatori è previsto l’obbligo di mascherina. Inoltre, ogni ora devono accompagnare i bambini a lavarsi le mani e devono assicurarsi che gli ambienti siano correttamente areati. Gli alunni sono ospitati dalle 8 alle 18 al costo di 15 euro al giorno, pasti compresi, da mangiare al proprio banco e non più in mensa. Ulteriore misura di sicurezza adottata sono i test sierologici per genitori e assistenti. Spiega Paolo Tiramani:

Aiutiamo le famiglie che sono in difficoltà perché sono tornate a lavoro. Non tutti hanno nonni o parenti a cui affidare i loro figli. Questo è un servizio di assistenza i genitori che deve essere usato per testare come ci si potrebbe muovere per riaprire a settembre.

Un problema molto discusso, quello dei genitori a lavoro nonostante le scuole chiuse, al quale il sindaco di Borgosesia ha deciso di dare risposta. Leggi anche: Fase 2: impossibile tornare a lavoro con scuole chiuse e nonni in quarantena

La nota del Miur

Nonostante le buone intenzione dichiarate dal sindaco Tiramani, il Miur, a inizio settimana, è intervenuto con una nota in merito alla decisione. Si legge:

La scelta era in aperto contrasto con il quadro normativo e le disposizioni vigenti per il contenimento della diffusione del Covid-19. Pertanto, l’Ufficio scolastico territoriale di Vercelli ha scritto nella giornata di ieri ai dirigenti scolastici delle scuole interessate, ricordando le norme attualmente in vigore.

di Elza Coculo  

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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